2023-08-14
«Stop immigrati. E voterei Trump»
Il leader comunista Marco Rizzo: «Sceglierei Donald turandomi il naso, ma lui può far finire la guerra. L’omicidio di Rovereto? Roba fuori dal mondo. I salari bassi? Anche per colpa di chi scappa dall’Africa sfruttata».Marco Rizzo sto interrompendo le sue ferie!«No, perché sono in campagna elettorale qua a Rovereto per la presidenza della provincia di Trento con la nostra lista di Democrazia Sovrana e Popolare».È una domanda che avrei fatto e quindi la anticipo subito. La cittadina di Rovereto barbaramente uccisa da un africano…«Ho partecipato l’altra sera alla fiaccolata. Un parco illuminato con le case a fianco e dove pensi che la sera si possa anche passeggiare. Una roba fuori dal mondo».La sua indignazione prelude ad una posizione conservatrice e di destra sul tema immigrazione!«Conservatrice e progressista allo stesso tempo. Prenda il Niger. In posizione 186 quanto a ricchezza. Uno dei Paesi più poveri al mondo. Ma è al quarto posto quanto a produzione di uranio. Paese ricchissimo dove la gente vive in povertà. Semplicemente perché la Francia e l’Occidente perseguono un percorso di sviluppo diseguale. Paesi governati da una classe dirigente corrotta a disposizione degli sfruttatori europei. E con un effetto non secondario».Quale?«Milioni di persone che emigrano e che si inseriscono nel nostro mercato del lavoro. Disponibili a lavorare a qualunque paga. Questo abbassa i salari dei lavoratori autoctoni».Posizione di destra, annoto! Ma maggioranza e opposizione parlano di salario minimo, ora!«“Esercito industriale di riserva”, altro che posizione di destra. Sul salario non è stato ancora fatto niente. E dubito che lo sarà, perché altrimenti i sindacati Cgil, Cisl, Uil e, aggiungo Ugl, non avrebbero di che esistere. E qui dico una cosa progressista. Questi sindacati non hanno la ragion d’essere nel conflitto contrattuale ma nella concertazione. Servono ai sindacalisti, non ai lavoratori. E va in scena la manfrina fra destra e sinistra: due facce della stessa medaglia».Torniamo un momento in Africa. Il piano Mattei di Giorgia Meloni dovrebbe convincerla però!«Mi convince il titolo. Peccato che Mattei sia stato ucciso proprio da quelli che non volevano l’indipendenza economica dell’Italia. Giorgia Meloni è andata a Washington in posizione totalmente subalterna. Quello che ha fatto lei avrebbe potuto tranquillamente farlo Renzi, Gentiloni, Draghi, Letta o Conte. Peraltro, si è fatta ritrarre con dietro tre bandiere americane senza quella italiana. Se fossi un elettore di centrodestra mi chiederei che cosa l’abbia votata a fare. Ma la stessa sua espressione del corpo parlava per lei. Mi spiace, ma non ci siamo».La maggioranza vuole rendere l’utero in affitto reato universale; vale a dire perseguibile anche se commesso all’estero. Se Marco Rizzo fosse in Parlamento come voterebbe?«Sono assolutamente d’accordo. L’utero in affitto altro non è che la trasformazione dei desideri in diritti. E ha due connotazioni. Una profondamente razzista, perché i ricchi italiani (omosessuali e non) scelgono gli ovociti sui cataloghi dove in testa ci stanno le donne bianche con gli occhi azzurri. Non le donne della Papuasia. Ed ha pure una connotazione classista. Le donne che danno il loro utero in affitto sono quelle povere del terzo mondo. Le signore radical chic che stanno sui palchi a difendere i diritti delle donne, quelle del “non una di meno”, non presterebbero mai il loro utero per un pescatore del Senegal. Chiaro il concetto?».Altra posizione di destra, annoto. Ma la gestazione per altri gratuita?«Sono frequentazioni filosofiche che possono trovare supporto nella letteratura dei medici nazisti. Mi trovano non solo contrario, ma profondamente arrabbiato e cattivo».Viviamo in un mondo iper-regolamentato dove ogni centimetro quadrato del nostro spazio vitale e normato da direttive e regolamenti. Si pensi all’Italia del Covid. Ma non è che il comunismo ha vinto la sua guerra?«No! Il comunismo nella sua accezione originale è quello descritto da Lenin in un’intervista ad un giornalista americano che pochi conoscono. “Il comunismo ci sarà quando la donna che sta in cucina parlerà di affari di Stato e l’uomo di Stato mescolerà la minestra!”».È il messaggio politico del M5s: uno vale uno!«Molte delle motivazioni utilizzate dal Movimento durante la fase propagandistica erano giuste al 90%. Ma la mancanza di cultura politica e di organizzazione ha prodotto il peggio che abbiamo conosciuto. Hanno detto cose facendone poi altre. Palmares che non vorrei fosse conteso da Giorgia Meloni».Da giovane sarà stato ansioso per qualcosa. Potrà capire la ragazza con l’eco ansia no?