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Il profilo dei nuovi miliardari: gli ereditari superano gli imprenditori
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È arrivata una nuova generazione di miliardari meno interessati alla filantropia e più concentrati sul traghettare l’azienda di famiglia attraverso i nuovi trend tecnologici e di sostenibilità. A evidenziare questi cambiamenti è stato l’ultimo report pubblicato da Ubs che ha rilevato anche, come per la prima volta in nove anni, la maggior parte dei miliardari che hanno accumulato ricchezza negli ultimi 12 mesi lo ha fatto attraverso l’eredità e non tramite l’imprenditorialità.

Nel 2022 i miliardari nel mondo sono diminuiti del 6%
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  • La popolazione di super ricchi per la prima volta, dopo quattro anni, ha registrato una diminuzione del 6% nel 2022, arrivando a contare 392.410 individui. Motivo? Portafogli colpito dall'alta volatilità del mercato che ha portato a un -11% della ricchezza.
  • Le donne continuano a essere una parte minoritaria all’interno della popolazione dei miliardari. Nel 2022 sono solo l’11%, contro l’89 % degli uomini.
  • Secondo un recente report di Wealth-X le università che hanno sfornato più miliardari si trovano principalmente negli Usa, e vedono al primo posto Harvard con circa 17.660 alunni che sono diventati paperoni, il 5% della popolazione miliardaria mondiale.

Lo speciale contiene tre articoli.


Sempre più miliardari. Ma solo negli Usa sono ​«self made man»​
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  • Secondo il report pubblicato da WealthX i nuovi paperoni hanno un’età media di 59 anni contro i 66 degli appartenenti al club mondiale della ricchezza. Rispetto agli anni passati sono aumentati del 9,2% gli individui che possono vantare questo titolo sotto i 50 anni.
  • I 15 Paesi con i migliori regimi fiscali (dove il rapporto tra tasse e stipendio medio ti lascia un netto alto).

Lo speciale contiene due articoli.

Il mondo nuovo secondo Bill Gates sarà fatto a misura di miliardario
Bill Gates (Ansa)
Dalle auto elettriche (lui gira su una Porsche da 90.000 euro) alla carne sintetica che non produce gas serra. Ecco il decalogo che dovrebbe evitare il disastro climatico. Ma che di sicuro provocherà un disastro umano.

Una mattina, dopo un sonno molto agitato, si è svegliato e ha scoperto di essersi trasformato in Greta Thunberg. Preso atto della situazione non ha perso un secondo, e si è messo subito a scrivere un bel librone per dire al mondo che è ora di smettere di inquinare. Per salvare l'ambiente, il caro Bill ha pensato di pubblicare migliaia e migliaia di copie di un volume uscito in contemporanea in 35 nazioni: chissà, magari per risparmiare un po' di carta avrebbe potuto pubblicarlo online gratuitamente. Dopo tutto, se davvero il disastro climatico è alle porte tutti devono esserne edotti, non solo i volonterosi disposti a sborsare 22 euro per il prezioso tomo.

Chi avesse la buona volontà di versare l'obolo e acquistare il sacro testo, in ogni caso, avrebbe il privilegio di scoprire come Gates immagina il futuro. Non il suo, ovviamente, ma quello di tutti noi. E non è esattamente un idillio, a meno che non siate miliardari.

Il nostro guru tecnologico insiste particolarmente su un punto: bisogna ridurre le emissioni. Subito, anzi prima di subito, anzi bisogna proprio cancellarle perché «porsi il fine di limitare semplicemente le emissioni, senza eliminarle del tutto, non basterà».

E come si fa a eliminare le emissioni? Beh, per prima cosa devono muoversi i governi. «I capi di Stato di tutto il mondo devono elaborare una visione di fondo su come far compiere all'economia globale la transizione», dice Gates. Ecco, ora sapete da dove arrivano le geniali idee sulla «transizione ecologica» su cui tanto insiste certa parte del popolo a 5 stelle. Del resto, anche il reddito di cittadinanza è stato uno dei grandi cavalli di battaglia del fondatore di Microsoft, che da qualche tempo si è dedicato a tempo pieno all'attività di riformatore sociale.

