In odio a Salvini, censurano Mattarella

In odio a Salvini, censurano Mattarella
Sergio Mattarella (Ansa)
Giovedì ho atteso invano che i principali siti d'informazione riprendessero la notizia delle chat in cui importanti rappresentanti della magistratura dicevano che si doveva colpire il ministro dell'Interno. Che venga alla luce come le mosse di alcune toghe siano dettate da un orientamento politico e non giudiziario non è cosa che si possa leggere tutti i giorni. Lo scoop della Verità, con le frasi di Luca Palamara e altri giudici contro Matteo Salvini, non è invece balzato in testa alla homepage delle versioni web dei più importanti quotidiani, come sarebbe stato da aspettarsi, visto che si stava parlando della necessità di colpire un leader dell'opposizione e che le intercettazioni risalivano al periodo in cui questi era vicepremier e responsabile della sicurezza degli italiani. Ma non solo non è diventata la notizia del giorno: i giornaloni (...)
Arte e fascismo: al MART di Rovereto in mostra le tendenze artistiche del Ventennio
Olmedo Mezzoli, In palestra, 1940, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e RoveretoCollezione VAF-Stiftung

Da Depero a Wildt, dalle avanguardie futuriste all’architettura razionalista, con un’esposizione ricca di oltre 400 pezzi (aperta al pubblico sino al 1° settembre 2024) il Mart di Rovereto torna a indagare l’arte del Ventennio, interrogandosi su come il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana dei primi decenni del Novecento.

Da cibo poverissimo a farina per chef. Verso la riscoperta del «grano arso»
iStock
Nell’Ottocento era quel che rimaneva dopo l’incendio del campo. Oggi viene appositamente tostato per dargli un gusto affumicato.
Basta dire «sindaca» o «avvocata». La Lega vuol multare chi lo fa
Mateo Salvini (Ansa)
Disegno di legge per la tutela della lingua italiana: previste sanzioni fino a 5.000 euro.
«I giudici sportivi usano l’antidoping come arma politica»
Sandro Donati (Ansa)
L’allenatore di Alex Schwazer, Sandro Donati: «Non era la prima volta che colpivano miei atleti con finte accuse. Chi vuole trasparenza è boicottato».
Le Firme

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