Il leader russo paragona gli attentatori ai nazisti. Non cita mai l’Isis, ma afferma che «gli arrestati stavano cercando di fuggire in Ucraina». Poi la mano tesa alla comunità islamica: «Nessuno spezzerà la nostra unità».
Kiev respinge le accuse: «È opera dei russi». Mistero anche sul tesserino dell’ucraina accusata dell’attentato, che potrebbe essere un falso. Secondo alcune indiscrezioni, la vittima stava indagando sui legami tra «Bellingcat» e i servizi segreti occidentali.