2022-05-26
Lo Stato islamico voleva uccidere George W. Bush a Dallas, l’Fbi ha sventato l’attentato
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George W. Bush e nel riquadro Shihab Ahmed Shihab (Ansa)
Lo scorso 24 maggio l’agenzia governativa di polizia federale segreta degli Stati Uniti d'America ha reso noto che il cinquantaduenne cittadino iracheno Shihab Ahmed Shihab, è stato arrestato dai propri agenti della Joint Terrorism Task Force con l'accusa di aver pianificato l'assassinio dell'ex presidente, come rappresaglia per le morti irachene durante Operazione Iraqi Freedom.
Lo scorso 24 maggio l’agenzia governativa di polizia federale segreta degli Stati Uniti d'America ha reso noto che il cinquantaduenne cittadino iracheno Shihab Ahmed Shihab, è stato arrestato dai propri agenti della Joint Terrorism Task Force con l'accusa di aver pianificato l'assassinio dell'ex presidente, come rappresaglia per le morti irachene durante Operazione Iraqi Freedom. Lo scorso 24 maggio l’agenzia governativa di polizia federale segreta degli Stati Uniti d'America (Fbi) ha reso noto che il cinquantaduenne cittadino iracheno Shihab Ahmed Shihab, è stato arrestato dai propri agenti della Joint Terrorism Task Force. Il documento di accusa afferma anche che Shihab aveva pianificato di introdurre di nascosto altri quattro cittadini stranieri iracheni negli Stati Uniti allo scopo di uccidere l'ex presidente George W. Bush come rappresaglia per le morti irachene durante Operazione Iraqi Freedom. Shihab avrebbe quindi pianificato di far uscire di nascosto i quattro dagli Stati Uniti attraverso il confine con il Messico dopo aver eseguito l'assassinio che doveva avvenire nella città di Dallas (Texas) già teatro nel 1963 dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Il piano che era entrato nella fase finale è stato fermato dall’Fbi grazie a due suoi informatori, a numerose intercettazioni telefoniche e al monitoraggio del web. Shihab Ahmed Shihab è originariamente entrato negli Stati Uniti nel settembre 2020 con un visto turistico e nel marzo 2021 ha presentato domanda di asilo con cittadinanza statunitense, che è in attesa di revisione. Ha vissuto sia a Columbus, Ohio, a Indianapolis e ha lavorato in mercati e ristoranti in entrambe le città.Shihab Ahmed Shihab aveva trascorso tutto il 2021 ad eleborare il piano insieme a dei complici che vivevano in Iraq e in altri del Medio Oriente. Secondo i documenti dell’Fbi nel novembre 2021 si era recato in Texas per una serie di sopralluoghi: aveva filmato la casa dell'ex presidente e il George W. Bush Institute. A qual punto è scattata la trappola dell’Fbi, uno degli informatori del Bureau ha riferito che Shihab Ahmed Shihab necessitava di un falso tesserino della polizia in modo da potersi muovere con maggiore agio sul territorio. Questo serviva anche per uccidere, dopo averlo trovato, un ex generale iracheno che ha aiutò gli americani durante la guerra del 2003 che vive negli Usa sotto falso nome. Secondo l’atto d’accusa «nel marzo 2022, si presume che Shihab abbia incontrato altri complici in una stanza d'albergo a Columbus, Ohio, per esaminare campioni di armi da fuoco e uniformi delle forze dell'ordine». I due informatori dell’Fbi erano riusciti ad ottenere la totale fiducia dell’iracheno tanto che questi aveva accettato uno smartphone che l’Fbi gli aveva fatto recapitare e che gli è stato fatale. A loro aveva detto di aver far parte di un'unità d’élite chiamata al-Raed (Tuono), guidata da un ex pilota iracheno di Saddam Hussein che si trovava in Qatar fino alla sua recente morte, così come afferma il mandato di cattura. Ben sette membri del gruppo sarebbero stati inviati negli Stati Uniti per uccidere il presidente Bush, secondo una conversazione descritta nel mandato, e il compito di Shihab era «localizzare e condurre la sorveglianza sulle residenze e/o uffici dell'ex presidente Bush e ottenere armi da fuoco e veicoli da utilizzare nell'assassinio».Si presume che Shihab abbia scambiato denaro con altri nel tentativo di portare illegalmente cittadini stranieri negli Stati Uniti. Ad esempio, nell'agosto 2021, Shihab intendeva aiutare chi pensava fosse un altro cittadino iracheno a entrare negli Stati Uniti per una tassa di 40.000 dollari. Shihab ha fornito istruzioni specifiche su come avrebbe introdotto di nascosto la persona negli Stati Uniti dopo 60 giorni. In ottobre e dicembre 2021, Shihab ha accettato decine di migliaia di dollari per il presunto contrabbando. In realtà, l'individuo era fittizio e l'interazione era coordinata sotto la direzione dell'Fbi. Del commando facevano parte quattro iracheni che sarebbero arrivati da Baghdad e gli altri tre Turchia, Egitto e Danimarca. Secondo quanto Shihab Ahmed Shihab raccontava ai due informatori dell’Fbi uno degli iracheni era «il segretario di un ministro delle finanze dell'Isis», inoltre aveva detto che «i quattro iracheni appartenevano all'ex partito Baath di Saddam Hussein ed erano in esilio politico perché contrari all'attuale governo iracheno». Altro dato inquietante è che due degli uomini del commando che doveva uccidere George W. Bush provengono dall’organizzazione terroristica degli Hezbollah e secondo Shihab «erano entrati negli Stati Uniti al prezzo di 50.000 dollari l'uno». Aiutare e favorire il tentato omicidio di un ex funzionario statunitense come un presidente comporta una pena detentiva fino a 20 anni. Shihab è anche accusato di aver tentato di portare illegalmente individui negli Stati Uniti, un crimine punibile fino a 10 anni di carcere. In pratica molto probabilmente finirà i suoi giorni in carcere di livello Supermax, ad esempio l’ADX Florence (nome ufficiale per esteso United States Penitentiary Administrative Maximum Facility): un penitenziario maschile di massima sicurezza situato nella Contea di Fremont in Colorado, a sud di Florence. Il carcere conosciuto per le durissime condizioni di vita dei prigionieri è anche soprannominato The Alcatraz of the Rockies (L'Alcatraz delle Montagne Rocciose).