Parole Testarde | I dubbi di Alessandro Manzoni sul price cap

«Vanno nella giusta direzione i progressi compiuti nelle ultime settimane, a cominciare dalla decisione di definire un tetto al prezzo del gas, cosa che ha già contribuito alla discesa dei prezzi dell’energia». Persino Sergio Mattarella, l’11 novembre 2022, è caduto nel grande equivoco del price cap. Una pura illusione, che però tutti o quasi hanno finto reggesse per mesi e mesi: da Mario Draghi a Giorgia Meloni, passando per la stragrande maggioranza dei giornali e arrivando fino alla massima carica dello Stato. Peccato che, all’inizio del 2023, la realtà si sia fatta strada: l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati nella loro prima valutazione d’impatto dall’entrata in vigore del meccanismo di correzione di prezzo non hanno identificato «alcun impatto significativo (positivo o negativo) che possa essere inequivocabilmente e direttamente attribuito all’adozione del tetto».

Fissare un tetto al prezzo quando si è compratori non esclusivi è un’operazione molto complessa, specie se il venditore non è d’accordo. L’abbiamo appreso sulla nostra pelle, salutando sì il calo del prezzo del gas ma per una dolorosa discesa della domanda e per un inverno mite, non per altro. Una dinamica già intuita in tempi non sospetti da un certo Alessandro Manzoni, che raccontando i tumulti per il pane nella Milano seicentesca aveva già detto praticamente tutto quello che c’era da dire.

Dimmi La Verità | Fabrizio Benzoni (Azione): «In carcere si entra colpevoli e si esce criminali»

Ecco #DimmiLaVerità dell'11 luglio 2025. Ospite il deputato Fabrizio Benzoni (Azione). L'argomento del giorno è: " Emergenza carceri, separazione carriere magistrati e sviluppi caso Al-Masri".

A Dimmi La Verità il deputato di Azione Fabrizio Benzoni parla della emergenza carceri e degli ultimi sviluppi del caso Osama Al-Masri.

Cicciolina vuole riavere il vitalizio. E chiede 10 milioni di danni allo Stato
Cicciolina (Ansa)
Prima dei tagli, l’ex pornostar, eletta in Parlamento nelle liste dei radicali, percepiva 2.400 euro al mese. I fuoriusciti dalla Camera che hanno fatto ricorso per ottenere di nuovo l’assegno sono 1.300.
Clientelismo e alleati sottomessi: Sánchez si è assicurato l’impunità
Pedro Sanchez (Ansa)
Il Partito socialista spagnolo è diventato una macchina di potere capace di superare, senza danni, anche scandali finanziari e morali. Perché oggi, a «vigilare», ci sono i fedelissimi del segretario-premier.
Il ministro dell’Interno tedesco detta la linea: «Ridurre la migrazione illegale è una priorità dell’Europa». E annuncia un vertice incentrato sui due pilastri della Meloni: rimpatri e lista unica dei Paesi sicuri. Calano gli sbarchi in Ue, ma è boom nel Mediterraneo.
Le Firme

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