2023-01-20
Salvini dice basta alla giungla dei monopattini
Il ministro dei Trasporti annuncia: «Stop alla vendita dei modelli troppo veloci. Metteremo il limite di 20 chilometri orari». Nel solo 2021 hanno causato 2.101 sinistri, con 9 vittime e 1.980 feriti. Eppure si possono guidare dai 14 anni, senza casco e senza patentino.Giro di vite del ministro Salvini sui monopattini elettrici. Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato ieri via social le novità che troveremo nel nuovo Codice della strada circa i veicoli a due ruote tanto amati nel mondo della mobilità condivisa. Innanzitutto, la velocità: andare oltre i 20 km/h con i monopattini non sarà più possibile. «Stiamo anche lavorando perché alcuni mezzi a due ruote come i monopattini, che troppo spesso sfrecciano senza regole, limiti e controlli ovunque, raggiungendo anche velocità elevate e pericolose, non possano più essere venduti e acquistati», spiega Salvini su Facebook secondo cui «il limite di 20 km orari a cui viaggiano i monopattini a noleggio, dovrà essere il massimo di velocità oltre il quale non si possano più vendere o acquistare. Insieme ad un controllo sulla velocità, sono in corso approfondimenti sui temi del casco, dell’immatricolazione e della targa. La sicurezza viene prima del business».In effetti, il vero problema dei monopattini è l’incredibile velocità che possono raggiungere pur trattandosi di mezzi che oggi non prevedono la benché minima forma di sicurezza. «Troppi incidenti sulle strade italiane, troppi morti e troppi feriti, soprattutto fra i più giovani. Per portare più sicurezza sulle strade stiamo lavorando ad un nuovo Codice della strada, puntando su educazione, prevenzione e sanzione».Senza considerare, va detto, che questi mezzi - attraverso qualche semplice modifica fai da te - possano raggiungere anche velocità superiori ai 30 km/h, limite imposto ad esempio dall’amministrazione Sala a Milano a partire dal 2024. In parole povere, il paradosso sarebbe che un monopattino potrebbe dunque (e senza sanzioni, al momento) raggiungere in città velocità non consentite a una - di certo più sicura - automobile. Gli ultimi dati diffusi dal rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali in Italia, indicano che nel 2021 ci sono stati 2.101 sinistri, con 9 vittime e 1.980 feriti di cui 1.903 conducenti e 77 passeggeri (tutti fuorilegge visto che le regole della circolazione sui monopattini elettrici escludono la presenza del passeggero). Si sono inoltre contati 1 morto e 127 feriti tra i pedoni investiti. Va detto che il tema della sicurezza dei monopattini elettrici era già stato toccato in passato, attraverso un decreto, convertito poi nella legge 9 novembre 2021, in cui il governo aveva introdotto alcune norme per regolamentare la circolazione di questi veicoli su strada, prevedendo una velocità limitata, il divieto di sosta sui marciapiedi, la confisca dei monopattini truccati e l’obbligo di frecce e stop. In particolare, era stata fissata una velocità massima di 20 km/h su strada nei centri abitati e di 6 km/h nelle aree pedonali.Non è un caso, insomma, se l’Onlit (Osservatorio nazionale liberalizzazione e trasporti) afferma che il monopattino elettrico sia il più pericoloso tra tutti i mezzi, persino rispetto alla bicicletta.I dati citati dall’Osservatorio sostengono che su 273 incidenti che vedevano coinvolto un monopattino elettrico, nella maggior parte dei casi (92%) il conducente si era ferito. D’altronde, se si guida un monopattino elettrico si è maggiormente esposti a rischi rispetto a chi guida una macchina o un motorino.Il primo problema riguarda la grande esposizione che coinvolge il corpo del guidatore in caso di incidente. In particolare, il baricentro è posto circa all’altezza dell’inguine, dove c’è il manubrio che può causare danni irreversibili. Ad essere incriminata più di tutti, è la stabilità del mezzo: a causare problemi è infatti la forcella verticale, che rende lo sterzo troppo diretto (per questo motivo le moto hanno la forcella obliqua). C’è’ poi un problema di accesso indiscriminato a un mezzo che in realtà può causare molti danni. Non serve, infatti, avere la patente e l’età minima è di 14 anni. Questo fa sì che spesso le norme più basilari non vengano quasi mai rispettate sfrecciando talvolta sui marciapiedi o in aree pedonali, oppure andando in due quando l’obbligo prevedrebbe al massimo solo il conducente. La situazione è talmente preoccupante che Confarca, la confederazione italiana che rappresenta oltre 2.500 scuole guida sul territorio nazionale, aveva già nel 2021 chiesto di regolamentare la micromobilità. L’associazione aveva sollecitato la commissione Trasporti della Camera sulla necessità di introdurre un attestato per l’abilitazione alla guida dei monopattini elettrici e l’obbligo del casco: una sorta di patentino che certificasse l’abilità e le conoscenze minime per condurre un mezzo potenzialmente pericolo. In dettaglio, la confederazione delle scuole guida già due anni fa chiedeva che venisse introdotto un attestato anche per i minorenni dopo quattro ore di formazione.