Pro Vita e Famiglia: «Pur di fermare l'eutanasia pronti alla piazza. Governo avvertito»

Pro Vita e Famiglia: «Pur di fermare l'eutanasia pronti alla piazza. Governo avvertito»
Ansa

«Aderiamo alla proposta di Massimo Gandolfini, lanciata oggi in un'intervista su In Terris. Contro l'eutanasia scenderemo anche in piazza se necessario, a settembre, insieme alle associazioni e ai movimenti cattolici che già si alzarono in piedi col Family Day, la più grande manifestazione popolare della storia repubblicana. La Corte costituzionale ha chiesto di legiferare anche sul suicidio assistito entro quel mese ma, dopo l'approvazione delle Dat in Italia, quest'ultimo step sarebbe una mattanza di fragili, malati e depressi perché noi non dimentichiamo il caso di Noa Pothoven, che ha svelato l'orribile cultura di morte che c'è dietro. Queste persone si curano, si accompagnano, non si aiutano a morire» hanno annunciato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie e di Pro Vita e Famiglia, dopo l'annuncio di Massimo Gandolfini, leader del Family Day, di un'iniziativa di protesta in piazza contro l'eutanasia.

«Gli esseri umani non possono essere trattati come scarti umani e l'omicidio non può essere mai una scelta possibile. È reato uccidere e il governo è avvertito: si ricordino quanto incise la piazza del Circo Massimo sul futuro politico di Alfano» hanno concluso Brandi e Coghe.

«Vacanze romane» tra sacro e profano: monumenti iconici e quartieri autentici
Il Tempio di Esculapio, all’interno del parco di Villa Borghese (IStock)
La capitale in versione insolita: in giro dal ghetto ebraico a Villa Borghese, tra tramonti, osterie e nuovi indirizzi.
Love, peace & Hitler. L’ignota passione delle grandi rockstar per il Terzo Reich
John Lennon e la cover del libro di Daniel Rachel (Getty Images)
Un saggio riscrive la storia della musica: Lennon si ritraeva come il Führer e Clapton amava il superconservatore Powell.

L’ultimo è stato Fedez: dichiarando di preferire Mario Adinolfi ad Alessandro Zan e scaricando il mondo progressista che ne aveva fatto un opinion leader laburista, il rapper milanese ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia avventata la fiducia politica riposta in un artista. Una considerazione che vale anche retrospettivamente. Certo, la narrazione sul rock come palestra delle lotte per i diritti è consolidata. Non di meno, nasconde zone d’ombra interessanti.

Carofiglio, il samurai della giustezza in camicia bianca
Gianrico Carofiglio (Ansa)
Magistrato, politico in quota Pd per un breve periodo e romanziere. Si fa predicatore del «potere della gentilezza» a colpi di karate. Dai banchi del liceo insieme con Michele Emiliano, l’ex pm barese si è intrufolato nella cricca degli intellò scopiazzando Sciascia.
I veicoli elettrici non fanno calare la CO2
(IStock)
Pure la Francia fustiga l’ostinazione green di Bruxelles: il ministro Barbut, al Consiglio europeo sull’ambiente, ha detto che il taglio delle emissioni in Ue «non porta nulla». In Uk sono alle prese con le ambulanze «alla spina»: costate un salasso, sono inefficienti.

Con la Cop 30 in partenza domani in Brasile, pare che alcuni Paesi europei si stiano svegliando dall’illusione green, realizzando che l’ambizioso taglio delle emissioni in Europa non avrà alcun impatto rilevante sullo stato di salute del pianeta visto che il resto del mondo continua a inquinare. Ciò emerge dalle oltre 24 ore di trattative a Bruxelles per accordarsi sui target dell’Ue per il clima, con alcune dichiarazioni che parlano chiaro.

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