2023-01-01
Da Cuba alla Turchia, sfornata di appuntamenti elettorali
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Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis (Ansa)
Dalla Grecia alla Turchia, dall'Argentina a Cuba, il prossimo anno sarà caratterizzato da svariate elezioni in giro per il mondo. Alcune, in particolare, sono destinate ad avere delle profonde ripercussioni sul piano internazionale.Il 13 e il 14 gennaio si terranno innanzitutto le elezioni presidenziali ceche, a cui seguiranno quelle parlamentari in Estonia, Finlandia e Polonia rispettivamente a marzo, aprile e novembre. Si tratta di tornate particolarmente importanti, viste soprattutto le ripercussioni politiche che la crisi ucraina sta determinando sull’Europa orientale, con una particolare attenzione agli equilibri interni alla Nato. Tra l’altro, proprio a ottobre del 2023 sarebbero previste le prossime elezioni parlamentari in Ucraina. In luglio, si terranno invece le elezioni legislative in Grecia, dove si sfideranno il premier uscente Kyriakos Mitsotakis e il leader di Syriza Alexis Tsipras. Grande attenzione sarà poi rivolta alle elezioni generali spagnole del prossimo dicembre, dove – nel classico duello tra socialisti e popolari – i nazionalisti di Vox puntano ad ottenere un risultato storico. In tutto questo, a ottobre si voterà anche per rinnovare l’Assemblea federale della Svizzera. Un altro appuntamento cruciale si rivelerà prevedibilmente quello delle elezioni presidenziali turche di giugno: una tornata in cui Recep Tayyip Erdogan si gioca la riconferma nel mezzo di significative turbolenze economiche. Ad oggi, il presidente uscente risulta l’unico candidato ufficiale. Al di là dell’Atlantico, si terranno le elezioni generali in Argentina, Guatemala e Paraguay, rispettivamente a ottobre, giugno e aprile. In marzo, sono invece previste le elezioni per selezionare i componenti dell’Assemblea nazionale del potere popolare a Cuba. Dall'altra parte, negli Stati Uniti sono previste elezioni per un certo numero di poltrone governatoriali e per rinnovare alcuni parlamenti statali. Non bisogna tuttavia trascurare che l’anno prossimo inizierà a mettersi in moto anche il processo delle primarie presidenziali, che non si terranno concretamente tuttavia prima del 2024. Per quanto riguarda l’Africa, tra le principali tornate si attendono le elezioni generali in Nigeria e Repubblica democratica del Congo rispettivamente a febbraio e dicembre. Elezioni generali si terranno a luglio anche in Zimbabwe e Sudan del Sud. Una certa attesa si registra poi per quanto riguarda le elezioni generali in Myanmar, che dovrebbero tenersi tra febbraio e agosto del prossimo anno: si tratterà della prima tornata elettorale dal colpo di Stato del febbraio 2021. Non solo. Entro il mese di ottobre, dovrebbero altresì tenersi le elezioni generali in Pakistan. Anche in questo caso, si assiste a una certa turbolenza, soprattutto dopo che, ad aprile scorso, fu sfiduciato e destituito l’allora premier Imran Khan. Ricordiamo tra l’altro il ruolo cruciale giocato da Islamabad dal punto di vista geopolitico dopo la crisi afghana del 2021.Quelli appena citati rappresenteranno con ogni probabilità gli snodi elettorali più significativi del prossimo anno, in un contesto internazionale attraversato da turbolenze sempre maggiori e preoccupanti: dalla crisi ucraina a quella taiwanese.