La Corte dei conti inchioda il governatore del Lazio (ed ex segretario dem): «Fatti contratti assurdi sulle mascherine. Ma lui ha voluto rinnovarli e li ha poi disdetti solo quando è decaduto lo scudo legale».
Mentre i vescovi aboliscono la mascherina a messa, si moltiplicano le cervellotiche indicazioni del ministro: no alle protezioni nei ristoranti al chiuso, ma sì al cinema. E il ricatto dei dpi resta pure al lavoro e a scuola.