
L’ex sindacalista: «Da Verdi e Sinistra nessuna solidarietà». La replica: «Delusi».Gli stivaloni verdi esibiti, assieme al pugno alzato, il giorno del trionfale ingresso in Parlamento non gli hanno evitato l’inevitabile: venir travolto dalla melma. Aboubakar Soumahoro, già parlamentare del tormentato rassemblement tra Verdi e Sinistra, è fuori. Per cacciarlo non c’è voluta la risolutezza di Flavio Briatore, ma nemmeno le fumisterie del duo Bonelli&Fratoianni. È bastato il silenzio della gauche caviar, che l’aveva issato a paladino planetario, sulle intrepide imprese di moglie e suocera ai danni di incolpevoli braccianti. Il compagno Soumahoro, già autosospeso dai rossoverdi, con l’orgoglio sotto le suole di gomma annuncia dunque il suo passaggio nel gruppo Misto. Dove peraltro non dovrà versare l’obolo richiesto ai parlamentari dai partiti. Prima di ingrossare le fila degli ondivaghi, diffonde però il suo testamento politico: «Mi ha francamente stupito e amareggiato, a eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto da parte del gruppo».Di Angelo&Nicola, quindi: i dioscuri sinistro-ambientalisti che l’avevano reclutato, dopo l’eroica copertina sull’Espresso e le valorose comparsate a Propaganda live. Salvo poi voltarsi dall’altra parte e fischiettare mani in tasca, come da rinomata tradizione della casa. Comunque sia: le loro residuali percentuali, in vista delle regionali, non saranno inzaccherate. Dopo «attenta e sofferta meditazione», l’ex sindacalista dei braccianti dice addio.Una promettente carriera da ultragarantista alle vongole lo attende. Perché l’annuncio dell’approdo nel Misto non è avvenuto con un lacrimoso video, come quello improvvisato lo scorso novembre, dopo l’inchiesta sulle coop dei famigli. Il compagno Soumahoro riemerge dalla poltiglia e contrattacca, con un voluminoso dossier. Ribalta ogni accusa. A partire dal «diritto alla moda e all’eleganza» che aveva incautamente concesso della moglie, Liliane Murekatete, rinominata «Lady Gucci» vista la passione per le borsette firmate. Il marito riformula: «Non sono stato compreso. Mi riferivo al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede».L'onorevole Aboubakar, dopo mesi passati a lambiccarsi, svela pure l’inconfessabile teoria, da addebitarsi agli ex sostenitori: una persona di colore come lui «va bene finché è un “negro da cortile”, protesta con gli striscioni, se è povero e sta ai margini. Ma se prova a fare un salto di qualità, immediatamente disturba». Insomma: seppur con i pantaloni in fresco di lana infilati negli stivali, quel completo blu scuro, indossato alla prima di Montecitorio, gli è stato fatale. «Ingiustificato accanimento». Eppure, non ha dubbi: «Chi ha montato il caso sapeva bene cosa stava facendo: questa vicenda non è accaduta a caso». Così, suggerisce: «Inutile continuare a discutere dell’inesistente caso Soumahoro».L’inchiesta su fatture false e truffa aggravata, per cui è indagata la suocera, Marie Therese Mukamitsindo? Malignità. Le ipotesi di stipendi non pagati e minori maltrattati? Quisquilie. Le verifiche, però, proseguono. E ieri sera Striscia la notizia ha scoperto che due raccolte fondi della Lega braccianti di Soumahoro sarebbero ancora attive, nonostante gli intenti preistorici: regali ai bambini per il Natale 2021 e uno sciopero a maggio dello stesso anno.Adesso, l’indomito parlamentare continuerà a battagliare nel Misto. L’ex compagno Bonelli ieri ha mestamente ammesso: «Non sono per nulla sorpreso, perché rispetto a quanto accaduto finora non abbiamo avuto sufficienti spiegazioni. Sono però umanamente deluso da tutta la vicenda». E non certo, aggiunge, «per la sua decisione di passare al Misto». Per quella, nei corridoi di Montecitorio riecheggiano ancora gli hip hip urrà.
