Quante dormite si è fatto il nonno della Repubblica

Quante dormite si è fatto il nonno della Repubblica
ANSA

La manovra di bilancio 2018 è stata votata il 23 dicembre, dopo che il governo ha posto la fiducia sul maxi emendamento. Attenzione. Parliamo della finanziaria dell'anno scorso, quella approvata dal Parlamento al fotofinish, poco prima del Natale del 2017. All'epoca il presidente del consiglio non era Giuseppe Conte, ma Paolo Gentiloni e poteva contare non solo su un'ampia maggioranza, garantita oltre che dal Pd anche dai voltagabbana (che nel corso della legislatura abbandonarono Forza Italia per transitare in alcuni partitini creati ad hoc per indossare la nuova casacca) ma aveva dalla sua anche l'Europa, che non si era sognata di fare storie nonostante i conti dell'Italia fossero taroccati. Tuttavia, nonostante il voto definitivo sia arrivato alla vigilia di Natale e con la fiducia, a Giorgio Napolitano non venne in mente di sostenere che il Parlamento fosse stato umiliato, come invece (...)

Hezbollah a pezzi: ucciso Nasrallah. Israele si prepara alla ritorsione
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Eliminati dall’Idf il leader e il capo dell’intelligence della milizia sciita. Altri raid a Beirut. Antonio Tajani: «Gli italiani lascino il Paese». Massima allerta nello Stato ebraico: scuole aperte, ma vietati eventi sportivi e assembramenti.
La vendemmia dispensa dolci. I mostaccioli ingolosirono pure il «poverello di Assisi»
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Molte regioni li rivendicano come propri e utilizzano nomi diversi. La prima ricetta risale a Catone. Due papi ne erano ghiotti. E San Francesco li volle in punto di morte.
«Il pentimento di massa fiacca l’Occidente»
Federico Rampini (Imagoeconomica)
Il giornalista Federico Rampini considera il suo ultimo libro un «antidepressivo per la nostra società nella quale, soprattutto i giovani, subiscono la pressione autoflagellante delle élite: la storia è raccontata come un romanzo criminale. Così la casta intellettuale si perpetua».
Parte il disgelo tra Zelensky e Trump
Volodymyr Zelensky e Donald Trump (Getty Images)
Il presidente ucraino incontra il tycoon dopo giorni di tensione. Il repubblicano ribadisce la necessità di terminare il conflitto: «Vogliamo un accordo equo per tutti».
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