2025-01-11
Poster di trans imposti alla materna
Nel riquadro i disegni tratti da un libro sul gender, «Bodies are cool» (iStock)
A Vienna, una scuola caccia i figli di alcuni genitori «preoccupati» per i manifesti con maschi nudi che si identificano come donne. «Servono per l’educazione sessuale».Una scuola materna di Vienna (per bimbi da 1 a 6 anni) ha «espulso due bambini» dopo che i loro genitori «hanno espresso preoccupazione» per dei «manifesti sessuali che sono stati appesi nella struttura». I manifesti in questione rappresentano, secondo la direzione scolastica, dei «maschi nudi trans-identificati» e sarebbero stati ideati «per facilitare le discussioni negli asili» (sic). La scuola in cui è avvenuto il fattaccio è un «asilo aziendale», aperto per i «figli dei dipendenti della Società austriaca di radiodiffusione».I genitori che hanno fatto esplodere il caso hanno riferito al Kronen Zeitung che dopo «aver iscritto i loro due figli alla scuola» si sono resi conto «che la classe aveva decorato una parete» dell’aula con «un poster inquietante». E l’esistenza di questo poster, il padre la ha appresa a casa parlando con «suo figlio di 4 anni» il quale gli ha confidato di aver visto «strane immagini sui muri». Sospettoso, il padre dei due bambini è così entrato nella classe e ha fotografato l’osceno poster, che aveva una didascalia non meno indecente: «Corpi nudi: vulva, pene, seni, sederi. Decidi tu stesso, davvero! I corpi sono fantastici!». Tra le varie immagini che formano il manifesto ci sono dei fumetti a dir poco ambigui. Uno raffigura «un maschio obeso» adulto che fa «la doccia con un ragazzino». Un altro presenta un «maschio trans-gender» che ha sia il «pene» che il «seno» ben visibili ai bambini. Il quadro finale del poster «mostra due bambini nudi» che fanno la doccia «con un adulto».Cauto incoraggiamento alla pedofilia? No, ha risposto il direttore dell’asilo Thomas-Peter Gerold-Siegl al colloquio richiesto dai genitori giustamente arrabbiati. Secondo lui però i «bambini di età compresa tra 1 e 6 anni» richiederebbero una certa «educazione sessuale». Quindi i manifesti osceni non sono un problema, anzi come direbbero gli «esteti del nichilismo»: il male è in colui che guarda…Ma la cosa più scandalosa e la ciliegina sulla torta viene ora. Invece di strappare e fare in mille pezzi il controverso poster, la permanenza all’asilo «per entrambi i bambini è stata impedita». E anzi, per il fatto che i genitori coraggiosi hanno «osato esprimere critiche» alle pratiche di «sessualizzazione prematura», le due innocenti creature sono state inserite «nella lista nera di tutte le strutture» gestite dall’associazione Kinder in Wien (Bambini a Vienna).Secondo alcune ricerche fatte in seguito il poster è stato tratto da un libro illustrato, intitolato Bodies are cool (I corpi sono cool), scritto dall’americano Tyler Feder per «incoraggiare i bambini» ad «accettare gli altri così come sono».Viste le polemiche ormai esplose «in tutta l’Austria», la politica ha fatto sentire la sua voce. Dominik Nepp, presidente del Fpö, il partito del (probabile) futuro cancelliere Herbert Kickl, ha dichiarato: «È particolarmente scandaloso» che le «lamentele legittime» dei due genitori «portino i loro figli ad essere esclusi dalla scuola». Ma i responsabili della rete di scuole materne viennesi hanno replicato che quel manifesto aveva solo il nobile (e ineccepibile) obiettivo di «promuovere la diversità», «l’accettazione di sé» e di favorire «un’immagine positiva del corpo dei bambini».Il corpo dei bambini però, e la loro mente innocente, vanno rispettati e considerati sacri e inviolabili. E non turbati in nome di nefaste ideologie di ispirazione freudiana che vorrebbero farne cavie per «esperimenti sociali» oggi furbescamente ribattezzati «diversità» ed «inclusione».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)