Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «La libertà non va in vacanza! Il Ddl Zan sì»

Omotransfobia, Pro Vita & Famiglia: «La libertà non va in vacanza! Il Ddl Zan sì»
Ansa

«Il rinvio a settembre della discussione al Senato del Ddl Zan sia un tempo di riflessione. Il calendario del Senato dimostra quello che dicevamo da mesi, le urgenze sono altre. E ora grazie alla sensibilizzazione portata avanti nell'opinione pubblica da parte di tutti noi impegnati per le famiglie e per i bambini, non solo l'opinione degli italiani su questa norma liberticida è cambiata, ma anche quella del Parlamento sta evolvendo. Avanti così per vincere. La libertà non va in vacanza, il ddl Zan sì» ha dichiarato Toni Brandi presidente di Pro Vita e Famiglia dopo la discussione odierna sul Ddl Zan che ha portato a un nulla di fatto per ora.

«Noi continueremo con iniziative informative di ogni tipo nelle piazze e a informare sulla rete i genitori e gli italiani tutti, sulla pericolosità di introdurre bavagli alle libere opinioni e di portare certe tematiche sensibili nelle classi di ogni ordine e grado. Siamo convinti che tutti i cittadini abbiano gli stessi diritti e che tutti debbano essere tutelati contro la violenza, ma siamo altresì convinti che nessuno possa introdurre la propria ideologia nella mente dei nostri figli» ha concluso Jacopo Coghe, vice presidente di Pro vita e Famiglia.

Pierangelo Fenzi: «Il nostro cashmere lega Mongolia e Italia»
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Il responsabile dell’ufficio stile del marchio Falconeri: «Produciamo un milione di abiti l’anno grazie alle capre allevate in Oriente. La lana arriva a Biella per le fasi di pettinatura e filatura e poi finisce ad Avio, dove 300 telai la trasformano in capi a portata di tutti».
Tra le foreste fantasy o piene di neve dei maestri nipponici
Un' opera dell'artista giapponese Hiroo Isono (1945-2013)
Scopriamo Tomioka e Isono, pittori contemporanei giapponesi, che hanno dedicato la loro arte ad alberi, tronchi e boschi.
Pestati a sangue in centro a Milano
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Un gruppo di ventenni è stato assalito da una decina di coetanei, una delle vittime è stata isolata e accerchiata. La scena ripresa con un cellulare e diffusa sui social.
Pressioni fantasma in Valle d’Aosta: «I pro life ci boicottano gli aborti»
(IStock)
L’accusa del Centro donne nella Regione che ha il minor numero di medici obiettori: «Gestanti costrette ad ascoltare il battito del feto, vengono offerti soldi e beni». L’Usl smentisce: «Nessun volontario in ospedale».
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