rai

Bonolis, il mercenario logorroico che si crede Totò
Paolo Bonolis (Ansa)
Conduttore di capolavori come «Ciao Darwin», è considerato il «Faraone di Cologno Monzese» per i suoi contratti milionari. Re delle supercazzole pseudoacculturate, può saltare senza vergogna dalla Rai a Mediaset e viceversa: va dove lo porta l’iban.
Altro che Rai filomeloniana. Spazzato via da Radio 1 il programma di Marcello Foa
Marcello Foa (Ansa)
«Giù la maschera» sparisce dal palinsesto senza spiegazioni. «Era troppo libero e quindi scomodo», commenta l’ex presidente della tv di Stato. Autogol di Fdi e Lega.
La Rai resta lo specchio dell’Italia. Di bello, le è rimasto solo il passato
Raffaella Carrà all'edizione di Canzonissima del 1971 (Getty Images)
Il programma più godibile, «Techetechete», ripropone le performance di Baudo, Mina e la Carrà. Il presente scorre senza lasciare il segno, la televisione non è più la piazza principale ma soltanto un media laterale.
Viva Pippo, uomo esigente ma umile
Pippo Baudo (Getty Images)
Baudo era uno stacanovista, chiedeva tanto a sé e agli altri. Dopo Mediaset accettò di rientrare in Rai dal garage conducendo un quiz: lo davano per finito, eppure risorse.
Katia Ricciarelli: «Canterò “Donna Rosa” in cielo con Pippo»
Katia Ricciarelli e Pippo Baudo (Getty)
I ricordi dell’ex moglie di Pippo Baudo al ritorno dalla camera ardente: «Per lui il lavoro veniva prima di tutto, soffrivo quando dopo due settimane di lontananza cenava guardando la tv. In silenzio. Nel nostro matrimonio, più che i figli, è mancato il dialogo».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy