2022-07-04
Quarantotto ore in Piemonte
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Uno scorcio del lago d'Orta (iStock)
Con le temperature in aumento e le giornate sempre più lunghe, cresce la voglia di scappare dalle città nel fine settimana per esplorare il nostro Bel Paese. Mare, montagna, lago, collina non conta: l’importante è evadere dalla routine. Vivere il Piemonte. Tra laghi, borghi storici, città d'arte, un viaggio alla scoperta della regione. Nel capoluogo cittadino, Torino, soggiornate al Royal Palace Luxury Suites. Sei camere, maggiordomo personale, il tutto inserito in un palazzo, il Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti. Buon cibo: Carlo&Camillo, lo storico bistrot e contraltare dell'anima stellata del ristorante Carignano, riapre con una nuova formula, Il Carignano pop. Sollevarsi nei cieli piemontesi a bordo di un pallone colorato. L'esperienza unica in mongolfiera a Mondovì. Lo speciale comprende quattro articoli e gallery fotografiche. In vacanza in Piemonte? Perché? Alcuni potrebbero essersi posti questa domanda. La realtà è che questa regione è un serbatoio inesauribile di esperienze. In Piemonte, partendo dal capoluogo - Torino, si possono creare itinerari spettacolari che combinano l'amore per l'arte e la cultura, la gastronomia, l'enoturismo e le passeggiate all'aria aperta. Le valli di montagna e i borghi, le colline, i laghi e le città d’arte. Sia che si amino passeggiate, il relax totale o la cultura o le tradizioni, in Piemonte si può trovare una dimensione perfetta per ognuno. Partiamo proprio dall'arte. Che sia Torino o uno degli altri capoluoghi di provincia o perfino una delle cittadine di più piccole, ogni centro del Piemonte ha la sua storia e le sue particolarità. Da non dimenticare è sicuramente la presenza delle affascinanti e trionfali Residenze Reali Sabaude patrimonio UNESCO, oltre che le decine di ville, castelli nobiliari e fortezze millenarie che sussurrano echi di memorie gloriose e invitano a viaggiare nel tempo. Se vi siete lasciati trarre in inganno dalla conformazione territoriale votata alla natura, con i suoi 2 Parchi Nazionali, Gran Paradiso e Val Grande, 77 tra parchi e riserve naturali regionali, 7 riserve speciali a tutela dei Sacri Monti del Piemonte, 4 riserve UNESCO MAB (Man and the Biosphere), sappiate che in realtà il Piemonte è perfetto anche per chi vuole godersi un po' di sana stagione balneare. Dove? Al lago. Incastonati nel paesaggio come preziosi cammei, i laghi del Piemonte sono angoli di pace immersi nella natura, dove godere di microclimi particolari, di divertimento e sport. Nulla da stupirsi, quindi, se anche una regione senza il mare abbia una regolare stagione balneare, che va dal 15 maggio al 30 settembre, con il 95% delle spiagge in regola con la normativa europea. Sono in tutto 89 le spiagge balneabili sulle sponde del Lago Maggiore, d’Orta, di Mergozzo, Viverone, Candia, Sirio e Avigliana. Sport acquatici in primo piano, con vela e canoa, sci nautico e immersioni, windsurf e kitesurf, il flyboard” che permette di camminare e volteggiare sull’acqua, ma anche golf ed equitazione, fotografia e birdwatching. E tra borghi e borghetti, 17 dei quali sono inseriti tra i Borghi più Belli d’Italia, e ristoranti tipici, non avrete tempo per annoiarvi nemmeno un istante all'interno di una delle regioni più storiche di Italia. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/quarantotto-ore-in-piemonte-2657606050.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="una-dimora-storica-a-torino-per-un-soggiorno-da-re" data-post-id="2657606050" data-published-at="1656940693" data-use-pagination="False"> Una dimora storica a Torino per un soggiorno da re La famiglia Buratti, già proprietari e gestori del Grand Hotel Sitea, 5 stelle nel cuore di Torino, dove si trova il ristorante stellato Il Carignano, capitanato dallo chef Fabrizio Tesse, inaugurano per la stagione il nuovo Royal Palace Luxury Suites: solo 6 suites collocato proprio di fronte alla casa madre, il Grand Hotel Sitea.Un soggiorno di extra lusso, con un maggiordomo a disposizione per soddisfare le richieste degli ospiti delle 6 camere, in una cornice da sogno, Palazzo Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, soffitti affrescati e arredi d'epoca, offre in esclusiva ai propri ospiti una piccola SPA interna equipaggiata con sauna, doccia emozionale e bagno turco.Un po' di storia, è d'obbligo. Palazzo Luserna Rorengo di Rorà – già Piossasco di Rivalba si trova nel cuore di Torino, in via Cavour 13. Da fonti storiche si sa che a fine Settecento, passa nella proprietà del Marchese Maurizio Luserna Rorengo di Rorà, che lo ricostruisce e lo integra (negli anni 1779 – 1781) su disegno dell’Architetto di corte Benedetto Alfieri, e dei suoi allievi, per fruire di una fastosa abitazione nella città, centro del Regno, in alternativa al palazzo di famiglia a Bene Vagienna (Cn), già degli Oreglia che, a seguito del matrimonio del Marchese Maurizio con Adelaide Oreglia di Novello, prende il nome di “Lucerna di Rorà”. In generale, l’opera dell’Architetto Benedetto Alfieri, si può leggere come un ripensamento in chiave settecentesca di elementi del barocco guariniano, alla luce del classicismo di Juvarra di cui è successore quale architetto della Corte Sabauda. Il Palazzo Luserna, in particolare, è realizzato in uno stile sobrio, improntato a semplicità di impianto e nobile grandezza, arricchita da un apparato decorativo di grande raffinatezza, sia