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Per pagare le tasse servono 238 ore: 80 in più che nel resto dell'Ue

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  • L'Italia resta all'ultimo posto per burocrazia tributaria. Sulla pressione fiscale il nostro Paese perde in un solo anno 10 posizioni passando dal centodiciottesimo al centoventottesimo posto nella lista stilata da Banca Mondiale e Pwc.
  • All'estero la tecnologia aiuta. Più facili i rimborsi Iva anche in Egitto, Armenia, Turchia e Israele.
  • La classifica per numero di adempimenti.

Lo speciale contiene tre articoli e infografiche.

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Scherzetto di Donald: Kiev subito nell’Unione
Da sinistra, Keir Starmer, Friedrich Merz ed Emmanuel Macron (Ansa)
  • Il «Washington Post»: nel piano di pace, l’adesione dell’Ucraina è anticipata al 2027. Telefonata tra Donald Trump, Keir Starmer, Friedrich Merz ed Emmanuel Macron. Colloquio di Volodymyr Zelensky con i delegati Usa e Larry Fink. BlackRock sulla ricostruzione. Oggi nuova riunione dei volenterosi.
  • Bart De Wever: «Tensione alta». Intanto spunta pure la grana degli arbitrati per 53 miliardi.

Lo speciale contiene due articoli

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Le mosse di Pignatone e dei suoi «utili idioti». Così hanno affossato i dossier mafia-appalti
Giuseppe Pignatone (Imagoeconomica)
Interrogatori di non iscritti, omissis rivelati, inchieste a matrioska: il fascicolo di Caltanissetta inguaia il super pm.

Inchieste costruite come scatole cinesi, indagini che procedono a compartimenti stagni, atti mandati al macero, magistrati che mal si sopportano e carte che spuntano oggi, ma che nessuno aveva mai visto. C’è anche questo nel fascicolo della Procura di Caltanissetta che sta ricercando i moventi occulti della morte di Paolo Borsellino. E più si scava e più aumentano le ombre sulla condotta di Giuseppe Pignatone, un magistrato che ha sfiorato la beatificazione da vivo e che adesso è caduto in disgrazia. Attualmente è indagato con infamanti accuse di vicinanza alle cosche e dalle agiografie che lo aspergevano d’incenso si è passati agli atti giudiziari che, in fase preliminare, hanno sempre il sentore dello zolfo.

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Il 2025 ennesimo anno nero per i giornalisti
Getty Images

Il rapporto di Reporter senza frontiere 2025 registra 67 giornalisti uccisi, quasi l’80% in guerre o per mano della criminalità organizzata. Gaza è il teatro più pericoloso, seguita da Messico, Ucraina e Sudan. La denuncia: impunità diffusa e assenza di protezioni efficaci.

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Le transazioni per beni e servizi hanno superato la soglia record di 35 trilioni di dollari.

I dazi imposti e voluti dal presidente americano Donald Trump non hanno di certo avuto l’effetto sperato quest’anno. Il commercio globale non ha per nulla rallentato, al contrario è tornato a fiorire negli ultimi anni e il 2025 potrebbe chiudersi come l’anno dei record.

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