2024-02-01
Scontro Italia-Grecia per la guida della missione nel Mar Rosso
I ministri della Difesa Ue approvano Aspides, l’operazione anti Huthi. Fonti europee danno quasi certo il comando ad Atene. Ma Antonio Tajani: «Ce la giochiamo noi o Parigi». L’Fmi: «Container calati del 30%».Si chiama Aspides, dal greco scudo, e partirà al più tardi la mattina del 19 febbraio la missione europea di Difesa per contrastare gli attacchi degli Huthi, i ribelli filo iraniani del Mar rosso, e garantire così il libero commercio in quelle acque. A deciderlo i ministri della Difesa riuniti in via informale ieri a Palazzo Egmont, a Bruxelles. La data c’è, ma manca di sapere chi prenderà il comando di questa missione. Al riguardo, ieri c’è stata una certa confusione. Nel pomeriggio sembravano in lizza Italia, Francia e Grecia, con quest’ultima data per favorita. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha poi precisato: «Stiamo decidendo la guida, toccherà all’Italia o alla Francia: l’importante è che si difenda il traffico mercantile». In serata, tuttavia, più fonti europee e diplomatiche qualificate hanno ribadito che la Grecia è in pole position per il comando operativo della missione. Ad ogni modo, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha chiarito: «Per noi è importante che parta la missione, che sia congiunta e che partecipino il più alto numero possibile di Paesi europei e che anzi possa allargarsi, magari comprendendo anche l’Onu. L’Italia ha confermato la sua intenzione di partecipare alla missione e contribuiremo con una nave per tutta la durata della missione, il che significa che ci saranno più navi che si alterneranno, e su questo ci sarà un passaggio parlamentare». Prima di arrivare alla riunione, Crosetto aveva sollecitato i Paesi membri a fare presto ricordando che si tratta di una missione molto importante per l’Unione europea «perché l’incidenza sulla nostra economia di quello che sta accadendo non si è ancora sviluppata al massimo ma può essere esiziale in un momento in cui molti Paesi si trovano già in un periodo di crisi industriale. Si apre un nuovo fronte ma l’Europa sta rispondendo in modo rapido e, penso, anche in modo serio». Proprio ieri il Fondo Monetario internazionale ha fatto sapere che il traffico di container nel Mar Rosso è calato del 30% ricordando come nella prima metà del 2023 gli scambi commerciali attraverso il Canale di Suez rappresentassero il 12% del commercio globale e il 30% del traffico globale di container. «Il livello di incertezza è estremamente elevato e il modo in cui si svilupperà la situazione determinerà l’entità del cambiamento e la modifica dei modelli commerciali in termini di volume, ma anche di sostenibilità», ha dichiarato Jihad Azour, direttore regionale dell’Fmi per il Medio Oriente e l’Asia centrale.Il calo è palesemente dovuto agli attacchi dei ribelli contro le navi che transitano nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Il Pentagono, dal 19 novembre ad oggi conta almeno 35 attacchi da parte degli Huthi. L’Italia secondo i dati di Confartigianato starebbe già perdendo circa 95 milioni al giorno, di cui 35 milioni per le mancate o ritardate esportazioni e circa 60 milioni per il mancato approvvigionamento di prodotti manifatturieri. Per cercare di mettere un freno a tutto questo fino al 19 febbraio l’Italia proseguirà a difendere il traffico merci con una propria fregata, la Fremm «Federico Martinengo», unità navale dotata dei sistemi missilistici Aster 15 e Aster 30. Il suo sistema radar è capace di intercettare razzi lanciati dalla terraferma, barchini in avvicinamento o elicotteri ostili, ben prima che questi possano rivelarsi una minaccia per sé o per le navi cargo che la fregata dovrà scortare. Il ministro Crosetto nei giorni scorsi ha chiarito che «l’Italia ha programmato di mantenere una nave nell’area del Mar Rosso almeno fino al prossimo anno. Siamo la nazione che ha probabilmente più interesse nell’area». È importante evidenziare che lì passa «il 45% dei traffici commerciali che interessano l’Italia».«La nostra missione nel Mar Rosso è diversa da quella anglo-americana. Agirà in modo differente anche se l’obiettivo è lo stesso. Avremo solo un ruolo difensivo di protezione delle navi», ha chiarito il capo della diplomazia Ue Josep Borrell nella conferenza stampa che si è tenuta a margine della riunione informale dei ministri. Alla missione sembra ormai certo che non parteciperanno tutti e ventisette Paesi membri. In base all’articolo 44 del Trattato sull’Unione Europea, infatti il Consiglio Ue può affidare la realizzazione di una missione «a un gruppo di Stati membri che lo desiderano e dispongono delle capacità necessarie per tale missione», in coordinamento con l’Alto rappresentante Ue. «Se non tutti gli Stati membri parteciperanno, nessuno la ostacolerà» ha detto fiducioso Borrell che ha chiarito: «La missione non condurrà nessuna operazione su terra, solo in mare in modalità difensiva». Sarà una «presenza di deterrenza» e il dispiegamento sarà «proporzionato alla minaccia che siamo chiamati ad affrontare». Aspides non nascerà dal nulla ma amplierà la missione Agenor che su proposta francese nacque nel 2020 per proteggere il traffico marittimo che transita attraverso lo Stretto di Hormuz, che divide Golfo di Oman e Golfo Persico. Secondo le indiscrezioni Aspides avrà come obiettivo di scoprire tramite i radar a disposizione e grazie al sussidio di droni o altri velivoli di intercettare i missili balistici o da crociera Huthi ed eventuali aerei che mettono a rischio la navigazione nel basso Mar Rosso e nel golfo di Aden. Il mandato di Aspides potrebbe comprendere anche il diritto di intercettare eventuali imbarcazioni che partendo dalle coste yemenite tentino di bloccare o prendere il controllo dei mercantili di passaggio. Attualmente si esclude la possibilità di effettuare lanci preventivi diretti verso gli aeroporti dai quali decollano i droni.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.