arrigo sacchi

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Televisione e calcio le sue passioni trasformate in trionfi
(Getty Images)
Con le reti private Silvio sfidò la Rai, scippandole tanti volti, e rivoluzionò il piccolo schermo. Alla guida del Milan riuscì a conquistare tutti i trofei.
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Caro Gigio, Parigi val bene una carriera?
Gianluigi Donnarumma (Ansa)
Dopo aver lasciato il Milan per le lusinghe del Psg, il portiere della Nazionale ha iniziato un lento e inesorabile declino: tanta panchina, poi papere clamorose costate la Champions al club e il Mondiale all’Italia. Al Milan avrebbe avuto spazio per crescere.
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«La pittura aiuta a capire il calcio. Che non può piegarsi a una sola idea»
Ansa
La «spia di Sacchi» Natale Bianchedi al Milan e in Nazionale: «Visionavo squadre e giocatori, giravo il mondo. E andavo nei musei. L'Arrigo è un ex grande che sa farsi apprezzare dalle persone più influenti. Non ci sentiamo più»
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«Mi hanno imitato nel mondo, non in Italia»
L'allenatore Arrigo Sacchi che ha imposto un rivoluzionario cambio di mentalità al nostro pallone: «Vedo però che gli strateghi, rispetto ai tattici, aumentano. Da noi il calcio è come la vita: si pensa la furbizia sia un valore. Siamo un popolo servile che corre in aiuto del potente».
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«Ho portato io Sacchi da Berlusconi: un interista scippato alla Fiorentina»
Ansa
Ettore Rognoni, figlio di Alberto, fondatore del Cesena e inventore del «Guerin sportivo», è stato per 25 anni responsabile del palinsesto sportivo di Mediaset: «Lasciai nel 2013, dopo l'offerta di un ruolo che ritenevo solo formale».
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