2025-10-20
Pil in salita e poca inflazione. Così «l’economia dei dazi» finora smentisce i detrattori
- Il pronosticato crollo non c’è stato, anzi: gli States crescono molto più dell’Ue. E grazie alle tariffe incasseranno fino 267 miliardi. La mossa (sottovalutata) sulle stablecoin.
- Dagli ordini esecutivi ai regolamenti, ormai si fa ricorso contro ogni atto dell’esecutivo.
Lo speciale contiene due articoli
Donald Trump (Ansa)
Dietro gli attacchi al presidente Powell non c’è solo il dissenso sui tassi di interesse. C’è la convinzione che le banche centrali, dietro lo schermo dell’autonomia, usino la leva monetaria per fini politici.
(Guardia di Finanza)
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, attraverso una capillare attività investigativa nel settore dell’importazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti da fumo, hanno sequestrato circa 11 milioni e mezzo tra sigarette elettroniche, cartine e filtri, per un peso complessivo di circa 770 kg che, se immessi sul mercato parallelo, avrebbero fruttato circa 1 milione di euro, sottraendo alle casse dello Stato 120 mila euro derivanti dall’imposta di consumo.
In particolare, i Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego, hanno analizzato i flussi delle importazioni attraverso gli spedizionieri presenti in città, al fine di individuare i principali importatori di prodotti da fumo e la successiva distribuzione ai canali di vendita, che, dal 2020, è prerogativa esclusiva dei tabaccai per i quali è previsto il versamento all’erario di un’imposta di consumo.
Dall’esame delle importazioni della merce nel capoluogo siciliano, i finanzieri hanno scoperto come, oltre ai canali ufficiali che vedevano quali clienti le rivendite di tabacchi regolarmente autorizzate da licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ci fosse un vero e proprio mercato parallelo gestito da società riconducibili a soggetti extracomunitari.
Infatti, è emerso come un unico grande importatore di tali prodotti, con sede a Partinico, rifornisse numerosi negozi di oggettistica e articoli per la casa privi di licenza di vendita. I finanzieri, quindi, seguendo le consegne effettuate dall’importatore, hanno scoperto ben 11 esercizi commerciali che vendevano abitualmente sigarette elettroniche, cartine e filtri senza alcuna licenza e in totale evasione di imposta sui consumi.
Durante l’accesso presso la sede e i magazzini sia dell’importatore che di tutti i negozi individuati in pieno centro a Palermo, i militari hanno individuato la presenza di poche scatole esposte per la vendita, in alcuni casi anche occultate sotto i banconi, mentre il grosso dei prodotti veniva conservato, opportunamente nascosto, in magazzini secondari nelle vicinanze dei negozi.
Pertanto, oltre al sequestro della merce, i titolari dei 12 esercizi commerciali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e le attività sono state segnalate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per le sanzioni accessorie previste, tra le quali la chiusura dell’esercizio commerciale.
La vendita attraverso canali non controllati e non autorizzati da regolare licenza espone peraltro a possibili pericoli per la salute gli utilizzatori finali, quasi esclusivamente minorenni, che comprano i prodotti a prezzi più bassi ma senza avere alcuna garanzia sulla qualità degli stessi.
L’operazione segna un importante colpo a questa nuova forma di contrabbando che, al passo con i tempi, pare abbia sostituito le vecchie “bionde” con i nuovi prodotti da fumo.
Le ipotesi investigative delineate sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte a indagini e la responsabilità degli indagati dovrà essere definitivamente accertata nel corso del procedimento e solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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Toni Capuozzo (Ansa)
Il giornalista: «Il tycoon ragiona fuori dalle ideologie. Dopo Gaza è più forte e ora in Ucraina adotta lo stesso metodo. Il summit in Ungheria è uno schiaffo alla Ue».