2020-12-03
Renzi punta a un pienone di nomine
Massimo D'Alema e Matteo Renzi (Ansa)
Andrea Peruzy favorito per il Gme . In Consap tutto fermo: Mauro Masi potrebbe restare in sella. Giuseppina Rubinetti, finita nelle intercettazioni di Luca Palamara, presidente di Equitalia giustizia.Più che col favore delle tenebre, sulle nomine pubbliche il governo Conte lavora con il sostegno delle festività. Sarà che il Natale si sta avvicinando, ma da due settimane l'esecutivo giallorosso ha iniziato a riempire le caselle delle società non quotate. Poco clamore sui quotidiani, nessun comunicato, sta di fatto che Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri hanno iniziato a riempire alcune caselle: i 5 stelle non toccano palla. In attesa dell'emendamento sanatoria per gli atti di questi mesi di proroga, martedì sera è stata rinviata per l'ennesima volta l'assemblea di Consap, la concessionaria assicurativa pubblica. Ora si parla del 7 dicembre, ma è una data di facciata: è certo che slitterà ancora di una settimana per il ponte dell'Immacolata. Non solo. Sono passate inosservate le nomine in Equitalia giustizia, il gestore del fondo unico per i sequestri penali e amministrativi. Il presidente del nuovo consiglio di amministrazione è Giuseppina Rubinetti mentre Paolo Bernardini (area renziana), rimane amministratore delegato. Rubinetti, oltre a essere avvocato dello studio dell'ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, è finita anche di recente nelle intercettazioni dell'inchiesta sull'ex leader dell'Anm Luca Palamara. La maggioranza giallorossa ha iniziato anche a mettere mano ai vertici dei gestori del settore elettrico, Gse, Gme e Acquirente unico. Proprio qui Matteo Renzi sarebbe riuscito a piazzare Andrea Peruzy al Gestore dei mercati energetici (Gme). L'assalto, però, è rinviato al 10 dicembre. Anche perché la nomina di Peruzy - considerato ormai un renziano e abbandonato da Massimo D'Alema dopo i dissidi dentro la fondazione Italianieuropei -si incrocia con il prossimo incarico dell'uscente Pietro Maria Putti, sostenuto dallo stesso Conte, dal sottosegretario Riccardo Fraccaro e anche dal professore Guido Alpa. Per Acquirente unico, invece, si parla di Filippo Bubbico, ex sottosegretario al ministero degli Interni e uomo del Partito democratico: ma anche su questo nome ci sono pareri discordanti e forse anche l'età di 66 anni potrebbe rappresentare un limite. Sta di fatto che se Putti dovesse andarsene a quel punto il trio Fraccaro-Conte-Alpa potrebbe chiedere un altro posto, sempre per colmare i vuoti della loro corrente. Si è riaffacciato così in questi giorni il nome di Mauro Selvetti, ex amministratore delegato di Creval, ormai in uscita e in cerca da più di un anno di un incarico. In primavera c'è chi lo dava in Enav, poi a giugno si è parlato persino di Mps, sta di fatto che non ha ancora trovato una collocazione. Così negli ultimi giorni si parla di lui per diventare amministratore delegato proprio di Consap, un incarico che nelle ultime settimane si diceva sarebbe stato assegnato ai dirigenti del Mise. Ma con l'arrivo di Selvetti, e con un rimescolamento degli incarichi anche nel settore ferroviario, a questo punto il piano di Mauro Masi per restare presidente sarebbe compiuto. L'ex direttore generale della Rai, ormai 68 enne e già pensionato, sarebbe comunque riuscito a respingere al mittente i tentativi del direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera di cambiare in queste settimane i vertici di Consap. Avrebbe soppiantato la candidatura di Riccardo Villari e quindi potrebbe ricoprire ancora a lungo un incarico che ha già in mano da dieci anni. Nel caso, Masi potrebbe chiedere la conferma dell'attuale direttore generale Vittorio Rispoli. Ma gli incastri sono ancora lontani dal trovare una loro collocazione precisa. Per esempio Gualtieri è molto attento ai destini di Ipzs, la zecca dello Stato, anche perché società strategica vicina ai nostri servizi segreti. Natale porterà consigli sotto l'albero?