2022-12-03
Sulle multe serve coraggio in Aula
Un emendamento leghista vuole sospendere le sanzioni per i non vaccinati. Se parte di Fi si opporrà, può arrivare l’aiuto grillino. Orazio Schillaci: «Riscuoterle costerebbe più dei ricavi».Dovrà essere il Parlamento a occuparsi dello spinoso caso delle multe da 100 euro che arriveranno a giorni nelle cassette della posta di 1,9 milioni di italiani, personale scolastico, operatori sanitari e delle forze dell’ordine e over 50 che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Lo scorso 30 novembre è infatti scaduto il termine fissato per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale deciso dal governo guidato da Mario Draghi. Cosa succederà? Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, se ne lava le mani: «Il discorso delle multe», dice Schillaci a Rai Radio 1, «riguarda il ministero dell’Economia. Mi sembra che ci sia un’iniziativa parlamentare su questo. Volevo semplicemente ricordare che in Europa solo due Stati avevano introdotto le multe: l’Austria e la Grecia, poi nessuno di questi due Paesi le ha incassate. Adesso aspettiamo», aggiunge Schillaci, «vediamo quello che accade. Allo Stato richiedere le multe potrebbe costare più dei ricavi». Sarà anche vero, ma il tema è politico: annullare quelle multe non è un problema economico, ma di etica e di buonsenso. L’iniziativa parlamentare di cui parla Schillaci è un emendamento al decreto legge sui rave party presentato dal capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, che chiede di sospendere fino al prossimo 30 giugno questa sanzione. «Lo spirito di questo emendamento», dice Romeo alla Verità, «è di andare nella direzione di una opera di pacificazione nel Paese. L’obbligo non c’è più, queste persone hanno già subito diverse discriminazioni, la linea un po’ massimalista di Speranza ha creato lacerazioni nel paese che vanno rimarginate. Non vi è dubbio che i vaccini abbiano protetto le persone dalle forme gravi della malattia», aggiunge Romeo, «ma è anche vero che sono state dette tante cose che poi, alla prova dei fatti, sono state contraddette dalla realtà, a partire dall’assioma che i vaccinati sarebbero stati sicuri di non contagiarsi e non contagiare, presupposto che si è dimostrato non veritiero». Perché l’emendamento chiede la sospensione e non la cancellazione? Per un motivo solo tecnico: «Sospendere le sanzioni», spiega su Twitter il senatore del Carroccio Claudio Borghi, «non comporta costi per il bilancio dello Stato perché in questo decreto, il primo disponibile per l’approvazione, se avessimo previsto la cancellazione la norma sarebbe stata a rischio perché potenzialmente onerosa. La sospensione è a costo zero. In un provvedimento con possibilità di spesa si può procedere alla cancellazione». Provvedimento che potrebbe essere la stessa Legge di Bilancio. Scelta politica, dunque, come politica è stata la decisione della Corte Costituzionale che ha confermato la legittimità dell’obbligo vaccinale. Che succederà in Aula? Il centrodestra potrebbe non essere compatto, considerato che Forza Italia sull’obbligo vaccinale ha espresso spesso posizioni intransigenti, ma a quanto apprende la Verità nel caso in cui i senatori forzisti, capitanati da Licia Ronzulli, dovessero schierarsi contro la sospensione delle multe, il M5s potrebbe invece votare a favore dell’emendamento, facendolo così approvare. Contrario il Pd: «Togliere le multe ai no vax, come affermato dal ministro Schillaci», commenta il capogruppo dem in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano, «lancia un messaggio sbagliato e in netta contraddizione con la linea politica che ci ha consentito di superare con successo la fase più critica dell’emergenza pandemica. Lo Stato non può smentire se stesso e gettare alle ortiche quella politica di rigore che ci ha permesso di salvare migliaia di vite».