per le parti dipinte che per quelle a stucco, con la presenza di meravigliosi pavimenti in legno intarsiato e in seminato a mosaico che si sono ben conservati fino ai nostri giorni, nonostante interventi di restauro realizzati nell’arco di più di due secoli. Il palazzo fu l’abitazione del Marchese Emanuele Luserna di Rorà, Sindaco di Torino Diventò sindaco di Torino all'inizio del 1862, all'indomani dell'unificazione italiana. Durante il suo mandato Torino perse il ruolo di capitale d'Italia, che fu assegnato a Firenze nel 1864. All'interno delle suites è possibile usufruire del Room Service del bistrot Carlo & Camillo e su prenotazione è possibile organizzare una cena con show-cooking dello chef Fabrizio Tesse, stella Michelin.Tutte le camere hanno delle metrature importanti, situate al primo piano nobile del palazzo, dai 49 ai 83 mq, dispongono di balconcini a vista, ristrutturate con pezzi di modernariato, soluzioni creative e soppalchi d'avanguardia, che si integrano con soffitti affrescati e cornici dorate. Le stanze condividono la sala principale della struttura con pavimento originale. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/quarantotto-ore-in-piemonte-2657606050.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="buon-cibo-carlocamillo-lo-storico-bistrot-e-contraltare-dell-anima-stellata-del-ristorante-carignano-riapre-con-una-nuova-formula-il-carignano-pop" data-post-id="2657606050" data-published-at="1656940693" data-use-pagination="False"> Buon cibo: Carlo&Camillo, lo storico bistrot e contraltare dell'anima stellata del ristorante Carignano, riapre con una nuova formula, Il Carignano pop Carlo&Camillo, lo storico bistrot e contraltare dell'anima stellata del ristorante Carignano, oggi nel dehors esterno dell'Hotel Sitea a Torino, riapre con una nuova formula, Il Carignano pop. Questo “Locale Storico d’Italia” dal gusto classico, a tratti raffinato, di Carlo Alberto di Savoia, si unisce alla passione per la buona cucina verace del Conte Camillo Benso.In carta piatti della tradizione come la carne cruda di fassona, il vitello tonnato, l'agnolotto gobbo piemontese al sugo d'arrosto e il carpione di Grissinopoli di vitella piemontese, si arricchisce dello sfarzo e alta cucina dei principi di Carignano, con una proposta giornaliera del ristorante stellato Il Carignano e un menu degustazione di 2 piatti e un dolce a 49 euro. A guidare la nuova offerta gastronomica lo chef Fabrizio Tesse: «Da vero artigiano della cucina vorrei trasmettere sapori riconosciuti, che tutti noi abbiamo nella nostra memoria, partendo dalla selezione delle materie prime, proposte però in una nuova veste e diversi abbinamenti. Innovazione e tradizione, perché si innova, si recupera e si evolve una tradizione antica adattandola alle sfide, alle conquiste e alle esigenze dei nostri tempi».«Dopo il restyling di Carlo e Camillo Bistrot anche la proposta enologica diventa pop aggiungendo alla ricercata carta dei vini una selezione di etichette naturali dedicate ad un pubblico più attento e più esigente» racconta il sommelier Nicola Matinata.Ma Carlo&Camillo, ovvero Il Carignano pop, per questa felice commistione di ambienti, si rinnova anche nella veste: boiserie nere e inserti dorati, a ricordare l'eleganza sabauda e alle pareti i ritratti di tante star internazionali che qui hanno transitato. Fu proprio qui che, nel 1935 ha debuttato per la prima volta a Torino il grande jazzista Louis Amstrong, ultimo concerto che tenne in Italia, prima dell'entrata in vigore delle leggi razziali. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/quarantotto-ore-in-piemonte-2657606050.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="in-mongolfiera-nei-cieli-piemontesi" data-post-id="2657606050" data-published-at="1656940693" data-use-pagination="False"> In mongolfiera nei cieli piemontesi Le Alpi, le Langhe, il mare. Dal cielo si scorge qualsiasi cosa.Provate la straordinaria emozione di un volo in mongolfiera, trasportati dal vento sul pallone colorato e ammirate dal cesto di vimini paesaggi di rara bellezza. La caratteristica cittadina di Mondovì, in provincia di Cuneo, è considerata una delle migliori località al mondo per volare in mongolfiera grazie ai suoi venti favorevoli e alla sua particolare posizione: nei giorni più tersi è possibile ammirare da una parte il Monviso innevato e dall'altra il mare, fino alla Corsica.L'appuntamento inizia all'alba, all'Aeroclub di Mondovì dove, mentre si riunirà il gruppo di volo, si assisterà alla preparazione della mongolfiera da parte dell'equipaggio.Dopo un breve un briefing sulle indicazioni di comportamento e sicurezza, salirete a bordo del cesto e quando l'aria all'interno del pallone sarà sufficientemente calda, decollerete. Le emozioni, saranno inimmaginabili. Volerete, letteralmente trasportati dal vento e, qualunque sia la direzione, sorvolerete il caratteristico borgo arroccato su un colle e ammirando le cime innevate e le Langhe tutt'attorno. Eh sì, perché il viaggio non è mai uguale. È il vento, a decidere la rotta. E nelle belle giornate terse lo sguardo arriverà fino al mare, rendendo l'esperienza ancora più suggestiva.Dopo l'atterraggio concluderete l'esperienza con un brindisi accompagnato da prodotti locali e con la consegna dell'attestato di volo. La durata totale dell'esperienza, tra preparazione, volo, trasporto e brindisi finale, va dalle 3 alle 4 ore, di cui circa 40-60 minuti di volo effettivo, in base alle condizioni del vento.