A marzo, la guerra ha causato un’impennata che non si vedeva da 31 anni: +6,7% su base annua. Rincari massimi su energia (+53%) e carburanti (+38%). Su anche i prezzi degli alimenti. Male il resto d’Europa: in Germania gli aumenti sono i più alti dall’unificazione.
Come per la crisi finanziaria del 2008, i prezzi schizzano alle stelle. Il nichel sfonda 100.000 euro a tonnellata, la borsa metalli di Londra chiude le contrattazioni. Il Mise studia il possibile stop all’export. Caro energia, si ferma pure Cogne Acciai Speciali.