Parole Testarde | Alice «woke» nel Paese delle meraviglie

I grandi racconti di Alice sono ovviamente anche bellissime storie per bambini. Ma un ulteriore piano di lettura apre a un livello differente, in cui Lewis Carroll fa decisamente un discorso «per grandi». Nel seguito del suo libro più noto, il grande scrittore – siamo nel 1871 – parla profeticamente delle battaglie woke, estrema propaggine violenta del politicamente corretto. L’ansia di non ferire la suscettibilità, il furore di emendare storia, cultura e arte da elementi impuri od offensivi, sono sì il segnale di una cultura occidentale allo stadio terminale, ma anzitutto i figli di una tentazione fenomenale: quella di combattere sul linguaggio una battaglia per dominare la realtà. Abbattere le statue, ripulire i racconti di Roald Dahl, cacciare i professori che si permettono di dire che i sessi sono due, registrare i cosiddetti figli di coppie omogenitoriali, sono varie manifestazioni di una guerra di potere in cui la parola punta a definire e sostituire il mondo per determinarlo. E Humpty-Dumpty, l’uovo parlante con cappello, braccia e gambette, nel suo dialogo paternalista con la piccola Alice fa esattamente questo: cerca di dominarla piegando le parole a significare quel che decide lui. «Naturalmente non puoi capire, finché non te lo spiego», dice. La bambina, che scema non è, si accorge che qualcosa non torna e chiede: ma il problema è se le parole possano avere diversi significati. E costringe Humpty a un momento di perfetta sincerità: «Il problema è chi comanda, tutto qua».

  • Dopo la condanna per aver ferito a colpi di lama due anziani, un giudice non rinnovò all’aggressore di Milano la permanenza nella Rems, struttura erede dei manicomi. Oggi in crisi per scarsità di posti e boom di stranieri.
  • La confessione choc di Vincenzo Lanni: «Ho attaccato in piazza Aulenti per rabbia verso il sistema economico». Il difensore: «È dispiaciuto, comprende ciò che ha fatto».

Lo speciale contiene due articoli.

Non Sparate sul Pianista | Riccardo Muti: «La mia Academy per salvare l’Opera italiana»

La leggendaria bacchetta svela le ragioni che l’hanno portato a fondare una vera e propria Accademia per direttori d’orchestra, che dal 2015 gira il mondo per non disperdere quel patrimonio di conoscenze sul repertorio operistico che ha ereditato dai giganti della scuola italiana.

Garlasco, Venditti voleva arrestare Sempio. 20 giorni dopo invece lo fece archiviare
Ll’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti (Ansa). Nel riquadro la copertina del numero di «Panorama» da oggi in edicola
Scoop di Panorama sul caso Garlasco: l’ex procuratore di Pavia è oggi indagato per corruzione in atti giudiziari proprio in relazione al suo comportamento durante l’inchiesta per omicidio del 2017. Avrebbe incassato soldi dal padre dell’inquisito. La sua lettera al gip solleva ulteriori sospetti.
L’accoltellatore libero perché secondo il giudice non era pericoloso
Ansa
Con la Basaglia è stata chiusa l’esperienza delle strutture psichiatriche. La conseguenza è che gli squilibrati sono rimasti in carico alle famiglie. La soluzione non è mettere queste persone in carcere? Ma neanche lasciare che i matti rimangano liberi di uccidere.
Le Firme

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