
Sarà nominato un advisor (Lazard?) per decidere sulle proposte arrivate. Spunta Oaktree, che è già in ballo con un prestito sull’Inter. Rds e Triboo in campo per la radio.Anche chi aveva lasciato la scorsa assemblea (il presidente della Salernitana Danilo Iervolino) parlando di riunione rissosa nei toni e sterile nei contenuti si è dovuto ricredere. Sarà stato il prestigio della location, l’hotel Gallia di Milano, la disposizione «ordinata» dei presidenti a ferro di cavallo o la presenza di tanti numeri uno di peso del mondo del calcio -a partire da Cairo per arrivare a Saputo - fatto sta il clima è apparso collaborativo. Intendiamoci, non è stato deliberato nulla, ma almeno stando alle parole del presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, nell’assise di ieri è stata tracciata una strada. Dove questa strada porterà nessuno può dirlo, ma intanto il percorso è iniziato. «Abbiamo incaricato il consiglio di fare un’istruttoria per trovare un advisor. Verrà proposta all’assemblea una rosa di financial advisor che accompagneranno la Lega nell’analisi e nell’approfondimento delle proposte che sono arrivate da fondi e istituti finanziari», ha spiegato Casini, «se poi sarà una operazione di private equity o un finanziamento è prematuro parlarne e quindi non se ne è discusso a fondo».Sul piatto come noto ci sono nove proposte. Quelle di finanziamento puro arrivano da Citi, Goldman Sachs, JPMorgan e Barclays mentre puntano ad avere un ruolo anche nella governance i private equity Apollo, Apax, Carlyle, Three Hills Capital Partners e Searchlight. Si parte da una base di un miliardo e si arriva fino quasi a due per una partecipazione di minoranza (almeno il 10%) nella Media company che dovrebbe essere costituita ad hoc e che dovrà gestire la vendita dei diritti televisivi. Per l’advisor si fa il nome di Lazard mentre tra i fondi sembra che la proposta di Apollo sia tra le più allettanti. Ma siamo alle indiscrezioni e ancora alle prime battute, in caso di apertura reale di una gara non è escluso, infatti, che arrivino altre proposte. Tant’è che già ieri una Reuters parlava di una nuova offerta, quella del fondo di investimento Oaktree (lo stesso che ha in ballo un prestito sull’Inter) che avrebbe ha presentato un’offerta preliminare non vincolante da 1,75 miliardi di euro.Non si è discusso comunque solo di diritti tv. In ballo c’erano infatti anche due offerte per realizzare la radio ufficiale della Serie A che stando alle indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore sarebbero arrivate da Rds e dal gruppo Triboo che tra le altre cose produce Radio Nerazzurra, emittente web completamente dedicata al mondo Inter.Anche sul secondo punto però l’indecisione regna sovrana. E stando alle parole di Casini, i presidenti sarebbero indecisi sul da farsi.Tra le altre questioni toccate, è stato confermato che la Serie A giocherà anche il 30 dicembre nella stagione 2023-2024: non era mai successo.«Il calendario è già stato approvato dal Consiglio, ma è stata una scelta unanime. È un momento in cui da parte dei tifosi c’è interesse per continuare a seguire la propria squadra sia allo stadio che in tv. Il calendario causa finestre Uefa e Fifa ha spazi molto limitati di movimento per la Serie A, che ha inserito anche la final four per la Supercoppa che ci sarà già nel 2023-2024. Che si giochi troppo è un tema emerso da più parti, soprattutto da parte delle componenti tecniche come allenatori e giocatori che vanno ascoltati. Il timore che ci sia calendario troppo fitto appartiene a tutti», ha sottolineato il presidente di Lega prima di annunciare che «è stato rinnovato con soddisfazione l’accordo per un ulteriore anno, quindi per la stagione sportiva 2023-2024, tra la Lega Serie A e l’Ice (agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) dal valore di 8 milioni di euro per l’organizzazione di importanti attività di promozione del Made in Italy».
