2020-12-16
«Per portare il Web in tutti i paesi c’è sempre il federalismo digitale»
Massimiliano Capitanio (iStock)
Il deputato leghista Massimiliano Capitanio: «Visto il fallimento del piano Open fiber, avevamo proposto un emendamento per dare poteri alle Regioni. Troppe scuole e Comuni non connessi».«Sono troppi i Comuni italiani in attesa della fibra ottica direttamente fino a casa dei propri cittadini. Anni di ritardo che si cerca di sanare con una tecnologia di serie B», ha spiegato ieri, Marco Bussone, presidente Uncem, Unione Comuni montani italiani. «Open fiber si sarebbe già dovuta occupare di questi Comuni e già avrebbe dovuto realizzare la copertura in ftth con le risorse economiche messe a disposizione dallo Stato, mentre oggi in barba ai ritardi già accumulati da questa società, apprendiamo dalla stampa che alla legge di bilancio è stato presentato un emendamento che consentirebbe a Open fiber di concludere accordi in deroga per raggiungere quelle stesse abitazioni con una tecnologia meno efficace di quella concordata all'interno della concessione». Il riferimento è alla notizia riportata ieri dalla Verità. L'emendamento in questione è in mano alla maggioranza. In particolare al vaglio del sottosegretario al Mise, Gian Paolo Manzella ed è pronto per essere inserito in manovra. Riprende però un testo a firma Massimiliano Capitanio, già proposto per il Cura Italia e il dl Crescita. Abbiamo chiesto all'interessato l'origine e le motivazioni e un parere sul futuro dell'emendamento stesso.Perché la Lega ha sentito la necessità di chiedere dei commissari regionali nella figure dei governatori per risolvere il problema banda larga?«Per il semplice motivo che il piano è in estremo ritardo. Almeno tre anni e va velocizzato. Interi Comuni sono senza collegamenti. Ci sono migliaia di scuole prive di connessione veloce. Bisogna trovare un modo per sbloccare la situazione».La tecnologia wireless?«La tecnologia Fwa non è di serie b e, in ottica 5G, arriverà tranquillamente a 1 giga di velocità. Rispetto ai 5 mega a cui viaggiano oggi moltissimi Comuni, direi che è un altro mondo».Il piano ideato dall'ex premier Renzi è un fallimento secondo voi?«Chiaramente lo è».Però in questo momento Conte sta portando avanti la strada parallela della rete unica. Non può essere una soluzione?«L'unico intervento del premier risale a metà agosto quando è intervenuto nel pieno di un consiglio di amministrazione, quello di Tim. Al momento ci sono ancora tanti elementi da risolvere, ma non abbiamo visto passi concreti».Di Wireless e banda larga secondo la Lega deve occuparsene soltanto il Parlamento? «Visto che il governo non è in grado, chiediamo di parlamentizzare il lavoro e di utilizzare anche in questo caso un "modello Genova": obiettivi concreti e tempi celeri». Perché secondo lei, la maggioranza si starebbe appropriando di un vostro emendamento?«Al momento il governo non ha proposto alcuna riformulazione: il nostro emendamento punta, in senso federalistico, a dare più poteri ai governatori, sperando in una accelerazione del piano Bul. Se poi la maggioranza vorrà apportare aggiunte per risolvere contrasti interni, verificheremo. Per noi è prioritario dare risposte a sindaci, cittadini e imprese».
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)