2023-12-09
Qatar e Metsola, «rivelazioni» a orologeria
Tempismo perfetto in vista delle elezioni: spuntano chat con la Kaili che però appaiono prive di rilievi penali.A spianare l’eventuale corsa di Mario Draghi alla presidenza della Commissione europea potrebbe essere, secondo una tradizione tutta italiana, la cronaca giudiziaria. Un primo segnale si è visto ieri, quando, con una perfetta coincidenza temporale con l’uscita della notizia della possibile discesa in campo di Draghi, il quotidiano Il Domani ha pubblicato stralci di chat intercorse tra il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola (fresca di incontro a Roma con il premier Giorgia Meloni) e la sua ex vice, Eva Kaili, arrestata un anno fa e costretta alle dimissioni per il suo coinvolgimento nello scandalo del Qatargate. Autore dell’articolo è Stefano Vergine, uno dei due autori dell’inchiesta sui presunti finanziamenti russi alla Lega, pubblicata dal settimanale L’Espresso nel febbraio 2019, a tre mesi dalle elezioni europee di quell’anno. Nei mesi scorsi il nome di Vergine era emerso per i suoi rapporti con il tenente della Guardia di finanza finito sotto inchiesta a Perugia per i presunti accessi abusivi alle banche dati delle forze di polizia, il quale avrebbe spiato i redditi del ministro della Difesa Guido Crosetto. Il titolo è dirompente: «Biglietti aerei, viaggi e cene di lusso. Il Qatargate inguaia anche Metsola». Il presidente dell’Europarlamento è uno dei papabili alla successione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue, ma un eventuale scandalo nei mesi che precedono la nuova tornata elettorale europea la renderebbe un’anatra zoppa. Ma cosa c’è di tanto compromettente nelle chat, che sono parte di un’inchiesta più ampia sulla Kaili, pubblicata ieri dal quotidiano belga Le Soir, (e condivisa con alcuni giornalisti d membri dell’Eic, European investigative collaboration), tanto da meritare di essere il titolo di apertura della prima pagina del Domani e da essere la prima delle puntate della versione italiana dell’inchiesta? Leggiamo: «Nel gennaio 2022 Kaili viene eletta vicepresidente del Parlamento Ue. Il 25, via WhatsApp, chiede e ottiene dalla presidente Metsola la delega sul Medio Oriente». Difficile parlare di «guai», visto che anche gli altri 13 vicepresidenti hanno deleghe per «compiti specifici». A puro titolo di esempio, nella scheda dell’eurodeputata del Pd Pina Picierno, sono indicate dieci «responsabilità in qualità di vicepresidente». La Metsola però avrebbe avuto dalla Kaili anche dei biglietti, per il museo dell’Acropoli ad Atene, con annessa guida turistica e cena a seguire. Tutto organizzato dalla Kaili, che scrive: «Non devi occuparti di nulla, mandami solo il numero delle persone». Apparentemente (negli articoli non è stata specificatala lingua delle chat originali) le due donne hanno un tono confidenziale e si danno del tu, ma nella versione pubblicata da Le Soir, i toni sono più formali e la Kaili si rivolge alla Metsola dandole del lei. Ma secondo Il Domani, andrebbe chiarito chi ha pagato il conto: «È stata Kaili a pagare? Metsola non ha risposto in maniera diretta. Una sua portavoce ci ha scritto: “Non è anormale che durante le vacanze personali con i suoi figli ci siano state discussioni private su visite culturali e su dove mangiare. Nell’estate del 2022 non c’era motivo di sospettare secondi fini dietro la cordialità di una collega proveniente da quel Paese”». Va detto che la chiave di lettura data da Le Soir è del tutto opposta a quella dei colleghi italiani, tanto che il titolo della prima pagina del quotidiano belga è «Il lobbismo sfrenato di Eva Kaili» e che i cronisti si chiedono se i biglietti e la cena non siano stati un tentativo di fare «bella figura». Niente «guai», insomma. Alcuni mesi dopo, a inizio novembre 2022, la Kaili avrebbe scritto alla Metsola: «Ti devo mandare un invito per i Mondiali, tu o tuo marito e i vostri figli potreste essere interessati?». Anche in questo caso, la versione belga differisce da quella italiana nei toni, ma anche nel merito: «Mia cara presidente! […]. Le ho inviato un invito per la Coppa del mondo, lei, o suo marito a i vostri figli potreste essere interessati?». Secondo Le Soir quindi, la Kaili avrebbe messo la Metsola davanti al fatto compiuto, comunicandole di aver inviato gli inviti. Dubbi sulla traduzione corretta a parte, la risposta fornita dallo staff del presidente dell’Europarlamento è una sola: l’invito è stato rifiutato. L’ultimo «guaio» riguarderebbe una serie di dieci messaggi che la Kaili avrebbe mandato (cancellandone poi nove che sembra non siano mai stati letti), sul cellulare della Metsola, il 23 novembre 2022. «Sul piatto» scrive Il Domani, ci sono sia l’esenzione dai visti, sia una risoluzione sul mancato rispetto dei diritti umani in Qatar, sulla quale il Parlamento Ue avrebbe dovuto votare il giorno seguente». Temi sui quali la Kaili, sollecitata dall’ambasciatore del Quatar a Bruxelles, potrebbe essere andata in pressing sulla Metsola. Chiosa finale: «L’ultimo mistero nell’inchiesta che ha scosso le istituzioni europee». Che però Le Soir pare aver già svelato: «Il Parlamento ha approvato la risoluzione».
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