2021-10-31
Positivi di nuovo sopra quota 80.000 nonostante due settimane di card
Stabili le intensive, salgono i ricoveri. Il sindaco di Trieste: «Basta adunate, si rischia il giallo».I vaccini prevengono l'ospedalizzazione al 92%, il ricovero in terapia intensiva al 95% e il decesso al 91%. Così si legge nel Report integrale del monitoraggio settimanale dell'andamento dell'epidemia da Covid-19, dell'Istituto superiore di sanità, l'Iss. Intanto però i dati dei contagi di ieri mostrano ancora una volta che il green pass, diventato obbligatorio praticamente per vivere e lavorare dallo scorso 15 ottobre, non ci ha «liberato» come ci dicevano.Ieri infatti sono stati 4.878 i nuovi casi di coronavirus in Italia (venerdì erano stati 5.335). Diventano così 4.767.440 le persone che hanno contratto il virus (compresi guariti e morti) dall'inizio dell'epidemia. I decessi di ieri sono stati 37 (il giorno prima 33), per un totale di 132.074 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.554.985 e 3.103 quelle uscite ieri dall'incubo Covid. Gli attuali positivi - i soggetti che hanno il virus - risultano essere in tutto 80.381, pari a +1.737 rispetto a venerdì (+1.866 il giorno prima). Sale dunque la curva dei contagi e salgono a 0,96 l'indice di contagio Rt, e a 46 l'incidenza su 100.000 abitanti casi, da 34 della settimana scorsa. Anche i ricoveri ordinari sono in lieve aumento, ma come dicono dalla cabina di regia, la situazione rimane sotto controllo grazie all'alta percentuale di vaccinati. Infatti mentre i ricoveri ordinari ieri erano 49 in più arrivando a 2.707 In calo le terapie intensive, con 3 ricoveri in meno (venerdì +2), con 20 ingressi del giorno: i posti letto occupati scendono a quota 346. E anche se tutte le Regioni restano in zona bianca, a Trieste si registrano numeri preoccupanti. «Ci sono 13 pazienti Covid in pronto soccorso in attesa di ricovero». L'aggiornamento del direttore del Ps di Trieste, Franco Cominotto, conferma che la nuova ondata di coronavirus in Friuli Venezia Giulia, in particolare nel capoluogo regionale, sta determinando effetti pesanti sugli ospedali. Tra le Regioni e le Province autonome, il Friuli Venezia Giulia spicca per un'incidenza di 107 casi settimanali ogni 100.000. L'allarme sale perché i ricoverati stanno aumentando anche in intensiva e si rischia la zona gialla.Ieri i nuovi contagiati erano 249, con tre decessi (uno a Udine, uno a Trieste e uno a Pordenone); 12 le persone ricoverate in terapia intensiva, mentre sono 63 i pazienti ospedalizzati in altri reparti.Per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, appena riconfermato alla guida del Comune, le responsabilità sono tutte delle manifestazioni dei no vax e dei no green pass che, nelle settimane scorse, hanno fatto diventare la città il centro delle proteste contro l'obbligo del certificato verde sui luoghi di lavoro: «Siamo al limite della zona gialla, ci sono state le manifestazioni e questo è il risultato. Un aumento simile dei casi nella mia città non c'era mai stato quindi è stato causato da quelle manifestazioni», ha dichiarato il primo cittadino triestino. «Ho il terrore di ritornare in una piazza dell'Unità deserta, dove è tutto chiuso, abbiamo rubato un anno e mezzo ai giovani vogliamo ritornare a quel punto?». E ha aggiunto: «Sto valutando se è possibile emanare un'ordinanza di divieto di assembramento perché se torniamo in zona gialla e' un disastro per la città». Nel frattempo, a conferma che il green pass obbligatorio non ha abbassato come si sperava il numero dei non vaccinati, ieri sono state somministrate soltanto 7.486 prime dosi, contro le 34.108 terze dosi iniettate (tra dose addizionale per fragili e dose booster dopo i 6 mesi), che hanno già raggiunto più di 1,522,900 milioni di italiani.
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