Bill ordina, gli Stati devono eseguire. Va detto che le sue istruzioni sono molto dettagliate. Sentite qui: «I funzionari di governo possono redigere norme riguardo alla quantità di anidride carbonica che è consentito emettere alle centrali energetiche, alle automobili e alle industrie», scrive. «Possono adottare regolamentazioni per plasmare i mercati finanziari e mostrare i rischi del cambiamento climatico al settore pubblico e a quello privato. Possono essere i principali investitori nella ricerca scientifica, come lo sono adesso, e stabilire le regole che determinano quanto rapidamente i nuovi prodotti possono arrivare sul mercato. E possono aiutare a risolvere alcuni problemi che il mercato non è attrezzato ad affrontare, compresi i costi nascosti che i prodotti ad alte emissioni di Co2 impongono all'ambiente e agli esseri umani».

Una volta istruiti gli esecutivi di tutto il mondo (nazioni in via di sviluppo comprese), Bill passa a istruire gli esseri umani. E qui viene il bello. Tanto per cominciare, dovete sapere che nel mondo futuribile da lui ideato non c'è posto per le automobili. Precisiamo: non c'è posto per le vostre automobili, specie se siete dei poveracci che ancora si muovono a bordo di auto ibride o, peggio, a benzina. Gates accetta solo auto totalmente elettriche e si lamenta perché «al momento sono il 2% del mercato». Lui, per esempio, guida una Porsche Taycan: «Fantastica, a livello di accelerazione è la Porsche migliore che abbia mai guidato», gongola con Sette del Corriere della Sera. Per inciso, il modello base della Taycan viaggia intorno ai 90.000 euro. Considerato il suo patrimonio, Bill si è contenuto...

Se nell'universo «verde» immaginato da Gates scegliere la macchina non è facile, mangiare è ancora più complicato. Ad esempio, se ci va del pane tostato per colazione, «dobbiamo assicurarci che ci sia un sistema in grado di fornire il pane, il tostapane e la corrente per alimentarlo senza aggiungere gas serra all'atmosfera». E se, invece, vi va un hamburger? Beh, in quel caso non c'è tecnologia che tenga: la carne dovete scordarvela. Al massimo, potete concedervi un hamburger vegetale. Chiaramente, potete cominciare gradualmente: «Mangiare un surrogato della carne (o evitare semplicemente di mangiare carne) uno o due volte la settimana è un modo per ridurre le emissioni di cui siete responsabili, e lo stesso vale per i latticini».

Poi, un bel giorno, saremo tutti vegetariani o vegani. «I Paesi ricchi dovrebbero mangiare carne sintetica al 100%. Ci si può abituare alla differenza di gusto, senza contare che, nel tempo, verrà resa ancora più appetitosa», ha chiarito Bill chiacchierando con la rivista del Mit. «Ci stiamo avvicinando a grandi passi a un disastro climatico senza precedenti. Per evitarlo dovremmo cominciare a cambiare la nostra alimentazione, passando ad esempio al consumo di manzo sintetico e a prodotti alternativi a base vegetale».

Se proprio avete bisogno di proteine, dovrete accontentarvi dei legumi: «Sono un alimento nobile, con un enorme potenziale per rafforzare la sicurezza alimentare a livello mondiale. Sono privi di superbia e non riflettono lusso».

Tutto chiaro? Se volete essere davvero amici per l'ambiente, comprate il libro di Bill Gates, poi iniziate a seguire i suoi «consigli» per eliminare le emissioni. Certo, può darsi che le emissioni non siano affatto la causa principale del riscaldamento globale, o che non siano affatto le vere nemiche della natura (l'estrazione dei metalli rari necessari alla svolta green, ad esempio, è ben più dannosa per il suolo, le piante e gli animali). Ma l'importante è che voi abbiate fiducia e siate pronti ad abbracciare il mondo che verrà. Un paradiso verde in cui forse non troverete lavoro, ma vi daranno magari qualche spicciolo di reddito di cittadinanza. Non potrete fare figli perché inquinano, ma sarete felici perché potrete fare lunghe passeggiate mangiucchiando un pugno di ceci. E chissà, forse un giorno un ricco filantropo, passando sulla Porsche elettrica nuova fiammante, avrà compassione di voi e vi offrirà un pezzetto della sua carne sintetica.

Il mondo nuovo secondo Bill Gates sarà fatto a misura di miliardario
Bill Gates (Ansa)
Dalle auto elettriche (lui gira su una Porsche da 90.000 euro) alla carne sintetica che non produce gas serra. Ecco il decalogo che dovrebbe evitare il disastro climatico. Ma che di sicuro provocherà un disastro umano.
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