La seconda vita in tv dei nonni di Hollywood

La seconda vita in tv dei nonni di Hollywood
Robert De Niro, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford (Ansa)
Sylvester Stallone con «Tulsa King», Harrison Ford con «1923», Arnold Schwarzenegger con «Fubar» e Robert De Niro con «Zero Day». Il poker di pesi massimi over 70 per la prima volta recita in una serie in streaming. Un modo per allungarsi la carriera, certo, ma i risultati sono pregevoli.
Il giornalista danzante che tradì Mihajlovic
Ivan Zazzaroni (Ansa)
Orgogliosamente vanitoso e «marchettaro», è conosciuto soprattutto per le sue performance da ballerino in televisione. Violò l’amicizia con il campione serbo divulgando per primo la confidenza sulla sua grave malattia. Ma poi fu perdonato.
Sbriciolò le idolatrie, ora Vonnegut ritorna nelle librerie
Kurt Vonnegut (Getty). A destra, i suoi due titoli più noti: «Mattatoio n. 5» e «Ghiaccio-Nove»
Lo scrittore americano è stato l’antitesi dei classici intellò: rifiutò sempre di atteggiarsi a guru e demolì quelli che si ritenevano tali.
Dov’erano i campioni della libertà quando il woke massacrava il free speech nelle università?
Le proteste dell'Università di Harvard (Getty)
Le proteste del mondo accademico contro i metodi di Donald Trump sono giustificate. Sarebbero anche credibili se non arrivassero da chi ha legittimato e spinto le peggiori censure ideologiche per lustri. Ecco un catalogo.
Passi avanti tra Cina e Usa sui dazi. Ipotesi balzelli dimezzati all’80%
Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent (Ansa)
Trattative a Ginevra per placare la guerra commerciale. Pechino: «Passo importante».
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