2022-12-02
Parigi punta l’ateneo e l’ex ministro l’aiuta
Stefania Giannini (Imagoeconomica)
Il fondo Galileo, che fa capo alla famiglia Bettencourt, è in trattativa per acquisire Uninettuno. A fianco dei francesi nell’operazione c'è Stefania Giannini, titolare del ministero dell’Istruzione nel governo Renzi. Ora sta tra i vertici dell’Unesco e i consulenti dell’Esa.I colossi del private equity vanno pazzi per il business della formazione e dell’aggiornamento professionale. In questo mercato l’Italia è diventata una specie di Eldorado, perché migrare verso il digitale e rinnovare le strutture richiede capitali crescenti, mentre le scuole di formazione fanno fatica a far quadrare i conti. La domanda, però, cresce anche per chi è già introdotto nel mondo del lavoro. E così il settore, storicamente chiuso e statico in mano a logiche baronali e di cordate accademiche, ha cominciato ad aprire agli investitori professionali chiudendo ottimi affari. Il vero D-Day di questo nuovo corso è stato nel 2019 quando Danilo Iervolino proprietario dell’Università Telematica Pegaso e Mercatorum ha venduto i due atenei a un valore record di un miliardo di euro al fondo di investimento americano Cvc Capital segnando un passaggio cruciale di mentalità, dimensioni e obiettivi degli attori del comparto universitario e dell’aggiornamento professionale. Ma questa specie di corsa all’oro è partita a novembre del 2017, quando Il Sole 24 Ore cedette per 40 milioni il 49% della propria Business School al fondo inglese Palamon, che due anni dopo ne avrebbe acquisito la maggioranza assoluta. Palamon Partners è diretto dall’italiano Fabio Massimo Giuseppetti che, secondo fonti della Verità, sarebbe però in causa con Il Sole proprio per il diritto all’utilizzo del marchio ceduto a Pegaso/Multiversity, dato che lo scorso settembre sarebbe scaduto il patto di non concorrenza per il quotidiano di Confindustria (si contesta, infatti, di non poter comunque utilizzare il brand dato che le parole «24» e «Ore» le sarebbero state vendute all’atto dell’acquisto). Il fondo inglese starebbe trattando un nuovo acquisto nel settore della formazione, ovvero quello della società romana specializzata in corsi di formazione aziendali Network Challenge, e altri rumors lo darebbero interessato anche all’acquisto della Università Uninettuno.Proprio Uninettuno, storico ateneo fondato da Maria Amata Garito, starebbe però trattando in esclusiva con i francesi del fondo Galileo Global Education, che fa capo alla famiglia Bettencourt Meyers, azionista principale di L’Oréal. Nel corso degli ultimi tre anni, i francesi hanno acquistato in Italia la quasi totalità delle accademie private Afam (Marangoni, Naba e Domus Academy) e hanno raggiunto un fatturato di circa 145 milioni l’anno. A gestire in qualità di super consulente la complessa operazione è stato l’ex ministro dell’Istruzione (con il governo Renzi, prima in quota Scelta Civica, poi è confluita nel Pd), Stefania Giannini. In un’intervista apparsa lo scorso 19 novembre sul Corriere della Sera, la Giannini racconta la sua vita a Parigi, dove si è trasferita nel 2018, come vicedirettore generale dell’Unesco con delega all’educazione. Ma dal suo ufficio nel VII arrondissement, vista sulla Tour Eiffel, si occupa anche di Spazio, perché è entrata a far parte del gruppo di 12 consulenti dell’Esa (l’agenzia spaziale europea) per il programma di esplorazione Terrae Novae 2030+. «Roma e Parigi insieme possono fare grandi cose», ha detto al Corriere l’ex ministro. E grandi cose vuole fare la famiglia Bettencourt, il cui obiettivo sarebbe quello di creare un grande polo accademico del Mediterraneo. Sul mercato ci sono poi Cepu della famiglia Polidori (che controlla Ecampus e Link University) e la Unicusano di proprietà di