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L'acqua e le città: gli acquedotti storici italiani tra Medioevo e Ventesimo secolo
Il ponte canale di Vanvitelli dell'acquedotto Carolino di Caserta a Maddaloni (IStock)

L'eredità dell'antica Roma fu raccolta tra la fine del Trecento e l'Ottocento dalle città italiane sempre più desiderose di acque potabili. Nelle opere idrauliche urbane i segni della storia e dei grandi nomi della scienza e dell'architettura. Fonte di salute e forza per l'industria, sono ancora in gran parte visitabili per escursioni alternative.

Napoleone II, la tragedia dei figli che hanno in eredità un fallimento
«La gloria lo attende», esclamò Bonaparte quando venne al mondo Francesco Carlo detto l'«Aquilotto». Ma il ragazzo visse solo 21 anni, con il padre in disgrazia e la casata materna, gli Asburgo, che lo disprezzava.
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