Ansa
Il genere è stato spoetizzato da autori con la fissa per le colpe ataviche dei bianchi, il sesso fluido e addirittura il marxismo. Così evaporano i lampi visionari, ispirati dal lato oscuro della tecnica. E il senso della meraviglia.
«Chiedi a uno scrittore di fantascienza e si inventerà qualcosa. Poco dopo qualcun altro vorrà metterlo in pratica». La dichiarazione della scrittrice Margaret Atwood non potrebbe essere più attuale. È davvero possibile che i mondi fantascientifici (e spesso distopici) di cui abbiamo letto o che abbiamo visto interpretati sul grande schermo, diventano la nostra nuova realtà?