2022-09-08
Risorse senza freni. Altri due tentatavi di stupro in centro a Monza e Piacenza
In Brianza aggressione in pieno giorno: la polizia arriva appena in tempo. In Emilia colpisce un sedicenne egiziano. (...) notte a Piacenza (città ancora sotto choc per lo stupro della donna ucraina a fine agosto) è saltato addosso a una ventenne, una cameriera che stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro. I due hanno in comune anche un altro particolare: il percorso burocratico che, nonostante precedenti penali e mancanza di rispetto degli obblighi, gli ha permesso di restare in Italia. Il primo, residente a Monza, sarebbe in Italia dal 2019 e da mesi attende la definizione del procedimento di emersione per motivi di lavoro, al momento sospesa dalla Prefettura perché nel suo curriculum risultavano precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio. Il secondo è un minore non accompagnato che è ospite di una comunità da alcuni anni e ha fatto scattare diverse segnalazioni d’ufficio per la sua scomparsa, perché spesso non avrebbe fatto rientro nell’alloggio agli orari stabiliti (per poi rientrare quando preferiva). Ciononostante non ha mai subito alcun provvedimento. E se il marocchino è stato bloccato dagli agenti della sezione volanti di Monza proprio nelle vicinanze del luogo dell’aggressione (gli agenti sono arrivati sul posto allertati dalle grida di aiuto della vittima), il giovanotto egiziano è stato individuato mentre cercava di nascondersi tra i ragazzi che ieri notte affollavano il corso principale di Piacenza. L’altro aspetto inquietante riguarda la sicurezza delle due città. A Monza si tratta del secondo caso in meno di tre mesi: un uomo dello Sri Lanka con precedenti penali a fine giugno aggredì in pieno giorno in un parco una ragazza. A Piacenza è il secondo caso in due settimane. Ma il terzo in poco più di due mesi. Prima del caso dell’ucraina, a fine luglio, in via Gobbi Belcredi, ovvero sempre in centro, si era verificato un fatto analogo: una diciannovenne era stata spinta contro un muro, aggredita e palpeggiata ovunque. Urlando aveva attirato l’attenzione di alcuni residenti ed era riuscita a scappare e poi a chiamare il 112. L’aggressore era stato descritto come un giovane straniero dalla carnagione scura. Ma all’arrivo dei carabinieri si era già dileguato in bici. Le modalità e il contesto in cui si sono svolti i fatti sono davvero molto simili. L’aggressione di ieri notte si è consumata tra piazza Sant’Antonino e via Giordani, a ridosso del corso principale. La vittima, stando a quanto ricostruisce il quotidiano online Il Piacenza, sarebbe stata prima seguita, poi aggredita, strattonata e spinta contro un pilone di cemento e, a quel punto, palpeggiata e insultata. Ma è riuscita a divincolarsi e si è messa in mezzo alla strada cercando di fermare le auto che passavano. Mentre l’egiziano fuggiva ha chiamato il 113. I poliziotti, con la descrizione dell’aggressore e l’indicazione sulla via di fuga, lo hanno scovato nei pressi di vicolo Edilizia. Bloccato, è stato portato in Questura dove è stato denunciato per violenza sessuale e porto abusivo di oggetti atti all’offesa, perché negli slip aveva un coltello serramanico. La malcapitata è stata soccorsa e portata in ospedale, dove è stata visitata e curata per i lividi e le contusioni riportate. A Monza, invece, nella centrale via Pavoni non lontano dalla stazione, la vittima è stata afferrata all’improvviso e spintonata contro una ringhiera. Il marocchino l’avrebbe tenuta bloccata stringendole la gola, poi avrebbe cominciato a palpeggiarla nelle parti intime. La ragazza è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo, dove le sono stati diagnosticati 15 giorni di prognosi per contusioni multiple e cervicalgia. «Vai dai tuoi poliziotti di merda», le avrebbe detto l’aggressore prima di tentare la fuga. Nonostante la paura e le percosse, la vittima ha avuto la prontezza di divincolarsi e gridare non appena ha visto in lontananza una pattuglia della polizia di Stato. A quel punto l’aggressore ha mollato la presa, ha insultato lei e i poliziotti e ha accennato una corsa. Cinquanta metri dopo, però, si è trovato due agenti davanti ed è stato arrestato in flagranza di reato. L’accusa è di violenza sessuale aggravata. «Come prima cosa bisogna potenziare la presenza delle divise sui territori. Carabinieri, polizia, guardia di finanza, esercito e polizia locale. È l’unico modo per intervenire sul tema della sicurezza nelle nostre città». Ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, mentre al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese devono essere fischiate le orecchie. A Piacenza, invece, il capogruppo in consiglio regionale e commissario della Lega, Matteo Rancan, ha bastonato il sindaco: «Tre casi di violenza sessuale in pieno centro rendono l’idea dello stato di abbandono nel quale versa la città. Pertanto sarebbe il caso che il neo sindaco Katia Tarasconi la smettesse col tour elettorale e si mettesse al lavoro per ripristinare legalità e sicurezza».