2020-03-13
Tasse, il governo adotta le mezze misure
Francesco Boccia assicura che verrà rinviato il versamento dell'Iva di lunedì, ma nel decreto da 12 miliardi mancano i dettagli e sono previsti soltanto taglietti alle imposte. Migliorati gli aiuti alle famiglie: il voucher baby sitter da 600 euro sarà esteso anche agli autonomi.Il decreto salva famiglie e imprese è in gestazione. Dovrebbe essere pronto per stasera (anche se rischio slittamento è elevato) e contenere una dozzina di miliardi di aiuti, sotto varia forma. Due dovrebbero essere destinati ai corpi di polizia, all'esercito (affinché arruoli 220 tra medici e infermieri e ampli i propri ospedali). Altri 4 miliardi serviranno per le disposizioni in materia di lavoro, dalla cassa integrazione in deroga, fino ai fondi salariali, passando per i bonus baby sitter e i sussidi socio assistenziali tramite i Comuni. La bozza del documento prevede una spesa di 3,8 miliardi per il sostegno alle imprese e ai loro dipendenti. Il capitolo toccherà la moratoria dei mutui, il fondo centrale di garanzia e pure il sostegno tramite i Consorzi fidi. Resta, infine, il tema più delicato e complesso: quello delle tasse. «Il governo lavora a una sospensione per decreto del versamento Iva di lunedì». Lo ha detto in radio il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, assicurando anche che «nessuno perderà il suo lavoro» e che il governo sta lavorando pure agli ammortizzatori sociali. «Entro il fine settimana il ministro Roberto Gualtieri proporrà un provvedimento economico che riguarderà tutti», ha aggiunto Boccia, senza alcun dettaglio: «Non voglio anticipare i singoli provvedimenti ma ci saranno quelli necessari. Vale per tutti gli italiani e per tutte le imprese». Boccia omette però un dettaglio non da poco. Nella bozza a cui sta lavorando il Mef, i tagli fiscali prevedono un mancato gettito di 2,2 miliardi. Se il dato dello scorso anno è un valido paragone (crediamo di sì) lunedì solo di Iva, accise e altre imposte indirette gli italiani dovranno versare 16 miliardi. Entro la fine del mese saranno tenuti a pagare altri 13 miliardi di imposte dirette, tipo Irpef e Ires. Se i numeri non mentono - e non lo fanno mai - la promessa di Boccia è destinata a infrangersi nel brevissimo termine. D'altronde la stessa bozza visionata dalla Verità mette le mani avanti. La sospensione dei versamenti dei contributi e delle ritenute dovrebbe riguardare solo le filiere merceologiche più colpite. Probabilmente, quelle degli esercizi commerciali chiusi. Inoltre in merito all'Iva si fa un accenno all'ipotesi di mettere un tetto fino a 400.000 euro di fatturato. Il che di per sé sarebbe un'ottima notizia, se si realizzasse. Anche se forse pure in questo caso il governo prevederebbe dei tetti di fatturato. Spunta anche l'idea di incrociare gli F 24 con i crediti della pubblica amministrazione. Sebbene i tecnici scrivano, a fianco del paragrafo, l'annotazione «sembra improbabile per motivi di cassa». Una perfetta sintesi dell'approccio, mediato dal pallottoliere. L'emergenza richiede invece ben altro. Purtroppo anche in tema di decreti economici il governo sembra sempre in ritardo rispetto alla realtà dei fatti di almeno 48 ore. Bisogna apprezzare il fatto che si cominci a parlare di taglio alle tasse anche se si tratta di taglietti e che per la prima volta compaiono misure di assistenza anche al popolo delle partite Iva. Gli aiuti a chi rimane a casa saranno diretti ai dipendenti ma anche agli autonomi, sebbene in misure diverse. In arrivo il voucher baby sitter da 600 euro per le famiglie che fronteggiano la chiusura delle scuole, che sale a 1.000 euro per il personale medico. È previsto «per i nuclei familiari con figli fino a 14 anni di età un buono di 600 euro per far fronte alle spese di custodia dei figli a domicilio. «Nel caso di famiglie monogenitoriali il cui genitore appartiene alla categoria del personale sanitario ovvero dei ricercatori presso centri e istituti di ricerca impegnati a contrastare il diffondersi del Covid-19, il bonus è aumentato a 1.000 euro». Inoltre sono al vaglio misure di rimborso sul modello «malattia». «Per l'anno 2020, per far fronte alla sospensione dei servizi educativi per l'infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado», ai genitori lavoratori di figli sino a 14 anni «è riconosciuto un periodo di congedo parentale straordinario pari a 10 giorni, senza riduzione della retribuzione; se tali giorni di congedo vengono utilizzati in parti uguali da entrambi i genitori, essi sono incrementati di ulteriori cinque giorni». I medesimi aiuti dovrebbero arrivare alle partite Iva attraverso le rispettive casse previdenziali che saranno utilizzate a usare i propri utili in deroga rispetto alle norme del codice civile. Una notizia sicuramente positiva per i milioni di lavoratori che non hanno alcun tipo di welfare. Purtroppo non potranno gioire, perché il decreto in fase di definizione è ancora in alto mare. C'è la possibilità che aumenti il budget a 15 miliardi, ma al tempo stesso che non sia pronto prima di domenica. Lunedì ci sono tutte le scadenze fiscali e si profila all'orizzonte in caos mai visto prima. Chi godrà del rinvio dei versamenti e chi no? Ulteriore incertezza in un clima di angoscia.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)