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A Milano già 44 giornate di smog: i dati del 2025 in peggioramento
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.

Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.

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Milano, scontri in via Vittor Pisani di fronte alla stazione Centrale (Ansa)
Lo sciopero degenera e mette in ginocchio il Paese. Nel capoluogo lombardo danni ingenti e 60 agenti feriti. Dieci i fermati. Meloni: «Indegni». Ma anche Schlein e Sala sono obbligati a denunciare il «vandalismo».
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Gli elettori del Pd affondano il modello Sala
Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
Secondo il sondaggio Ghisleri sulla «Stampa», il 60% dei simpatizzanti dem bocciano la Milano di Mr. Expo, accusato di favorire «interessi privati e speculazioni edilizie». E il Diocesano annulla in autotutela il bando del nuovo museo affidato a un «Boeri boy».
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Sala lasci e liberi i suoi 4.000 ostaggi
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)

C’è un solo ostacolo alla soluzione del caso Milano e delle 4.000 famiglie tenute in ostaggio senza soldi e senza casa. L’ostacolo si chiama Beppe Sala.

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Beppe «mani pulite» aveva gli occhi bendati
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)

In molti hanno provato a spiegare le differenze tra l’attuale Palazzopoli e la Tangentopoli di oltre trent’anni fa. Antonio Di Pietro, che della stagione di Mani pulite fu il principale protagonista, ha detto che nel caso Milano non si intravede la corruzione, ovvero le mazzette dentro buste rigonfie. Altri ci hanno tenuto a chiarire che quelle dei pm sono solo ipotesi, che intravedono nelle consulenze un metodo di pagamento, ma se sei un professionista le consulenze sono la regola del sistema e non la degenerazione. Vedremo quanto decideranno i giudici, che già oggi saranno chiamati a esprimersi sulle richieste d’arresto avanzate dalla Procura.

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