{{ subpage.title }}

Il mercato delle fragranze trascina la ripresa del beauty italiano

True
Il mercato delle fragranze trascina la ripresa del beauty italiano
iStock
  • Nel secondo semestre del 2020 il comparto ha registrato un aumento del 30%. Di questi, il 41% è rappresentato dal mondo dei profumi. Intanto la Cina si prepara a diventare il primo mercato: entro il 2030 supererà gli Stati Uniti.
  • Nuove palette e note: come si trasformano le essenze. Il 2022? L'anno della rosa.
  • «Professione profumo: dalla creazione al mercato». All'Università di Padova il primo corso specialistico del settore.

Lo speciale comprende tre articoli.

Il ministro Roccella sul caso dei “bambini del bosco”: togliere tre figli ai genitori è un atto estremo che richiede pericoli reali, non dubbi educativi. La socializzazione conta, ma non più della famiglia. Servono trasparenza, criteri chiari e meno sospetto verso i genitori.

L’exploit del medico «free vax» insegna: le ferite del Covid sanguinano ancora
Riccardo Szumski (Ansa)
Quasi 100.000 voti all’outsider provano che serve un riparatorio atto di onestà dello Stato.

Senza ombra di dubbio, i 203.000 voti di preferenza ottenuti da Luca Zaia alle elezioni regionali in Veneto sono un grande successo politico, oltre che personale. Ma che dire allora dei quasi 100.000 (96.474, per la precisione) ottenuti da Riccardo Szumski nella stessa competizione? Il leghista è il presidente uscente di una Regione che ha governato per 15 anni, ex ministro, volto tv notissimo e con un partito nazionale alle spalle. Il medico nel mirino dell’Ordine (ha fatto ricorso contro la radiazione) è, anzi era, sconosciuto alla quasi totalità degli italiani, ex sindaco di Santa Lucia di Piave, un paese di neppure 10.000 abitanti. Eppure ha preso una valanga di preferenze ed è riuscito a conquistare ben due seggi in consiglio regionale con la sua lista Resistere Veneto.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 26 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa del 26 novembre con Carlo Cambi

Elly aizza il Sud contro l’autonomia. È lei che in questo modo divide l’Italia
Elly Schlein (Ansa)
Il nuovo scopo del campo largo? Cavalcare il disagio nelle sue roccaforti boicottando la riforma. Roberto Calderoli: «Governo anti-Meridione, ora ribellatevi». Ma il divario col Nord è figlio delle pessime amministrazioni dem.

Elly Schlein vince al Sud. Come era accaduto alle Europee di un anno e mezzo fa. E subito parte la nuova battaglia, messa da parte quella green e quella per la Palestina a bordo della Flotilla: no all’autonomia. Con lei subito scendono in campo Roberto Fico, neo presidente della Campania, e Michele Emiliano, governatore uscente della Puglia. Insomma, il campo largo trova un altro motivo per stare al mondo: boicottare la riforma Calderoli. Riforma che invece piace non solo in Veneto, visto l’exploit della Lega che ha doppiato Fratelli d’Italia, ma anche in Lombardia, Piemonte e Liguria che la scorsa settimana hanno siglato le pre-intese per avere la gestione in autonomia della protezione civile, delle professioni, della previdenza complementare e di alcune voci legate al fondo sanitario, cioè soldi che sono in cassa ma che per qualche motivo burocratico che non si capisce chi l’abbia scritto non si possono spendere.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy