2023-01-13
Olimpiadi a Parigi, è allarme rosso. «Non ci sono garanzie sulla sicurezza»
La Corte dei conti francese avverte: «C’è carenza di forze, rischi nei trasporti e ritardi». Torna l’incubo della finale di Champions.Le Olimpiadi di Parigi del 2024 sono sempre più vicine, ma i Giochi ospitati dalla Francia devono fare i conti con un’ombra inquietante: la sicurezza dei turisti e dei tifosi che assisteranno alle gare è un punto debole che non si può più negare. A dirlo è la Corte dei conti francese, che ha lanciato un vero e proprio allarme. Anche se i segnali in questo senso non erano di certo mancati.Che la garanzia dell’incolumità del pubblico non fosse uno dei punti forti dell’era del presidente Emmanuel Macron (e nemmeno del sindaco della Capitale, Anne Hidalgo) lo si era capito già il 28 maggio dell’anno scorso, in occasione della finale di Champions league. L’evento sportivo nella Capitale era stato rovinato da vere e proprie orde di delinquenti provenienti dalle banlieue, che avevano aggredito e derubato i malcapitati tifosi venuti allo Stade de France per tifare Liverpool o Real Madrid. Mentre l’altro ieri l’incapacità (o forse della mancanza di volontà) del presidente francese, e dell’esecutivo guidato da Elisabeth Borne, di far fronte alle minacce contro la sicurezza è stata confermata dall’ennesimo caso di cronaca. Ripercorrendo le fasi dell’attacco perpetrato da un clandestino libico - pluripregiudicato e oggetto di un provvedimento di espulsione - si può solo immaginare cosa potrà succedere durante i Giochi, come avvertono le raccomandazioni presentate dalla Corte dei conti transalpina. Questo perché, nel loro rapporto, i giudici contabili parlano chiaramente di «probabili carenze» per la sicurezza e di «rischi maggiori» nei trasporti. Sicurezza, carenze, rischi e trasporti, sono proprio tutti gli ingredienti della tragedia provocata dal clandestino libico alla gare du Nord. Come scritto dalla Verità, il giovane migrante si è avventato su alcuni passeggeri ferendoli, più o meno gravemente, con un pugnale artigianale. Solo l’intervento di alcuni poliziotti, che avevano finito il turno, ha permesso di arrestare l’impresa sanguinaria del ventenne libico. L’esigenza di una massiccia presenza di poliziotti, di gendarmi e di personale addetto alla sicurezza delle Olimpiadi, è una delle priorità sottolineate dalla Corte dei conti nel suo rapporto di martedì. Per i magistrati, il governo deve «pianificare l’impiego di forze di sicurezza interna, facendo attenzione a mantenere l’equilibrio tra le esigenze dei Giochi olimpici e quelle del resto del territorio nazionale». In un’intervista rilasciata nel luglio del 2022 al settimanale Jdd, un membro del comitato organizzativo dei giochi (Cojo), Bernard Thibuault. aveva parlato dell’esigenza di «22.000 agenti» e aveva affermato che non c’erano le forze «sufficienti per assicurare la sicurezza dei Giochi». La Corte dei conti ha lamentato anche delle «incertezze sostanziali sull’equilibrio finale del budget del Cojo». Questo perché Il Comitato ha aumentato del 10% il proprio budget toccando quasi la soglia dei 5 miliardi di euro. Un dato ancora più preoccupante riguarda invece le strutture in cui si svolgeranno le gare. I magistrati contabili hanno infatti constatato che, all’inizio dello scorso novembre, «solo undici delle 80 convenzioni di utilizzo (degli impianti sportivi, ndr) erano state firmate». Ma la Corte ha puntato il dito anche contro i ritardi nei lavori di realizzazione di grandi opere di viabilità e trasporto. «Qualora non fossero terminate», scrivono i giudici, «ne risulterebbero delle tensioni difficilmente sostenibili sulle linee più sollecitate, con rischio di incidenti e ingorghi». Tali eventuali disservizi «contribuirebbero a degradare fortemente l’accettazione dell’evento da parte della popolazione». Vista la facilità nello scendere in piazza propria dei francesi, anche questo ipotetico scenario potrebbe essere una messa in guardia rivolta al governo per prevenire ulteriori rischi per la sicurezza. Chissà cosa direbbero i turisti, venuti dal mondo intero per assistere alle Olimpiadi, di fronte a manifestazioni, tipo quelle dei gilet gialli, che solitamente sfociano in violenze e devastazioni. Non dimentichiamo poi che, negli ultimi dieci anni, la Francia è stata teatro di sanguinosi attentati terroristici, costati la vita a più di 300 persone. Ovviamente il rischio zero non esiste. Ma, considerato il numero delle vittime, non si può non constatare che il lavoro dell’intelligence e delle forze dell’ordine transalpine non sia stato proprio impeccabile. Anche in questo caso, l’attacco alla gare du Nord di questa settimana, rappresenta una triste conferma. In ogni caso, non è la prima volta che la Corte dei conti dà l’allarme sui rischi per la sicurezza dei Giochi. Già nel luglio scorso, il settimanale satirico Le Canard Enchainé aveva rivelato il contenuto di un rapporto «riservato» della stessa Corte, che evidenziava ritardi preoccupanti su questo tema. I francesi, ad ogni modo, sembrano coscienti che la sicurezza delle Olimpiadi, molto probabilmente, non sarà ottimale. Secondo un sondaggio di Fiducial/Odoxa, realizzato per Le Figaro lo scorso autunno, il 58% dei cittadini dubitava della capacità del governo di assicurare la sicurezza ai Giochi, ma anche della Coppa del mondo di rugby, in programma per il prossimo novembre.
Manifestazione a Roma di Ultima Generazione (Ansa)