- Acea lancia il brevetto Gasiforming e stringe patti con Instm sui materiali all'avanguardia e con Ancitel sulle smart city.
- Waidy wow, app creata dai dipendenti della multiutility, monitora anche il fabbisogno idrico.
Acea lancia il brevetto Gasiforming e stringe patti con Instm sui materiali all'avanguardia e con Ancitel sulle smart city.Waidy wow, app creata dai dipendenti della multiutility, monitora anche il fabbisogno idrico.Lo speciale contiene due articoli.«Acea è un'azienda strutturalmente circolare perché gestisce business che sono strutturalmente circolari a partire dal ciclo idrico al trattamento dei rifiuti, tutta la parte della distribuzione elettrica compresa la mobilità elettrica, la generazione da fonti rinnovabili. Noi siamo strutturalmente circolari e strutturalmente sostenibili». Così Giuseppe Gola, ad di Acea, ieri, durante gli stati generali della green economy a Ecomondo, ha presentato lo spirito della multiutility attiva nei business dell'acqua, dell'energia e dell'ambiente che, nel piano di industriale 2020-2024, ha destinato quasi il 50% degli investimenti (2,1 miliardi su 4,7) a questi temi. Proprio Ecomondo ha rappresentato l'occasione per lanciare le ultime iniziative del gruppo. Innanzitutto, l'accordo quadro con il Consorzio interuniversitario per la scienza e tecnologia dei materiali (Instm) per sviluppare nuovi materiali e tecnologie innovative per gestire in maniera sostenibile le materie prime e il riciclo dei prodotti, secondo le logiche dell'economia circolare. Scopo del progetto congiunto è rendere sostenibili i processi di produzione e le catene di valore, aumentando l'efficienza dei materiali e al contempo investendo sul riuso e sull'utilizzo di prodotti riciclati per la produzione di beni durevoli ad alto valore aggiunto. In questo modo sarà possibile ridurre l'utilizzo delle risorse naturali, generando ricadute positive sull'ambiente e la collettività. Sempre in quest'ottica Acea ambiente, la società del gruppo che si occupa del trattamento e della valorizzazione dei rifiuti, ha presentato a Ecomondo un nuovo brevetto, sviluppato con l'Instm e il Politecnico di Milano: la tecnologia si chiama Gasiforming e permette di trasformare il mix di plastiche non riciclabili, il cosiddetto plasmix, in ecocarburanti. Queste plastiche vengono infatti convertite, grazie alla gassificazione, in syngas, largamente utilizzato nell'industria chimica di base, in un processo che non ha alcun impatto sull'ambiente. Per Giovanni Vivarelli, presidente di Acea ambiente, «l'accordo quadro con Instm rappresenta per il gruppo Acea un passo importante nello studio e nell'implementazione di modelli di economia circolare, che devono necessariamente prevedere processi di produzione sostenibili e innovativi con procedimenti in grado di dare nuova vita, senza impatti sull'ambiente, a materie e sostanze considerate rifiuti». Grazie alla tecnologia Gasiforming, ha aggiunto Vivarelli, «utilizziamo la plastica destinata alla discarica o alla termovalorizzazione per produrre, con zero emissioni, nuovi beni anche attraverso la creazione di nuove filiere produttive, con ricadute positive sia per l'ambiente sia per la collettività».L'Italia è all'avanguardia sul fronte del riciclo: la percentuale di rifiuti riutilizzati nel nostro Paese è pari al 79%, contro il 56% della Francia e il 43% della Germania. La quota è inoltre aumentata dell'8,7% tra il 2010 e il 2018, segno che la consapevolezza della popolazione è in crescita. Riciclare rifiuti è poi un business solido: la filiera del recupero dei materiali di scarto genera in Italia un fatturato di 70 miliardi di euro e occupa 213.000 addetti. E la transizione ecologica accrescerà l'importanza di questo settore: in quest'ottica Acea innovation - la società del gruppo che si occupa di realizzare servizi innovativi per sostenere il processo di transizione ecologica nell'ambito di emobility, efficienza energetica e gestione dei rifiuti organici - ha sottoscritto, sempre nel corso di Ecomondo, un protocollo d'intesa con la società di consulenza specializzata Ancitel energia e ambiente. La partnership ha l'obiettivo di creare un gruppo di lavoro per individuare strumenti normativi, opportunità di accesso al credito e sviluppi progettuali declinati sulle peculiarità dei diversi contesti territoriali, infrastrutturali ed economici, per agevolare e accelerare lo sviluppo di politiche energetiche green, modelli di efficienza energetica, progettazione tecnologica e proposte esecutive rispondenti ai modelli di economia circolare. Inoltre, grazie al coinvolgimento di istituzioni, imprese e stakeholder, la collaborazione tra le due società punta a disegnare progetti per lo sviluppo delle smart city: tra gli ambiti di applicazione ci sono la creazione di piani di mobilità elettrica e di strumenti di gestione dei servizi emobility, la realizzazione di piattaforme Ict a servizio del trasporto pubblico, il monitoraggio dei parametri ambientali e della qualità dei servizi pubblici, il compostaggio diffuso e la riqualificazione energetica degli immobili. Per Valerio Marra, amministratore unico di Acea innovation, «il protocollo di intesa testimonia la forte volontà della nostra azienda a contribuire con grande impegno all'attuazione del piano nazionale per la transizione ecologica del Paese, creando modelli di sviluppo che rispettino le specifiche esigenze e vocazioni dei territori e individuando soluzioni tecnologiche e servizi che consentano un facile accesso ai cittadini, la gestione avanzata da parte delle istituzioni e un'offerta di qualità per i turisti». