
Sergio Mattarella (Ansa)
Giovedì ho atteso invano che i principali siti d'informazione riprendessero la notizia delle chat in cui importanti rappresentanti della magistratura dicevano che si doveva colpire il ministro dell'Interno. Che venga alla luce come le mosse di alcune toghe siano dettate da un orientamento politico e non giudiziario non è cosa che si possa leggere tutti i giorni. Lo scoop della Verità, con le frasi di Luca Palamara e altri giudici contro Matteo Salvini, non è invece balzato in testa alla homepage delle versioni web dei più importanti quotidiani, come sarebbe stato da aspettarsi, visto che si stava parlando della necessità di colpire un leader dell'opposizione e che le intercettazioni risalivano al periodo in cui questi era vicepremier e responsabile della sicurezza degli italiani. Ma non solo non è diventata la notizia del giorno: i giornaloni (...)