2025-01-10
Tajani a Damasco dal nuovo regime. Tra i ministri c’è un killer di donne
La visita, oggi e domani, segue il vertice Quint sulla transizione post Assad.Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha presieduto ieri sera una riunione in formato Quint sulla Siria. Il Quint è un gruppo decisionale informale che riunisce cinque potenze occidentali: gli Stati Uniti e «i quattro grandi» dell’Europa (Francia, Germania, Italia e Regno Unito). Attualmente, funge da «Consiglio» all’interno di diverse organizzazioni internazionali, tra cui la Nato, il G7 e il G20. All’incontro erano presenti il segretario di Stato statunitense Antony Blinken, quello del Regno Unito David Lammy, l’Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza comune dell’Unione Europea Kaja Kallas e alti funzionari di Francia e Germania. L’incontro è stato organizzato dal ministro Tajani anche in previsione della sua missione in Siria che inizia oggi e dove incontrerà l’omologo Asaad al-Shibani. Obbiettivo dell’incontro del Quint, secondo la nota diffusa dal ministero, «è quello di fare un punto della situazione nel Paese a un mese dalla caduta del regime di Assad e rafforzare il coordinamento tra i Paesi del Quintetto per favorire una transizione pacifica ed inclusiva». Nel dibattito internazionale si discute del ruolo del governo di transizione e delle sfide legate alla Conferenza di dialogo nazionale annunciata dalle nuove autorità siriane. Al centro dell’agenda figurano anche le questioni relative alla sicurezza nel Paese e le strategie per garantire un’integrazione inclusiva di tutte le componenti sociali della Siria. Tra i temi in primo piano dell’incontro Quint spiccano il sostegno socio-economico al Paese e le modalità per agevolare il rientro dei rifugiati siriani, una questione cruciale per il futuro della nazione. Le intenzioni sono lodevoli, tuttavia, «per favorire una transizione pacifica ed inclusiva» i jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che in fretta e furia si sono accorciati le barbe e oggi indossano giacca e cravatta, non sono certo le persone ideali. Delle centinaia di stragi commesse (anche con kamikaze) e ordinate dallo scaltro Ahmad al-Sharaa, già Abu Mohammad al-Jolani, si sono scritti fiumi di inchiostro, poco o nulla si sa invece degli uomini che ha scelto per formare il nuovo governo, per non parlare dei nuovi generali e colonnelli tutti presi dalle fila di Hts, ad esempio il daghestano Dhul Qarnain Zaur Basar Abdul Hamid, meglio noto come come Abdullah al-Daghestani, leader del gruppo jihadista salafita caucasico Jaysh Muhajireen wal Ansar, oggi colonello dell’esercito di Damasco. Mentre dalla Siria arrivano ogni giorno video delle violenze settarie commesse contro gli alawiti (la minoranza alla quale appartiene Bashar Assad) dagli uomini di al-Sharaa, qualche giorno fa il nuovo padrone della Siria non ha stretto la mano al ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e poi ne ha fatto persino sfuocare la foto ufficiale. Sempre a proposito di inclusività. Tra i molti criminali dei quali si circonda Ahmad al-Sharaa un posto importante lo occupa Shadi al-Waisi, ministro della Giustizia, del quale sono stati diffusi due video raccapricianti. In quello che è stato dichiarato autentico si vede una donna inginocchiata sul marciapiede che attende l’esecuzione con un colpo alla nuca. La giovane donna è stata condannata per «corruzione e prostituzione» e alle sue spalle c’è Shadi al-Waisi che dirige le operazioni. In un secondo video (del quale si attende la verifica), si vede un uomo molto simile ad al-Waisi che sovraintende l’esecuzione nella stessa modalità di un’altra donna. Entrambi i video sono stati realizzati nel 2015 nel Nord-ovest della Siria, allora sotto il controllo di Jabhat al-Nusra, il braccio siriano di al-Qaeda. All’epoca il gruppo era guidato da Abu Mohammad al-Jolani, mentre Shadi al-Waisi ancora oggi fervido sostenitore della legge del taglione (la shari’a) ricopriva ruoli apicali nei tribunali dell’allora enclave dove non si contano le esecuzioni sommarie e le torture. I nuovi padroni della Siria non sono altro che dei criminali che per opportunismo si sono tagliati la barba, si presentano come «moderati» e, dettaglio non da poco, hanno le mani sporche di sangue. Sarebbe bene pensarci prima di incontrarli.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.