2024-10-03
Slitta la norma sulla deforestazione
Francesco Lollobrigida (Ansa)
Su proposta del ministro Lollobrigida, l’ennesima follia green di Bruxelles, che avrebbe rappresentato un’altra mazzata alle nostre imprese, viene rinviata di almeno un anno.Se pensavate che il delirio normativo e dirigistico dell’Uesi fermasse alla cosiddetta legge sul ripristino della natura (e già fa ridere così), beh vi sbagliavate e di grosso. Esiste anche il Regolamento 1115 del 2023 relativo alla «messa a disposizione sul mercato dell’Unione ed all’esportazione dell’Unione di determinate materie prime e determinati prodotti associati alla deforestazione ed al degrado forestale». Che tradotto per le persone normali significa più o meno questo: l’Ue è ossessionata, a torto, dal fatto che nel mondo non ci sia abbastanza verde. E quindi non gli basta vessare i suoi concittadini con obblighi e divieti vari. Questi devono estendersi anche a chi commercia con noi e non fa parte dell’Unione. Dopo una premessa di 86 punti l’Ue nel regolamento stabilisce che chi vuole esportare bovini, cacao, caffè, olio di palma (toh, chi si rivede, il famigerato olio di palma), gomma, soia e legno debba sottostare a tutta una serie di vincoli burocratici perché c’è da salvare il mondo. Ebbene è di ieri la notizia che questo capolavoro normativo verrà rimandato di almeno un anno. La Commissione europea, su proposta del ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida, ne posticipa l’entrata in vigore. Sia chiaro, se devono soffrire le nostre imprese per la burocrazia europea, da un certo punto di vista è giusto che soffrano anche i nostri competitor. Altrimenti si aprirebbe la strada ad un tafazziano auto spiazzamento in cui si rende impossibile fare agricoltura alle nostre imprese importando chissà cosa, fatto con chissà quali standard. Carlo Fidanza - capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e coordinatore del Gruppo Conservatori e Riformisti (Ecr) di cui il partito di Giorgia Meloni fa parte - sottolinea come questa normativa imponga «ingenti oneri burocratici ed amministrativi che le imprese europee dovranno sostenere per adeguare i software atti a garantire la tracciabilità dei prodotti». Tutto questo avrà un impatto sul prezzo finale a carico dei consumatori. Fidanza lascia intendere che l’obiettivo immediato sia rimandare l’entrata in vigore di questa normativa augurandosi di trovare un consenso più ampio per una revisione e semplificazione nel giro di un anno. Gli «addetti ai livori» (come direbbe Dagospia) sostengono che a portare Bruxelles a più miti consigli siano stati i pesi massimi mondiali dell’industria alimentare. I colossi si sarebbero fatti sentire, nelle dovute sedi. I piccoli agricoltori che lavorano nel cosiddetto Sud Globale (dal Brasile all’Indonesia) non sarebbero stati in condizione di adeguarsi a questi nuovi standard operativi. E comunque - su tutto e su tutti - rimane un grosso ed enorme equivoco che i mandarini di Bruxelles continuano bellamente ad ignorare abbeverandosi alla scienza degli ambientalisti da salotto. Non è affatto vero che il nostro mondo si sta deforestando. Tutt’altro. «Nel complesso l’inverdimento del pianeta negli ultimi due decenni è caratterizzato da un aumento della superficie fogliare di piante e alberi pari all’area coperta da tutte le foreste pluviali amazzoniche, [...] più̀ di 5.180 milioni di km quadrati di superficie extra di foglie verdi all’anno, rispetto ai primi anni 2000 (+5%). Cina e India contribuiscono per un terzo dell’inverdimento, pur rappresentando il 9% della superficie verde complessiva. Una scoperta sorprendente, considerata la convinzione generale sul degrado del suolo nei Paesi popolosi a causa dell’eccessivo sfruttamento». Non lo dice La Verità ma uno studio della Nasa pubblicato nel 2019 («Human activity in China and India dominates the greening of Hearth»).
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.