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«Presidente Mattarella ripristini diritti persone fragili e loro famiglie contro loro emarginazione»

«Presidente Mattarella ripristini diritti persone fragili e loro famiglie contro loro emarginazione»
Sergio Mattarella (Ansa)

«Con l'emergenza Covid la situazione delle persone con disabilità e dei loro caregiver familiari è peggiorata. Non è costituzionalmente accettabile che sia stato prospettato di riaprire le "classi differenziali" con l'ordinanza 82 della regione Campania. È un ritorno alla "ghettizzazione" delle persone fragili che va combattuto, si tratterebbe di "campi di concentramento per diversi" che vanno contro il rispetto e la dignità della persona. Per questo abbiamo aderito alla lettera rivolta al Presidente della Repubblica, garante della Costituzione e dell'unità nazionale, dell'associazione Caregiver Familiari Comma 255» ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

«Cosa chiediamo? No a un percorso differenziale per le persone con disabilità e sì invece a sostegni economici ai caregiver familiari con un miglioramento dei servizi domiciliari, perché oggi le persone con disabilità si trovano nella difficile condizione di non poter neanche essere accompagnate in ospedale in caso di positività al Covid, essendo precluso a chiunque l'affiancamento di un familiare o persona vicina durante il ricovero. E' vergognoso che in un Paese civile si assista all'emarginazione e alla condanna della solitudine delle persone deboli e delle loro famiglie. Si intervenga e velocemente per ripristinare i diritti costituzionalmente garantiti» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente della Onlus.

Pensioni, il riscatto della laurea vale meno
Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Negli emendamenti del governo alla manovra spunta una stretta sugli assegni di anzianità e l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neoassunti. Agevolazioni prorogate per le imprese che investono. E aumentano le risorse per la casa.

Cambiano i requisiti per le pensioni anticipate e le norme per l’uso ai fini previdenziali del riscatto della laurea breve. Novità anche per la previdenza complementare, l’iperammortamento triennale, la spesa farmaceutica e il Ponte sullo Stretto. Sono alcune delle misure contenute nel pacchetto di emendamenti da 3,5 miliardi presentato dal governo in commissione Bilancio del Senato. La legge di bilancio è entrata nella fase decisiva. L’esame in aula a Palazzo Madama comincerà lunedì prossimo e andrà avanti il giorno dopo per l’approvazione con il voto di fiducia, come spiegato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

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L’Ue toglie l’immunità alla Moretti. Il voto M5s spacca il campo largo
Alessandra Moretti (Ansa)
Il Parlamento dell’Unione si esprime a favore dell’eliminazione della «protezione speciale» per la dem nel caso Qatargate. Si salva invece, come già avvenuto in commissione Juri, l’altra democratica Gualmini.

Sulla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Nicola Zingaretti ostenta apparente tranquillità: «Sono certo che Alessandra Moretti dimostrerà la sua correttezza e trasparenza rispetto ai fatti contestati. Continuo a pensare che già ora, dopo i chiarimenti prodotti, c’erano tutte le condizioni per tutelare di più le prerogative dei parlamentari ma ora nella fase che si apre ci sarà l’opportunità per verificare la sua estraneità. Intanto ora il suo impegno continuerà nel lavoro parlamentare». Ma la realtà è che la posizione dell’ex governatore del Lazio, numeri alla mano, trova spazio solo tra i dem italiani. E spacca il campo largo, visto che la Moretti non è stata «protetta» dagli alleati del Movimento 5 stelle. A favore della revoca, che si inserisce nel quadro dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate, esplosa a dicembre 2022, hanno infatti votato 497 europarlamentari, mentre 139 hanno votato contro e 15 si sono astenuti.

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«Traffico influenze, riabilitatemi»
Luca Palamara (Imagoeconomica)
Luca Palamara patteggiò un anno a Perugia: oggi la Consulta ha giudicato costituzionale la riforma del reato, dandogli l’assist per chiedere la cancellazione della sentenza.

La Corte costituzionale ha stabilito che la riforma attuata dal governo del reato di traffico di influenze illecite è legittima. Con la nuova disciplina, il reato esiste solo se la mediazione è finalizzata alla commissione di un vero e proprio reato da parte di un pubblico ufficiale: non basta più una generica influenza o intermediazione.

La Corte costituzionale ha, invece, chiarito che la scelta del legislatore italiano non viola alcun obbligo internazionale e rientra nella sua piena discrezionalità, anche perché in Italia manca una legge sul lobbying capace di distinguere con chiarezza ciò che è lecito da ciò che non lo è.

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Cirio: «Ci sono tre cordate per Gedi». Spunta anche il nome di Caltagirone
Alberto Cirio (Imagoeconomica)
Alberto Barachini: no ingerenze da ambasciata russa. Leonardo Maria Del Vecchio mira a Rcs.

E meno male che nessuno voleva più i giornali. La cessione di Stampa e Repubblica ai fratelli greci Kyriakou da parte di John Elkann ha improvvisamente acceso i riflettori sulla carta stampata. Leonardo Maria Del Vecchio, la Nem del gruppo veneto Save e il gruppo Caltagirone, almeno secondo le ultime indiscrezioni, sarebbero pronti a sacrificarsi per mantenere la famosa italianità delle due testate. Intanto, la vicenda si colora di assurdo con la Russia che dice la sua sulla libertà d’informazione in Italia e con il sottosegretario con delega all’editoria, Alberto Barachini, costretto a rintuzzare l’ingerenza di Mosca.

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