2023-05-09
La Gialappa's debutta su Sky e ritorna con un nuovo show
True
Il cast di «GialappaShow» (TV8 - Sky)
Il programma, il primo che la Gialappa’s si sia trovata a realizzare per Sky, debutterà alle 21.30 di domenica 21 maggio, in simulcast su Sky Uno e su Tv8. La struttura dovrebbe essere quella classica, un Mai dire gol aggiornato al 2023.La Gialappa’s Band, che pur non ha svelato granché del suo programma inedito, lo ha definito così: «una festa al passato», che non escluda, però, la possibilità di fare «una cosa nuova».Il vecchio dovrebbe essere usato per esaltare il nuovo, e il nuovo dovrebbe essere motivo di fascino e curiosità. «Torniamo al vecchio stile con il citofono», ha spiegato la Gialappa’s, orfana di Carlo Taranto. «Saremo in due invece che in tre, rimarremo voce fuori campo e non avremo solo pezzi comici, ma interagiremo l’uno con l’altro, com’era nello stile di Mai dire», hanno proseguito Marco Santin e Giorgio Gherarducci durante la conferenza stampa con la quale è stato lanciato GialappaShow, costruito a mezza via tra quel che è stato e quel che ancora deve essere. Il programma, il primo che la Gialappa’s si sia trovata a realizzare per Sky, debutterà alle 21.30 di domenica 21 maggio, in simulcast su Sky Uno e su Tv8. Le puntate saranno otto, ciascuna durerà novanta minuti. E, all’interno, ci sarà tutto. Ci saranno tutti. La Gialappa’s, nella nuova formazione a due, ha deciso di coinvolgere nello show vecchie e nuove conoscenze. Marcello Cesena, Jean-Claude, con la bocca piegata dalle troppe smorfie e il viso bianco di cerone, tornerà al fianco di Madreh per una versione lunare di Sensualità a Pechino Express. Poi, senza più cerone né smorfie, curerà una rubrica di cucina: Cucinare Guidando. «Brenda Lodigiani sarà Orietta Berti alle prese con delle televendite. Valentina Barbieri rifarà le interviste impossibili della Fagnani: l’esordio lo farà con Gandhi. È bravissima, la Barbieri, farà anche l’imitazione di Chiara Ferragni. Antonio Ornano, invece, sarà un padre influencer», hanno continuato Santin e Gherarducci, raccontando come «Non parleremo di Rai, ma Stefano Rapone farà il portavoce del centrodestra. Daremo voce al Governo, in un certo senso, e alle linee che questo ha stabilito. Un po’ di scalpore lo faremo», e lo scalpore vagheggiato sarà (sulla carta) la ciliegina sulla torta dello show. Di un programma nato con lo scopo – dichiarato o meno – di arginare il declino della comicità versione televisiva, di combattere la concorrenza dei social, delle piattaforme, di riscoprire un’arte, quella di far ridere, che ha dovuto adeguarsi alla velocità delle tecnologie. GialappaShow, condotto dal Mago Forest e da una presenza femminile che di puntata in puntata cambierà, è un ritorno, sì. Soprattutto, però, è un esperimento, un azzardo: il tentativo di capire se possa ancora funzionare quel che nel 2001 ha cambiato la storia della televisione. Imitazioni, sketch comici, commenti e parodie dei più noti programmi televisivi (qui, quelli Sky, MasterChef, Pechino Express) non sono più quel che erano un tempo. I social network le hanno cambiate, la loro velocità isterica, il bisogno bulimico di condivisione. Quel che nel 2001 poteva aspettare, oggi, è diventato improvvisamente vecchio, già visto. Dovrà faticare, dunque, la Gialappa’s, affiancata per l’occasione anche da Ubaldo Pantani, Alessandro Betti e Toni Bonji. Dovrà faticare per ritrovare il proprio spazio e dimostrare che le idee vivono di una forza intrinseca, immune al tempo e al cambiamento della società.
Ecco #DimmiLaVerità dell'11 settembre 2025. Il deputato di Azione Ettore Rosato ci parla della dine del bipolarismo italiano e del destino del centrosinistra. Per lui, «il leader è Conte, non la Schlein».