2023-05-19
Pesaro affonda, il sindaco dem è in tv. Ed era lui a infierire sul governatore
Matteo Ricci (Imagoeconomica)
Nell’emergenza Matteo Ricci ha preferito andare a «Dimartedì» a parlar male del governo.Dove c’è troppa acqua spunta un De Falco. Ricordate il capitano di fregata gridare a Gennaro Schettino: «Vada a bordo c...»? Anche a Pesaro c’è un De Falco che ha imposto al sindaco, Matteo Ricci, in arte Schettino: «Torni a casa c...». Si narra che martedì, alle 9, il sindaco col treno sia partito per l’ennesima ospitata nel salotto di Dimartedì a La 7, che è una sorta di dependance per il primo cittadino marchigiano. Destinazione Roma. Il giorno prima però il Figaro de noantri - come Il barbiere di Siviglia del concittadino Gioacchino Rossini è «bravo bravissimo, pronto a far tutto, la notte e il giorno sempre d’intorno in giro sta» - aveva diramato questa ordinanza: «Domani, martedì 16 maggio, le scuole di ogni ordine e grado, a Pesaro, saranno chiuse. Nonostante l’allerta meteo sia arancione, l’ufficio volontariato di Protezione civile Regione Marche e la prefettura consigliano la chiusura delle scuole perché si prevede anche vento fortissimo». Mentre aspettava, il Frecciarossa cominciava a piovere. Lui sprezzante del pericolo, o del ridicolo, ha proseguito la sua marcia su Roma. E così mentre da casa continuavano a ripetergli «Torna, è il caos», Matteo tra un tweet e un post, cercava in smart working di fare diga al Genica - ha rotto gli argini alle 14.30 - e al Foglia, che hanno trasformato in un lago il quartiere Loreto e al mare che si è mangiato la spiaggia. L’emergenza poteva attendere, o no? Giovanni Floris glielo fa capire e lo invita a dire due cose sull’alluvione. Lo sventurato, accusando ricevuta dell’allarme, rispose: «La situazione è difficile, ma andiamo avanti». A Pesaro stavano andando a fondo. E però show must go on. Ricci imperterrito recita: «Questo governo fa continui scivoloni, sono molto arroganti, vogliono concentrare tutti i poteri sul presidente del Consiglio, predicano bene, ma razzolano male». A Pesaro la segretaria comunale del Pd denunciava nelle telefonate fra compagni come «grave» la scelta di Ricci di stare in tv. Una consigliera di minoranza, Giulia Marchionni, nota: «Come si fa a gestire un’emergenza a 300 chilometri di distanza? Mentre la città si svegliava sott’acqua, lui partiva per la Capitale». Semplice, si torna alla chetichella - pare che Ricci sia tornato solo mercoledì - si convocano vertici per telefono e si chiamano le telecamere sempre de La 7 per farsi vedere sul fronte liquido. Postando contriti messaggi: «Sono state ore drammatiche... Serve lo stato di emergenza, abbiamo bisogno di una mano dal governo (ma non era arrogante?!, ndr) e dalla Regione Marche perché da soli non ce la possiamo fare». Una domanda: ma questo Ricci è lo stesso che insieme a tutto il Pd, il 15 settembre sorso dopo la devastante alluvione che colpì Senigallia e l’entroterra fanese, tuonava: «Non possiamo non evidenziare l’inadeguatezza della giunta regionale»? È lo stesso che se la prese con Francesco Acquaroli - presidente della Regione Marche di Fdi - che partecipava a una cena elettorale mentre straripava il Misa? Ma soprattutto è lo stesso Ricci che in diretta su La 7 mercoledì per spiegare quello che è successo a Pesaro diceva: «Ieri è esondato un torrente che non era mai esondato da quando erano stati fatti, anni fa, decenni fa, interventi di mitigazione importanti. Dopo gli interventi non era più successa un’esondazione». S’è dimenticato che è sindaco di Pesaro da nove anni e che per cinque è stato presidente della Provincia? Forse ora si rende conto che non è tutto rose e Floris. Perché non c’è Ricci senza spine.
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)
(Ansa)
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(Totaleu)
Lo ha affermato l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Pietro Fiocchi in un'intervista al Parlamento europeo di Bruxelles, in occasione dell'evento «Regolamentazione, sicurezza e competitività: il ruolo dell’Echa (Agenzia Europea per le sostanze chimiche) nell’industria e nell’ambiente europei».