2023-07-29
Basta l’ecoansia di una ventenne per far piangere Pichetto Fratin
Le lacrime del ministro Pichetto Fratin al Giffoni film festival (Ansa)
Il ministro si commuove al Giffoni Film festival per le lacrime di una giovane preoccupata a tal punto da dire che non vuole avere figli. E il titolare dell’Ambiente segue il copione: «Ho un dovere verso voi e i miei nipoti».Giovane che soffre di ecoansia incontra ministro «cuore di nonno» e sono subito lacrime. Anzi, eco lacrime. Succede al Film festival di Giffoni, in provincia di Salerno, dove una giovane giurata siciliana che esordisce con un promettente «Salve, mi chiamo Giorgia» chiede, piangendo, a Gilberto Pichetto Fratin se non abbia paura per i suoi nipoti. Il ministro biellese dell’Ambiente, 69 anni, trattiene a stento le lacrime e risponde che sente i doveri della sua carica nei confronti di tutti «e anche verso i miei nipoti». Applausi in sala, anche per scacciare la botta collettiva di ecoansia. Nei giorni scorsi, Pichetto Fratin aveva concesso un’intervista nella quale non era sembrato convintissimo sulle cause del cambiamento climatico e allora Giorgia Vasaperna, siciliana di 27 anni, giovedì sera ha approfittato della presenza del ministro a Giffoni per fagli una domanda più che altro personale. La giovane, tra le lacrime, racconta di «soffrire di ecoansia», che per la Treccani online sarebbe «la profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali». Quindi lamenta: «La mia terra, la Sicilia, brucia. Lei, signor ministro, non è preoccupato per sé, per i suoi figli? Per i suoi nipoti? Voi parlate di obiettivi al 2030, al 2050, che sono sinceramente lontani. Io in questo mondo figli non ne faccio». Il ministro prende la parola con faccia impietrita è già si capisce che è molto commosso. «Io ho la forza del dubbio, ho un dovere verso la carica che ricopro», dice con la voce che gli trema e le lacrime che gli inumidiscono appena gli occhi. E aggiunge: «Ho un dovere verso di voi e verso i miei nipoti». Parte un bell’applauso dalla Sala Blu del festival e Pichetto Fratin si ricarica come una macchina a guida autonoma: «La realtà di chi governa è di prendere atto che il cambiamento climatico c’è e noi dobbiamo fare di tutto per mitigare e adattare il sistema». Interpellata dal Corriere del Mezzogiorno, la Giorgia che ha fatto quasi piangere un ministro della Repubblica ha poi detto la sua: «Secondo me il ministro si è commosso perché è un nonno». Per poi aggiungere un nuovo interrogativo, appena meno angoscioso di quelli sulla sorte del pianeta: «Io non sono mai intervenuta in una discussione, ma mi posso fidare di questo ministro? Dice queste cose per il ruolo che ricopre o ha veramente a cuore le sorti del nostro Paese?». È un domandone, non c’è che dire. Anche perché tutti ricordano le immagini di un altro ministro, Roberto Cingolani, che a settembre del 2021 (governo Draghi) s’inginocchia per parlare all’orecchio di Greta Thunberg, arrivata a Milano per sparare a zero da un palco contro tutti i politici. Oggi Cingolani, dopo esser stato consulente a titolo gratuito dello stesso Pichetto Fratin, è l’amministratore delegato di Leonardo Finmeccanica. Chissà, invece, che cosa aspetta il suo successore al ministero dell’Ambiente. Insomma, tra ministri che s’inginocchiano di fronte a una ragazzina e altri che si commuovono pensando ai nipoti alle prese con l’innalzamento degli oceani, siamo un po’ tutti presi da una certa eco-ansia e, è il caso di dirlo, solo chi vivrà vedrà. In ogni caso, a parte il piccolo sbandamento emotivo per colpa di Giorgia, il ministro a Giffoni non si sottrae dal dire come la pensa su quello che, al momento, è il tema dell’estate. «Stiamo cercando di affrontare il problema del cambiamento climatico a cui conseguono fenomeni di siccità e di piogge abbondanti, con determinazione», spiega Pichetto Fratin rispondendo ad altre domande dei ragazzi, «e lo facciamo con realismo». Il responsabile dell’Ambiente garantisce che «abbiamo l’idea su dove arrivare ma c’è tutto un percorso da seguire per raggiungerlo. Investimenti sì ma dobbiamo effettuare anche grandi operazioni». E se da un lato c’è la mitigazione, dall’altro lato c’è l’adattamento: «Dobbiamo intervenire in merito alla parte delle emissioni di CO2». L’obiettivo del governo è quello di arrivare al 2030 con due terzi di energia prodotta da fonti rinnovabili, però è importante anche come ci si arriva dal punto di vista sociale. Pichetto Fratin fa propria una delle preoccupazioni principali di chi, non a caso, guarda con sospetto a certe costose fughe in avanti, nella Milano eco-chic di Beppe Sala come a Bruxelles. Per il ministro di Forza Italia, «tutto questo sforzo deve essere parametrato alla realtà, ovvero deve essere compatibile con il vivere sociale, altrimenti rischiamo di avvantaggiare coloro che possono permettersi questa tipologia di energie a discapito di coloro, i poveri, che non possono». I listini prezzi delle auto elettriche, insieme ai costi per mettere «in regola» milioni di abitazioni nell’Italia dei piccoli proprietari, sono lì a dimostrare che ci sono evidenti problemi di equità. Sarà meno di moda dell’ecoansia, ma la paura di non arrivare a fine mese per molti è assai concreta. Lacrime o non lacrime.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.