Stefano Bandecchi, patron della Ternana Calcio, interessata a crescere più nel settore sanitario. Settore dove la prossima preda potrebbe essere la romana Unicamillus fondata dall’ordine dei Camilliani e gestita dal manager Gianni Profita, ex direttore generale Siae e Mibac, ora alla ricerca di partner finanziari per sviluppare un Policlinico di eccellenza da affiancare all’ateneo in forte sviluppo e crescita di iscritti e di corsi sulla piazza capitolina e che ha recentemente chiuso un accordo con Memosine, leader nella formazione dei docenti delle scuole.Nel frattempo, il colosso americano Cvc ha perfezionato l’acquisizione dal gruppo Angelucci anche dell’Università telematica San Raffaele di Roma per 100 milioni, ha comprato l’accademia di coding pugliese, Aulab, e infine ha siglato con Il Sole 24 ore un accordo per erogare master e corsi con il brand «La formazione de Il Sole». Accordo che, secondo fonti della Verità, prevede un investimento di oltre 30 milioni per i prossimi tre anni. A far concorrenza agli americani c’è la Extalia sgr, società di gestione di fondi di private equity fondata dall’ex country head italiano di Mediobanca, Francesco Canzonieri che, dopo aver raccolto sul mercato da 800 milioni, sta già preparando le munizioni per un secondo fondo. Canzonieri ha già condotto quattro investimenti. Il primo risale allo scorso febbraio e riguarda l’accordo con Intesa Sanpaolo per l’acquisto di Intesa Sanpaolo Formazione con l’obiettivo di trasformarla in una piattaforma dedicata al digital learning, battezzata Digit’ed. L’operazione, di cui è stato annunciato il closing il 29 giugno, ha già visto il primo add-on, con l’acquisto lo scorso aprile del 100% di Altaformazione, società che in Italia sviluppa soluzioni formative e digital learning, con particolare focus sul training al personale delle aziende. A questo proposito Nextalia ha capitalizzato Digit’ed all’80% mentre il restante 20% fa capo al gruppo guidato da Carlo Messina. La percentuale di partecipazione della banca alla nuova iniziativa è il risultato del reinvestimento nel nuovo progetto di quanto incassato per la cessione alla newco di Intesa Sanpaolo Formazione, a cui è previsto anche il conferimento di tutta la progettazione e produzione di servizi formativi per i dipendenti del gruppo. A vendere è stato il fondatore, Vittorio Zingales. Intanto, Nextalia sgr si è aggiudicata anche il controllo della Luiss Business School, che versava in gravi difficoltà, e quello della Treccani Accademia grazie all’acquisto del 49% avvenuto nel mese di ottobre. Sul fronte degli investitori, si segnala anche l’interesse a entrare sul mercato di un big come il gruppo De Agostini, che avrebbe affidato a Deloitte l’incarico di advisor per selezionare potenziali nuove acquisizioni individuando due realtà in target da acquistare.In un comparto delle Università Telematiche - tolte le tre statali Iul, Leonardo Da Vinci e UniTelma, che però insieme esprimono solo poche migliaia di iscritti - l’unico ateneo a distanza che al momento persegue una strategia di crescita indipendente con partnership mirate è l’Università degli Studi Guglielmo Marconi. Per di più è la prima nata in Italia e quella che ha professori stabili e tutti inquadrati. Infine, è sbarcato in Italia Raffles, brand della formazione con base a Singapore arrivato a Milano in fase pre Covid con un investimento da oltre 25 milioni per fondare la sua prima accademia meneghina di moda e design affidata all’ex direttore dello Ied, Carlo Forcolini. Insomma, la strategia stand alone rappresenta un pilastro importante per il nostro Paese. Un modo per mantenere la formazione nelle mani della realtà tricolore e non in quelle di fondi con la testa all’estero.
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.