2022-08-02
E ora Salerno: neppure De Luca ferma gli sbarchi
Assegnato il porto cittadino alla Ocean Viking, il governatore chiede la quarantena a bordo visti i molti casi di Covid ma il Viminale impone lo sbarco. È il modello Lamorgese: spargere disperati ovunque nel Paese. Con i centri d’accoglienza siciliani senza più un posto libero e con l’hotspot di Lampedusa fuori controllo, il Viminale sta cercando di smistare i taxi del mare verso altri porti. Ieri mattina è toccato a Salerno, che da anni ormai non era alle prese con un maxi sbarco. L’incubo è cominciato poco dopo le 9,30, quando la Ocean Viking, con i suoi 387 passeggeri, tra i quali 149 minori, di cui l’80% non accompagnati, si è presentata in porto, attraccando al molo 3 Gennaio. Ad attenderli si è presentato il prefetto Francesco Russo, che ha controllato le operazioni insieme a una sfilza di assessori comunali. Dal gabinetto della Prefettura avevano già avvertito: «In relazione allo sbarco di migranti si informa che gli organi di informazione potranno accedere all’interno del porto, in un’area dedicata, previa esibizione del documento di riconoscimento e del tesserino comprovante l’iscrizione all’ordine dei giornalisti. In ogni caso, non saranno consentite riprese fotografiche e registrazioni audio-visive». Ovviamente per non imbarazzare ulteriormente il Viminale e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che sugli sbarchi ha definitivamente perso la partita.Inascoltato anche l’appello del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che si è lamentato anche dell’arrivo della nave «senza nessuna comunicazione preventiva», e che aveva chiesto di stoppare lo sbarco appena ha saputo della «presenza di un numero elevato di soggetti positivi al Covid». Per il governatore-sceriffo sarebbe stato opportuno far osservare «la quarantena a bordo, in attesa della verifica puntuale della situazione sanitaria». Ma dal Viminale gli hanno risposto con pernacchie. E le operazioni di sbarco, nonostante i 50 positivi al Covid, sono andate avanti regolarmente. Con gli operatori della protezione civile che smanacciavano per distribuire, insieme a panini e succhi di frutta, anche le mascherine. Con dei bus gli sbarcati partiranno per i centri di prima accoglienza individuati l’altra sera in tutta fretta dalla Prefettura. Il fallimento del Viminale è stato certificato anche dal questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: «La macchina dell’accoglienza si è rivelata assolutamente impreparata. Bene De Luca, ma questo dimostra chiaramente che fa male a sostenere con il suo partito, il Pd, la Lamorgese e la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre».Anche Matteo Salvini, leader della Lega, affonda il colpo: «De Luca blocca lo sbarco di clandestini dalla nave di una Ong nel porto di Salerno per Covid. Razzista anche lui?» e aggiunge: «Io ho fatto per un anno il ministro dell’Interno e se ci date fiducia torneremo a proteggere i confini e riportare sicurezza nelle nostre città, perché non è possibile vedere migliaia di sbarchi incontrollati». Come a Lampedusa. Dove l’hotspot ha superato il tetto dei 2.000 ospiti a fronte di una capienza massima di 350. Gli operatori sono stati graziati da un giorno di pausa e al momento la calca è scesa a 1.686 persone, nonostante il pesante impiego di traghetti e navi militari. Svuotamento e riempimento continui hanno reso particolarmente complicata la gestione della sicurezza. «Le condizioni di lavoro dei poliziotti impegnati nella gestione dei flussi migratori sono sempre più degradanti, con turni di lavoro massacranti in situazioni igienico-sanitarie inaccettabili», ha denunciato ieri il segretario generale del sindacato di polizia Coisp Domenico Pianese, che ha sottolineato: «È emblematico è il caso dei colleghi del Reparto mobile di Palermo, costretti a un vero e proprio tour de force che terminerà dopo 48 ore continuative. Una follia». Ma le Forze dell’ordine sono alle prese anche con la repressione. Gli investigatori della squadra mobile di Siracusa, insieme ai militari della sezione navale della guardia di finanza, ieri hanno fermato tre cittadini turchi accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I provvedimenti sono stati emessi dopo lo sbarco di 74 persone di nazionalità iraniana e irachena arrivate con una barca a vela battente bandiera statunitense. L’imbarcazione è stata intercettata domenica al largo di Punta Milocca (Siracusa). A poche decine di metri dal veliero c’era un zattera di salvataggio con alcuni passeggeri che stavano cercando di raggiungere la terraferma. Mentre a Pantelleria con gli ultimi sbarchi sono arrivati in 15 ad affollare la piccola Caserma Barone, dove ora ci sono 42 persone (di cui 16 positive al Covid). L’altro giorno il questore ha emesso 147 provvedimenti di espulsione. Con quel documento in tasca ora sono liberi di circolare sul territorio italiano per 7 giorni. E c’è da scommettere che nessuno di loro lascerà il Paese.Un barcone con 68 passeggeri, invece, ieri è riuscito quasi a raggiungere la costa di Le Castella, nel Crotonese. Erano tutti di nazionalità afghana e pakistana, presumibilmente partiti dalla Turchia. Una motovedetta della guardia di finanza ha agganciato e trainato l’imbarcazione nel porto. E l’invasione continua.