«(Ride sarcasticamente a lungo, ndr) Io avevo un’ansia seria per mio padre che faceva 13 ore di lavoro vivo al giorno. Si svegliava alle 4.30 per entrare al turno alle 6 in Fiat ed usciva alle 14. Poi cinque ore in carrozzeria in Via Bardonecchia a Torino e tornava a casa alle 21. Si addormentava fra il primo ed il secondo. Mio padre è morto nell’82 ed io sono del ‘59. Io avevo l’ansia per un uomo distrutto dal lavoro. Dell’eco ansia rimane impressa l’immagine di una graziosa signorina sul palco».Sì, ma abbiamo un pianeta da salvare, Rizzo!«Dobbiamo salvarlo da quelli che ci dicono che dobbiamo salvarlo. Perché se il mondo fosse governato da uno come Thomas Sankara, ucciso perché vero patriota africano, la cosa non mi spaventerebbe. Così come non sarei turbato da una Francia governata da uno come De Gaulle. Mi preoccupa seriamente invece un mondo governato dagli gnomi delle multinazionali».Simpatizza per De Gaulle e annoto. Fra questi gnomi c’è anche un Timmermans che teoricamente sarebbe un socialdemocratico?«Queste definizioni lasciano il tempo che trovano. L’uomo che è stato beccato al Parlamento europeo con montagne di soldi era Panzeri, l’ex segretario della Camera del lavoro di Milano per la Cgil. Nessuno lo ha detto. Lo dico io. Chissà se difendeva gli interessi dei lavoratori della Lombardia come difendeva gli interessi degli emiri del Qatar».È favorevole all’abolizione del reddito di cittadinanza?«Sì. Per una sua trasformazione in un piano straordinario di manutenzione del territorio italiano che è fragile e che va controllato e gestito. Ogni volta che piove arriva un’alluvione con morti e distruzioni. Il lavoro e la piena occupazione sono più dignitosi del reddito di cittadinanza».Sarà ovviamente favorevole alla tassazione sulle banche approvata dal governo Meloni.«Vediamo, perché non vorrei che fosse una cosa pensando che abbiamo l’anello al naso. Non vorrei che il provvedimento fosse scritto così male da non reggere di fronte al giudizio di costituzionalità dell’alta corte. In tal caso, il governo avrebbe fatto bella figura con la propaganda. Le banche non pagherebbero nulla e chi ci rimette sarebbe sempre il popolo. Vedremo!».Alle europee del 2024 che farete?«Partiremo dallo slogan che stiamo usando qui a Trento. Senza sovranità non c’è autonomia. E parlo questa lingua in una regione la cui autonomia è garantita dalla Costituzione. Il tema della sovranità è centrale. Vuol dire battersi per gli interessi dell’Italia. Contro i cappotti termici della Ue sulle case. Contro le Ztl dove tutto sta a 15 minuti, contro la Panda da rottamare e via di seguito. Il contrario di quello ottenuto da Salvini o Meloni».Uno come Zaki che si candida presumibilmente nel Pd porterà voti?«(Pausa di silenzio, ndr) Non sono svenuto, stavo solo bevendo. A questa sinistra piacciono tutte le finzioni. Quando tu mi parli di Zaki, io penso a Patrice Lumumba, l’eroe martire dell’indipendenza del Congo, cui hanno tagliato le braccia, al capitano Ibrahim Traore, il nuovo leader del Burkina Faso. Penso a questi eroi africani e non ai fantocci della propaganda, tutta italiana. Da noi c’è troppa propaganda. Ha mai visto morire qualcuno in Italia per uno sciopero della fame come accaduto in Irlanda a Bobby Sands?».America 2024, per chi voterebbe Marco Rizzo?«La domanda è dura. Considerando che il vero tema è finire con la guerra, turandomi il naso e mettendo tripla mascherina voterei Trump».Ci sta regalando il titolo…«Dovete mettere che la mia avversione alla guerra in Ucraina è essenziale in questa scelta, però!».Come direbbe Nanni Moretti, mi dice una cosa di sinistra? Una, una sola«La sinistra dovrebbe essere il lavoro per tutti. E indossare la canottiera di mio padre. Uno del popolo. Senza tutte queste cazzate odierne, da quelle Lgbt al clima che cambia senza interventi da parte dell’uomo. L’eroe è il capitano Ibrahim Traore, il nuovo leader del Burkina Faso. In sintesi, il programma dovrebbe essere: “lavoro e politicamente scorretto”».Gianni Alemanno ha lanciato un suo movimento. Se le dicesse «Rizzo dialoghiamo» gli risponderebbe «fascisti carogne tornate nelle fogne»?«Ho guardato invece con attenzione. Conosco bene la politica ed anche i messaggi non troppo subliminali che si lanciano. Ma il messaggio politico di Alemanno è chiaro: “La Meloni deve cambiare”. È un messaggio di contrattazione. Io con questa destra non tratto. Gli vado in tasca (l’espressione usata è un po’ più colorita e scorretta, ndr)»Nei suoi collegamenti non vediamo più il sacco da boxe alle spalle. Ha appeso i guanti al chiodo?«Ho preso la residenza a Rovereto ma i guantoni ce li ho nelle “mani” sempre».
Jose Mourinho (Getty Images)