Diego Moretti (Ansa)
I dem che hanno sempre criticato l’ex sindaco Anna Maria Cisint firmano una mozione sul lavoro nei cantieri navali. Ora vogliono superare il modello di immigrazione a basso costo.
«Nella sua campagna permanente contro gli stranieri che a Monfalcone regolarmente lavorano, la Cisint aggiunge un nuovo tema: ora mette in discussione anche le rimesse economiche, annunciando misure per vietarle o limitarle. Una delle tante dichiarazioni che si aggiungono a quelle del passato, sicuramente buone per costruire narrazioni false e per alimentare odio nei confronti dello straniero».
Elly Schlein (Ansa)
La leader Pd dice che la manovra «favorisce solo i ricchi», come se avere un reddito da 50.000 euro lordi l’anno fosse da nababbi. In realtà sono fra i pochi che pagano tasse dato che un contribuente su due versa zero Irpef. Maurizio Landini & C. insistono con la patrimoniale. Giorgia Meloni: «Con me mai». Pure Giuseppe Conte non ci sta.
Di 50.000 euro lordi l’anno quanti ne finiscono in tasca a un italiano al netto di tasse e contributi? Per rispondere è necessario sapere se il contribuente ha moglie e figli a carico, in quale regione viva (per calcolare l’addizionale Irpef), se sia un dipendente o un lavoratore autonomo. Insomma, ci sono molte variabili da tener presente. Ma per fare un calcolo indicativo, computando i contributi Inps al 9,9 per cento, l’imposta sui redditi delle persone fisiche secondo i vari scaglioni di reddito (al 23 per cento fino a 28.000 euro, al 35 per la restante parte di retribuzione), possiamo stimare un netto di circa 35.000 euro, che spalmato su tre dici mensilità dà un risultato di circa 2.600 euro e forse anche meno. Rice vendo un assegno appena superiore ai 2.500 euro al mese si può essere iscritti d’ufficio alla categoria dei ricchi? Secondo Elly Schlein e compagni sì.
Elly Schlein e Vincenzo De Luca (Ansa)
Dopo aver sfidato lo «sceriffo di Salerno» il segretario dem si rimangia tutto. E per Roberto Fico conta sui voti portati dal governatore, che impone ricompense per il figlio. Sulla partita veneta, Ignazio La Russa apre a Luca Zaia nel governo.
«Vinciamo»: il coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello, capodelegazione azzurro al Parlamento europeo, lo dice alla Verità e sembra convinto. L’ennesima manifestazione elettorale di Fi al centro di Napoli è un successo clamoroso: centinaia di persone, il ritratto di Silvio Berlusconi troneggia nella sala. Allora crede ai sondaggi più ottimisti? «No», aggiunge Martusciello, «credo a quello che vedo. Siamo riusciti a entrare in tutte le case, abbiamo inventato il coordinatore di citofono, che si occupa di curare non più di due condomini. Parcellizzando la campagna, riusciremo a mandare a casa una sinistra mai così disastrata». Alla remuntada in Campania credono tutti: da Giorgia Meloni in giù. Il candidato presidente del centrodestra, Edmondo Cirielli, sente aria di sorpasso e spinge sull’acceleratore.
Matteo Zuppi (Ansa)
Il cardinale Matteo Zuppi, in tv, svela la fonte d’ispirazione della sua dottrina sociale sui migranti: gli «industriali dell’Emilia-Romagna». Ai quali fa comodo la manodopera a buon mercato, che riduce le paghe medie. Così poi la sinistra può invocare il salario minimo...
Parafrasando Indro Montanelli, viene da pensare che la Chiesa ami talmente i poveri da volerne di più. Il Papa ha appena dedicato loro un’esortazione apostolica, ma le indicazioni di politica economica ai cattolici non arrivano da Leone XIV, bensì dai capitalisti. E vengono prontamente recepite dai vescovi. Bastava ascoltare, venerdì sera, il presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi, intervistato a Propaganda live: l’immigrazione, ha insistito il cardinale su La 7, «è necessaria. Se si parla con qualsiasi industriale in Emilia-Romagna dice che non c’è futuro senza».






