2021-06-03
«Sostegni per far uscire di casa i giovani»
Il manager di Intesa Sanpaolo, Andrea Lecce (YouTube)
Il manager di Intesa Sanpaolo, Andrea Lecce: «L'età media di chi chiede un mutuo è 32 anni, con le agevolazioni del nuovo decreto speriamo si abbassi. I ragazzi hanno ereditato l'attenzione al risparmio. Noi offriamo conti e prestiti su misura per gli under 35».I giovani rappresentano una fascia di clientela forse inizialmente poco redditizia, ma di sicura crescita in futuro. Per questo le banche offrono diverse soluzioni per chi è al di sotto dei 35 anni. La Verità ne ha parlato con Andrea Lecce, responsabile direzione sales&marketing privati e aziende retail di Intesa Sanpaolo.Il governo Draghi ha manifestato l'intenzione di aiutare i giovani nell'acquisto della prima casa finanziando il 100% del valore. Intesa come si sta muovendo su questo fronte?«Già da prima delle iniziative previste dal dl Sostegni bis, Intesa Sanpaolo aveva previsto soluzioni per chi ha meno di 35 anni ed è lavoratore atipico. In particolare, la possibilità di finanziare il 100% del valore dell'immobile e con dieci anni di preammortamento, il che significa che per i primi dieci anni il cliente paga solo gli interessi e poi inizia a pagare il capitale. Naturalmente, secondo le condizioni stipulate oggi e non fra dieci anni. Inoltre, attraverso un'assicurazione che paghiamo noi, siamo in grado di permettere la sospensione dei pagamenti, in caso di necessità, per tre volte nel corso della vita del mutuo. L'anno scorso abbiamo erogato 14 miliardi di mutui e il 30% ha riguardato prodotti per i giovani con un alto tasso di “loan to value", il rapporto tra l'importo del finanziamento concesso da chi presta il denaro e il valore del bene. Di certo il governo Draghi ha fatto un ulteriore passo avanti, in particolare con le agevolazioni fiscali, e non possiamo che esserne felici». C'è un tetto alla cifra che finanziate?«Non ci sono limiti, se non quelli legati al valore dell'immobile e alla sostenibilità della rata nel tempo per il cliente. Il taglio medio, di norma, è intorno ai 170.000 euro per 25 anni di durata, a cui si possono aggiungere i dieci anni di preammortamento. Tendenzialmente i clienti chiedono circa cinque anni di preammortamento. L'età media dei richiedenti è intorno ai 32 anni. Notiamo che solitamente si attende di avere un lavoro stabile, prima di comprare un immobile. La speranza è che il Sostegni bis agevoli a uscire prima di casa». C'è poi il tema dei costi legati ai conti correnti. Oggi le banche pagano per la liquidità depositata e si trovano costrette a far salire i prezzi di certi servizi. Come si concilia questo con una clientela giovane?«Per il conto e le transazioni la nostra offerta si chiama Xme conto ed è totalmente esente da spese e commissioni fino ai 35 anni di età. Lo consideriamo un investimento per consentire la bancarizzazione e per incoraggiare i giovani ad acquisire una certa autonomia nella gestione del denaro. L'offerta vale anche per i minorenni, ma per questa fascia d'età c'è la possibilità di attivare un “parental control" gestito a distanza dai genitori. Poi c'è il tema dell'educazione al risparmio: con il servizio Smartsave si possono, per esempio, accantonare anche delle piccole somme di denaro, senza pagare commissioni d'ingresso».Come investono dal vostro punto di vista i giovani?«In Italia la propensione al risparmio è tra le più elevate al mondo, una tendenza che riscontriamo anche tra i nostri clienti più giovani. Un numero importante di under 35 si affida alle nostre gestioni di portafoglio, e i patrimoni sono bilanciati piuttosto bene: circa il 53% è allocato in prodotti di risparmio gestito (come fondi d'investimento, gestioni patrimoniali e polizze finanziarie), il 12% in strumenti di risparmio amministrato (obbligazioni, azioni, certificates), mentre il restante 35% continua a essere allocato sul conto corrente».Sul tema dei prestiti quanto contano i giovani?«Intesa Sanpaolo, nell'ambito di Xme conto, prevede anche finanziamenti mirati. Abbiamo pensato a una soluzione che fosse il più possibile sostenibile per dei giovani lavoratori. Inoltre, ci sono i prestiti “green" e i prestiti studenti per frequentare una scuola di specializzazione o un'università, concessi in base al merito, senza richiesta di garanzie reali. Arriviamo fino a 50.000 euro con tempi di rientro lunghissimi».Perché tutta questa attenzione verso una fascia di clientela che non è troppo redditizia?«Per noi è un investimento, perché al di là della funzione sociale della banca, si tratta di clienti che con il tempo saranno sempre più interessanti per noi. Negli ultimi anni, grazie alle nostre politiche, abbiamo dato il benvenuto a un milione di nuovi clienti giovani. Via via che si inseriranno nel mondo del lavoro, crescerà anche la necessità di prodotti finanziari più specifici, assicurativi e previdenziali. La parola d'ordine è gradualità, nel tempo e nell'articolazione del portafoglio. Abbiamo infatti messo a punto nuove soluzioni per i primi investimenti coerenti con le esigenze e le conoscenze di tutti. Si tratta di soluzioni che permettono a un risparmiatore alle prime armi di “provare" a diventare investitore. Questo perché viene accompagnato, attraverso consulenza e strumenti digitali, in un percorso di diversificazione in modo che possa contare su rendimenti attesi positivi nel medio lungo periodo».
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.