2024-04-29
Salvini blinda Vannacci dopo le polemiche
Matteo Salvini e Roberto Vannacci (Ansa)
Domani il leader della Lega presenterà il suo libro con il militare. Il paralimpico Norberto De Angelis: «I disabili vanno aiutati in modo specifico il che può non coincidere col metterli con persone con caratteristiche diverse. Sottoscrivo quello che ha detto il generale».Un militare quasi mai suona la ritirata. Se è Roberto Vannacci va solo avanti e da incursore nello stagno della politica cade come «folgore dal cielo, come nembo di tempesta» anche se ieri ha aggiustato un po’ il tiro. Il tema sono le classi differenziate per i disabili di cui il generale ha parlato in una intervista, meritandosi subito una sequela di epiteti non proprio da encomio solenne dal centrodestra, da una parte consistente della Lega, da tutta l’opposizione e dalla Conferenza episcopale italiana. Chi lo difende è Matteo Salvini, vicepremier, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, che lo ha voluto a ogni costo capolista alle Europee e che martedì presenterà a Roma - ore 15 al Tempio di Adriano - il suo libro (Controvento- l’Italia che non si arrende edito da Piemme), già alla seconda edizione, avendo a fianco e come interlocutore privilegiato proprio il generale.l’intervento Che ha un altro alfiere: Norberto De Angelis, ex giocatore di football americano - è stato campione europeo con l’Italia nel 1987 - ora disabile e protagonista degli sport paralimpici come sollevatore di pesi (campione italiano di pesistica paralimpica 2012 e record nella sua categoria nel 2016. Inoltre è stato campione italiano di danza in carrozzina a Rimini nel 2019). Come ruolo sul campo aveva proprio quello di difensore di prima linea e si è schierato a favore di Vannacci sostenendo: «Non nascondiamoci dietro un dito o non facciamo i finti moralisti. Giustamente il generale Vannacci afferma di essere convinto che i disabili vadano aiutati nel modo più peculiare e specifico possibile. Il che, a volte, potrebbe non coincidere con il metterli insieme ad altre persone con caratteristiche diverse. Frase giustissima che non esclude nulla sull’integrazione né pone esclusioni di generi, ma esprime una maggiore e migliore attenzione alla loro istruzione, diversificata e più personalizzata. Ma come si fa», si chiede De Angelis, «a essere così miopi da non realizzare che ogni disabilità va analizzata caso per caso senza generalizzarla? Anche tante persone usano tutor privati in separate sedi per migliorare la propria istruzione e preparazione, quindi?». Roberto Vannacci peraltro ci tiene a precisare e ad Affari Italiani dichiara: «Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi, ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare, ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d’attesa sono lunghissime. Basta rileggere le mie dichiarazioni per rendersi conto di quanto io abbia voluto esprimere. Purtroppo c’è il malcostume, da parte di una certa stampa, di fare titoli altisonanti che esulano dalle parole espresse nell’intervista con lo scopo preciso di demonizzare l’interlocutore e di snaturane i pensieri espressi». Anche su questo De Angelis gli dà manforte: «Parlando di disabilità ogni particolare caso ha una sua specifica strada, non generalizzabile come invece avviene strumentalizzando la parola che l’abile giornalista estrapola per indirizzare i media a proprio volere. Specie rimanendo lontani dai veri problemi che un disabile deve affrontare ogni giorno. Il generale fa un elogio allo sport paralimpico considerandolo come essenza e inno alla vita. Preciso ai tanti commenti letti che Olimpiadi e Paralimpiadi hanno una loro precisa, ma diversa identità come peculiarità. Quei giornalisti così attenti alla disabilità, hanno mai considerato questa divisione? Hanno mai portato alla luce serie lacune scolastiche? Smettiamola», conclude De Angelis, «di usare la disabilità solo in certi frangenti (politica docet) o quando ci si vuole detergere la coscienza. Di quello che il generale Vannacci ha espresso io sottoscrivo tutto e lo faccio convintamente come persona di causa. Sono stato insignito dell’onorificenza di cavaliere della Repubblica italiana proprio per le mie azioni a difesa della disabilità in Africa (e non solo), perciò vi prego di smettere col travisare o martoriare chi, nello specifico Vannacci, parla di reali, ma scomode verità e non della solita puerile “fuffa”». diatribeTale il generale deve considerare le opinioni di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, che ha specificato «Vannacci non è un leghista»; di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, dove monta nella Lega una mobilitazione anti Vannacci; di Gian Marco Centinaio vicepresidente del Senato, un Salvini boy; di Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega ricandidata che si è detta «in totale disaccordo». Lui ha liquidato la questione come «diatribe interne al partito più che legittime, ma che non mi interessano. Io ho un’idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l’opportunità offertami». Un’opportunità che però fa ripetere a Ignazio La Russa, presidente del Senato (Fdi): «Non criminalizziamolo, ma ha detto una sciocchezza».
Il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri (Ansa)
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