2024-05-28
Stellantis promette un milione di auto. Ma a babbo morto
Carlos Tavares (Getty Images)
Incontro Tavares-sindacati. La 500 ibrida arriverà a Mirafiori però solo nel 2026. E l’azienda continua a porre condizioni.L’auto elettrica avrebbe dovuto essere la soluzione per la produzione futura di Stellantis. Tanto che inizialmente modelli come la nuova 500 sono arrivati sul mercato solo in versione a batteria. Ora, però, il gruppo guidato dall’ad Carlos Tavares fa marcia indietro e porta a Mirafiori la produzione della 500 ibrida. Però con una notevole calma, visto che la piccola di casa Fiat arriverà sul mercato nella nuova veste «benzina e batteria» solo nel primo trimestre 2026. La conferma ufficiale di quella che potrebbe essere una buona notizia per gli operai di Mirafiori è arrivata ieri nel corso dell’incontro tra le sigle sindacali e i vertici di Stellantis. Dal canto loro, i sindacati avevano chiesto da tempo una soluzione che permettesse di rilanciare la sorte degli stabilimenti italiani di Stellantis, in molti casi interessati da lunghi periodi di cassa integrazione per la forza lavoro. Al momento la situazione appare piuttosto infelice per gli operai dell’ex Fiat. La 500e oggi viene assemblata nel sito di Torino, sede storica del marchio, ma il rallentamento delle vendite di veicoli completamente elettrici a livello globale ha spinto Stellantis a frenare significativamente i ritmi di produzione, introducendo lunghi periodi di cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento. «L’ambizione condivisa con il governo italiano di raggiungere un milione di veicoli prodotti in Italia entro il 2030 avrà bisogno di un ambiente imprenditoriale favorevole, attualmente condizionato dalle incertezze dell’elettrificazione e dalla forte concorrenza con i nuovi operatori del mercato», ha spiegato ieri Tavares ai sindacati nel corso dell’incontro che si è tenuto al Centro stile di Mirafiori a Torino.Fatto sta che la strada appare ancora lunga e tortuosa prima dell’arrivo al milione di vetture prodotte all’anno nel nostro Paese. Oggi, stando agli ultimi dati Acea, dalle fabbriche italiane escono poco più di 540.000 vetture, circa la metà di quelle citate da Tavares e dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Quello che appare chiaro è che Stellantis e Tavares, per arrivare entro il 2030 a quei livelli produttivi, continuano ad avanzare richieste. «L’obiettivo di un milione di veicoli, assunto nei tavoli di confronto presso al Mimit, è un obiettivo che il gruppo si pone che determina un incremento del 40% delle attuali produzioni, ma Carlos Tavares ha precisato gli aspetti che servono per cogliere questo obiettivo: servono anche gli aspetti relativi al costo dell’energia, alla continuità degli incentivi sulla domanda», ha precisato ieri in seguito all’incontro con Stellantis Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl. «Diventa pertanto indispensabile per noi completare l’accordo di sviluppo per il settore dell’auto a Palazzo Chigi. Nello specifico finalmente è stata assegnata allo stabilimento di Mirafiori la Fiat 500 in una nuova versione ibrida, una vettura a largo consumo, che si aggiunge alle attuali produzioni di Fiat 500 full electric e delle due nuove Maserati Gt e Gc, anch’esse in versioni termiche e full electric. Il lancio produttivo della Fiat 500 ibrida è previsto a inizio 2026, abbiamo richiesto di anticiparne la produzione entro la fine del 2025».Secondo quanto emerso dall’incontro di ieri dovrebbero esserci novità anche per gli altri stabilimenti italiani del gruppo. A Cassino le produzioni sulla nuova piattaforma Large partiranno nell’autunno del 2025 con la nuova Alfa Romeo Stelvio e successivamente all’inizio del 2026 con la nuova Alfa Romeo Giulia. Queste nuove versioni affiancheranno la Maserati Grecale che da pochi mesi viene prodotta anche nella versione elettrica Folgore. Dal 2027 verrà messo in produzione un possibile nuovo modello su piattaforma Large.Per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco l’amministratore delegato ha fatto sapere alle unioni dei lavoratori che il progetto «Pandina» continuerà fino alla fine del 2029 e proseguirà oltre, sempre che non ci siano restrizione Ue. Per Melfi è stato comunicato che entro il 2026 saranno prodotti cinque modelli sulla nuova piattaforma Stla medium. Nel 2025 (dal primo trimestre) partirà la prima vettura e a seguire un modello Jeep, uno Ds, uno Lancia e anche la Jeep Compass in versione ibrida. A Modena è stato confermato il lancio della Mc20 nella versione full electric nel 2025 e gli investimenti previsti per il progetto denominato «Fuoriserie», nuovo reparto per la personalizzazione di tutte le vetture Maserati. Ad Atessa si punterà sullo sviluppo e alla crescita delle produzioni full electric e sulla nuova generazione dei large van.
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
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