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/plastica-riciclo-2655420690.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="lapp-per-promuovere-le-vie-dacqua-e-segnalare-anomalie-alla-rete-idrica" data-post-id="2655420690" data-published-at="1635415270" data-use-pagination="False"> L’app per promuovere le vie d’acqua e segnalare anomalie alla rete idrica Una serie di progetti per un Paese più sostenibile: sono quelli che Acea presenta a Ecomondo, la fiera dedicata all'economia circolare e green in corso dal 26 ottobre a Rimini. L'impegno della società guidata da Giuseppe Gola è quello di supportare la transizione verso un ecosistema industriale sostenibile e smart city innovative. Alla sostenibilità il gruppo ha dedicato, nel piano al 2024, investimenti per 2,1 miliardi di euro, supportando diversi progetti dedicati tra l'altro alla gestione dei rifiuti, alla diffusione della mobilità elettrica, al monitoraggio della qualità dell'aria attraverso le api e al risparmio delle risorse idriche, grazie alla nuova app Waidy wow. Il nome nasce dalla crasi delle parole «water identity»: Waidy wow è uno strumento innovativo per la valorizzazione del patrimonio idrico e della bellezza del territorio. Attraverso la mappatura di oltre 50.000 punti idrici, l'app promuove il consumo responsabile dell'acqua e contribuisce al raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo sostenibile, come la riduzione della plastica monouso. Nata nel giugno del 2019 dall'idea di un team di dipendenti Acea nell'ambito dell'Innovation garage, il primo programma di imprenditorialità ideato per promuovere la cultura dell'innovazione, Waidy wow è in grado di misurare l'impatto di sostenibilità, monitorare il fabbisogno idrico, aggiungere punti di erogazione non presenti sulla mappa, segnalare anomalie alla rete idrica e fornire aggiornamenti e curiosità «green» sul mondo dell'acqua. È possibile inoltre creare un percorso a piedi, in bici o di corsa o selezionare uno dei percorsi multimediali e tematici suggeriti da Waidy wow, con mappe narrative di luoghi acquatici: un modello di valorizzazione e di promozione del turismo sostenibile nelle città e nei borghi, che si realizza passando per «le vie dell'acqua». La versione aggiornata dell'app è stata presentata lo scorso luglio a Roma, nel corso dell'evento Roma e l'acqua, la storia d'amore continua alla Fontana del Gianicolo. «L'impegno del gruppo Acea nella sostenibilità si è concretizzato in questi ultimi anni sia nei grandi progetti di business sia nelle attività volte a incoraggiare semplici azioni quotidiane che possono contribuire a ridurre l'impatto sull'ambiente», ha sottolineato in quell'occasione l'ad Giuseppe Gola, «L'evoluzione dell'app Waidy rappresenta una tappa importante di questo percorso, che mira a promuovere un uso più consapevole dell'acqua e a ridurre anche il consumo delle plastiche. Questo fa di Waidy un esempio di come tecnologia e sostenibilità possano dare un contributo effettivo al miglioramento e alla diffusione di una cultura green». Oltre a Waidy wow, a Ecomondo Acea presenta una serie di altre soluzioni, a partire dal testimonial Robidone, un piccolo robot verde realizzato esclusivamente con materiali di recupero che ha il compito di divulgare e promuovere le politiche del gruppo in materia di sostenibilità ed economia circolare, con un focus particolare sull'educazione al riciclo. Sempre nell'ambito della gestione dei rifiuti si colloca il progetto Acea smart comp, realizzato in collaborazione con Enea e l'università della Tuscia, che ha come obiettivo il trattamento diffuso e partecipato dei rifiuti organici prodotti dalle grandi utenze (come mense, ospedali, centri commerciali, aeroporti, stazioni), con la finalità di abbattere l'impatto ambientale dell'operazione, riducendo le emissioni di anidride carbonica. Alla fiera è presente anche Acea innovation, la società del gruppo che si occupa dello sviluppo di servizi innovativi nel mondo dell'energia e che nel territorio della città di Roma ha già installato oltre 100 colonnine elettriche, realizzando nel frattempo anche progetti in Umbria, Trentino, Toscana, Puglia e Campania: il piano industriale prevede la creazione di una rete di 2.200 colonnine distribuite su tutto il territorio nazionale, per un investimento totale di 29 milioni di euro.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.