2018-11-16
Somalo violenta una pensionata in spiaggia
L'immigrato, ventenne e senza fissa dimora, girava nudo in strada e aveva già cominciato a masturbarsi davanti ai passanti. Poi l'aggressione alla donna di 68 anni. L'uomo aveva la protezione sussidiaria: grazie al dl sicurezza potrebbe essere espulso.Passeggiava per la spiaggia e ha pensato bene di denudarsi, di masturbarsi e poi di aggredire un'anziana cercando di violentarla. Tutto in pieno giorno, nella zona balneare di Ortona in provincia di Chieti. L'assalitore è Saleban Nuur Shaieb, un richiedente asilo, somalo, 20 anni, senza fissa dimora, sbarcato un anno fa. Da un mese aveva ottenuto la protezione sussidiaria e, il permesso di stare in Italia, ha deciso di utilizzarlo così. La vittima è una pensionata di 68 anni, che approfittando della bella giornata si era seduta sul ciottolato della spiaggia. Il giovane l'ha assalita all'improvviso facendole sbattere violentemente la testa a terra, poi l'ha bloccata e costretta a subire atti sessuali. Solo per caso la donna è riuscita a divincolarsi e si è tuffata in mare, mentre, proprio in quel momento, sul posto arrivavano i carabinieri.L'aggressione le è costata, oltre al grande spavento, un trauma cranico e diverse lesioni. Ne avrà per un mese dicono i medici, che ieri sera stavano completando gli accertamenti sul suo stato di salute. Lo scorso 24 settembre, l'approvazione del decreto Salvini ha cambiato le regole sull'immigrazione: se l'uomo dovesse essere condannato per violenza sessuale il suo permesso potrebbe essere revocato e a lui potrebbe toccare l'espulsione.La scena si è svolta in pochi minuti, davanti a tutti, nella tarda mattinata di ieri, sul bagnasciuga di Marina di San Vito Chietino. Il giovane ha cominciato a denudarsi in mezzo ai passanti e qualcuno ha dato l'allarme, chiamando i carabinieri. Mentre la pattuglia arrivava sul posto, però, il richiedente asilo si è spostato velocemente verso una zona più isolata della spiaggia e là ha trovato la sua vittima. La donna era sola, seduta in riva al mare. L'ha assalita brutalmente, sdraiandola a terra, bloccandola e toccandola, ma non è riuscito ad andare oltre. Proprio in quegli istanti, mentre i carabinieri, nel frattempo arrivati sul posto, si stavano avvicinando, lei è riuscita per un attimo a divincolarsi dalla presa dell'aggressore e a lanciarsi in acqua per cercare riparo. «Ho avuto paura che mi uccidesse e sono scappata in mare», ha detto in lacrime, mentre la trasportavano in stato di choc all'ospedale.L'uomo è stato subito fermato, dichiarato in arresto per violenza sessuale e portato nel carcere di Cheti. Per lui è scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione sulla sua identità: una volta fermato aveva infatti fornito ai militari generalità false, per tentare di farla franca.Solo la comparazione delle sue impronte con quelle presenti nel casellario centrale d'identità del Ministero ha consentito di ricostruire la sua storia di clandestino, sbarcato in Sicilia, a cui il nostro Paese ha dato prima vitto e alloggio e, poi, anche ospitalità. «Questo è il ringraziamento per aver ottenuto protezione dall'Italia! Verme!», ha scritto in un tweet Matteo Salvini, commentando la vicenda. «Come si può anche solo pensare di fare una cosa del genere? Dove sono le femministe radical-chic? Altro che “Salvini è troppo cattivo": tolleranza zero contro quei cosiddetti “profughi" che la guerra ce la portano in casa (e per la presenza dei quali dobbiamo ringraziare anni di incapacità del Pd). Ma la musica è cambiata. Un abbraccio alla signora e un augurio di riprendersi presto dall'orrore vissuto».Il prossimo 22 novembre alla Camera il decreto Salvini, emanato lo scorso 24 settembre e già approvato al Senato, verrà messo al voto per essere trasformato in legge. Per gli immigrati che delinquono il testo ha stretto le maglie e il violentatore di Ortona potrebbe cadere proprio dentro i nuovi confini legislativi voluti dal ministro. Per quanto riguarda i richiedenti asilo, per esempio, in caso di pericolosità sociale o di condanna in primo grado è prevista la sospensione della domanda d'asilo, mentre la violenza sessuale è diventata un reato che prevede la revoca del permesso da rifugiato.In teoria, dunque, l'assalitore, dovrebbe perdere il suo status, tornare ad essere irregolare sul territorio e, quindi, essere espulso. Anche nel caso si trattasse di soggetto meritevole di protezione per rischi legati al suo ritorno nel Paese d'origine.Solo nelle ultime settimane non sono stati pochi i casi simili, tutti potenzialmente perfetti per cadere sotto la mannaia del decreto.Cinque giorni fa, a Trento, un diciannovenne nigeriano, richiedente asilo, è stato accusato di violenza sessuale per aver assalito una operatrice del centro di accoglienza straordinaria di Bressanone. E ancora, sempre peggio: lo scorso 4 ottobre ad Aversa un bambino di appena otto anni è stato preso di mira da un richiedente asilo che lo ha trascinato all'interno del centro profughi e ha tentato di abusare di lui. Grazie alla testimonianza di un amichetto si è poi scoperto che l'immigrato aveva già aggredito altri bambini della zona.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)