Quarantotto ore nel Lazio

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Quarantotto ore nel Lazio
Vista panoramica di Civita di Bagnoregio (iStock)

Con le temperature in aumento e le giornate sempre più lunghe, cresce la voglia di scappare dalle città nel fine settimana per esplorare il nostro Bel Paese. Mare, montagna, lago, collina non conta: l’importante è evadere dalla routine.

  • Vivere il Lazio. A partire da Roma, arrivando fino alla costa prima di perdersi nelle vallate ricce di natura e storia.
  • La regione è disseminata di piccoli borghi fantasma, arroccati sulle sommità di piccole rupi o protette da mura storiche mai crollate, tutti da scoprire.
  • Sabaudia e le sue dune, Anzio, la riviera degli Etruschi. Sono tante le spiagge, dieci di queste hanno ottenuto il riconoscimento bandiera blu.
  • Carbonara, cacio e pepe, amatriciana. Tre piatti simbolo della cucina laziale di cui potrete scoprire tutti i segreti grazie ai corsi organizzati dalle "nonne di Roma".

Lo speciale comprende quattro articoli e gallery fotografiche.

Lenitiva o purgante, in gel o in succo. 500 sfumature di aloe tra mito e scienza
iStock
Queste piante hanno una capacità cicatrizzante contro scottature, punture e irritazioni. Pillole e sciroppi sono lassativi, però è meglio non abusarne.
La vita segreta delle isole minori
Vista da Capo Graziano a Filicudi, una delle isole dell'arcipelago eoliano (iStock)

Viaggio tra le meraviglie dimenticate del Tirreno, dalla selvaggia Alicudi alla spirituale San Pietro, un itinerario tra silenzi, vulcani spenti e comunità sospese nel tempo.

Paola Quattrini: «Mi piace il pubblico che contesta»
Paola Quattrini (Getty Images)
L’attrice: «A teatro non si deve sempre applaudire, altrimenti non c’è gusto. Litigai con Modugno, Corrado era come un padre. Pupi Avati fu fantastico: mi prese senza provino. Le foto su “Playboy”? Ora le tengo nascoste».
Caro Onorato, il suo centro è «sesso e samba»?
Alessandro Onorato (Imagoeconomica)

Caro Alessandro Onorato, caro assessore di Roma nonché candidato leader del nuovo centro del centrosinistra, le scrivo per farle i complimenti per l’idea davvero originale: a parte Renzi, Calenda, Beppe Sala, Ernesto Ruffini e Luigi Marattin, in effetti, a fare il leader del nuovo centro del centrosinistra non ci aveva pensato ancora nessuno.

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