Ansa
L'avvocato del popolo si è trasformato nel giudice di Salvini e nei suoi confronti ha già emesso una sentenza di condanna. Il presidente del Consiglio ha imparato in fretta a gestire il potere. Arrivato a Palazzo Chigi da illustre sconosciuto, vaso di coccio fra due vasi di ferro, tanto da essere liquidato da Guy Verhofstadt - durante una riunione del Parlamento europeo - come un burattino nelle mani dei vicepremier, Giuseppe Conte ora vuole comandare. Così ieri, in un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais, ha detto che alla guida del governo c'è lui, e l'idea che comandi Salvini è un'illusione ottica. Il capo della Lega, per il premier, è un importante ministro, con cui lui si confronta serenamente, ma nulla di più.
Le parole del presidente del Consiglio arrivano dopo un paio di decisioni (...)